capitolo 5

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Si fiondò rapida nella doccia, poggiò le mani e poi la fronte sul muro lasciando scorrere l'acqua calda sul suo corpo umido del piacere che poco prima aveva avuto.

Avrebbe voluto tirare delle testate al muro per rabbia, per uno strano senso di vergogna.
Che cos'era diventata?
Ricordava che ai tempi della scuola la sua unica aspirazione fosse quella di diventare una pediatra, e ora insegnava in una palestra a uomini morti di sesso e che lei spesso portava nel suo appartamento qualcuno per divertirsi, non che la cosa le dispiaceva, ma di certo non avrebbe mai immaginato da ragazzina una vita simile.

Afferrò la spugna di crine e ci mise sopra il suo docciaschiuma alla vaniglia e cominciò a massaggiarlo in senso rotatorio sulle cosce e poi lentamente sulla pancia e poi sul seno.
Chiuse gli occhi e lasciò cadere la spugna sulla piattaforma della doccia e con le mani cominciò a toccare il suo seno e poi a scendere giù, tra le gambe.
Aveva ancora gli occhi chiusi, con le sue stesse dita lentamente arrivò al clitoride e lo stuzzicò fino a entrare dentro e a penetrarsi da sola , bloccandosi.

-"Ma perché? "
Urlò da sola.
Afferrò l'accappatoio e con una delle maniche pulì lo specchio e si guardò il viso.
Un piccolo brufolo era apparso sul mento, e i suoi occhi apparivano arrossati, sentiva le lacrime voler uscire, ma poi lavò il viso con l'acqua fredda e si sentì meglio.

-"Ma che stai facendo?"
Si chiese ancora guardandosi un ultima volta allo specchio e cercando di vestirsi per la serata con Harry.

Era come se tutto il suo mondo fatto di maschere e bei visi fosse precipitato e dietro fosse rimasta una ragazza vuota.

Svuotata.

Si asciugò i capelli e indossò un abito rosso scollato dietro e un paio di tacchi, una riga di eyeliner e un rossetto rosso e si ritrovava ad attendere quel ragazzo che nella sua vita mai avrebbe immaginato la invitasse ad uscire, quel Harry che a scuola per far ridere la classe le aveva attaccato la chewing gum tra i capelli, lo stesso che gli aveva fatto lo sgambetto il giorno del diploma, lo stesso che spesso sognava di baciare la notte, la sua prima cotta.

Afferrò il suo annuario e andò dritta sulla pagina della foto di Harry.

-"Quanto era bello"
Pensò, sfiorò con i polpastrelli la sua foto e chiuse gli occhi persa in quel verde dei suoi occhi.

Un suono al citofono interruppe i suoi sogni e subito d'istinto gettò tutto sotto il letto andando ad aprire.

Harry indossava un completo blu e una camicia azzurra e aveva tirato indietro con il gel i capelli, e in mano aveva una rosa rossa forse comprata al semaforo dove spesso si trovava una donna a venderle.

-"Sei bellissima"
Esclamò non appena aprì le porta e lasciandogli un bacio sulla guancia.

-"Anche tu stai bene"
Rispose in imbarazzo.
Usci e chiuse la porta dietro di se quando lui si poggiò dietro di lei e cominciò a baciarla dietro l'orecchio.

-"Jasmine"

Scosse la testa e si accorse di aver immaginato tutto, lui era a fianco della sua macchina ad attenderla con lo sportello aperto.

-"Sei pronta?"

-"certo"
Rispose ridendo e andando verso la sua pegeout decapottabile blu elettrico.

-"Un mio ex compagno di scuola ha aperto un ristorante che è la fine del mondo, domani fa l'inaugurazione, ma oggi cucinerà per noi, per aiutarlo a scegliere il menù " sorrise e svoltò verso una strada piena di verde, una zona che mai aveva frequentato e parcheggiando di fronte un villino da un insegna rossa.

-"La classe"
Poté leggersi sull'insegna.

Il ristorante era immerso nel verde della natura, uno scenario romantico dato dalle mille rose e la fontana al centro illuminato da colori caldi.

Un'immagine bellissima, la sala era enorme e ben apparecchiata, all'esterno vi erano un'altra ventina di tavolini sistemati per due, tra cui uno che affacciava su un immenso prato di fiori colorati con delle candele sul tavolo.

-"È questo il tavolo"
Si avvicinò un uomo sui quaranta vestito con una camicia bianca, un gilè nero e un papillon.
Ci misimo seduti e leggera arrivò fino al nostro udito la musica di un piano.

-"È meraviglioso "
Uscì spontaneo della mia bocca lasciando sorridere Harry.

-"È vero, e vedrai anche quanto cucina bene, spero tu sia affamata"

Jasmine sorrise e accarezzò la mano di Harry che spontaneamente strinse la sua lasciandogli un bacio sul palmo.

Nuda vendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora