capitolo 4

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Era da un paio di giorni che Jasmine non praticava le solite amicizie, finita la palestra si dirisse al bar.

-"Ciao Mel"
Salutò strizzando l'occhio alla barista.
-"Il solito per favore "

-"Ovvio, beh?"

-"Beh cosa?"

-"Te lo sei fatto sto Harry?"
Chiese incuriosità afferrando la bottiglia di rum.

-"Non ancora, ma accadrà presto"

-"Sai che per vendicarsi non devi innamorarti vero?"

-"E chi si innamora?"
Chiese afferrando il bicchiere e mandando giù la bianca sostanza dal retrogusto di rum e cocco e voltandosi dalla sedia girevole verso i tavoli in sala.

-"C'è il tuo tromba amico visto?"

Chiese Melissa indicando il ragazzo in fondo al bar seduto sul tavolo con un paio di amici.

-"Si. Ci vuole proprio una botta di vita"
Disse ridendo e andando verso quel ragazzo dai capelli a spazzola neri dalla carnagione scura.

Jasmine indossava un paio di short di jeans blu e una camicia legata a scacchi fucsia e nera.
Afferrò il ragazzo dalla maglietta e sotto gli occhi invidiato degli amici gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
Due minuti dopo andarono via presi per mano.

Jasmine non ebbe il tempo di chiudere la porta del bagno che si ritrovò le mani del ragazzo sul suo sedere a sollevarla sulla porta, lasciando scivolare le dita a chiudere a chiave la porta e intanto gli lasciava una scia di baci sul collo.

-"Non ti fai più sentire"
Chiese lui ansimando dalla voglia di lei.

-"Shhh"
E intanto lei scese con le mani verso i jeans del ragazzo e baciandolo sulle labbra per non farlo parlare.

Gli sbottonò i pantaloni e lentamente mentre accarezzava il suo membro lo spogliò per poi piegarsi a baciarlo con la lingua mentre lui ansimava dal piacere.

-"Mi sei mancata"

-"Shhh"
Mentre lui con le dita si impossessò della sua intimità massaggiandola e entrando violentemente facendole quasi perdere il respiro dal piacere.
Continuò per un paio di minuti a fare su e giù con velocità e poi lei afferrò il suo membro desiderosa di averlo tra le gambe e lo tirò a se.
Lui lo strofinò su di essa e subito lo inserì con una botta secca facendola ansimare rumorosamente.

-"Ti prego"
Urlò lei muovendosi sotto di lui e tirandolo verso di se.
Lui la sollevò e la Poggiò sul lavandino continuando a sbatterla.
Poi la poggiò a terra e la voltò per metterglielo dietro con prepotenza e con la voglia che entrambi avevano.
Guardando la loro stessa eccitazione allo specchio cominciò a penetrarla da dietro finché lui arrivò e la baciò ancora sulle labbra.
Velocemente lei si rivestì e aprì la porta.

-"Mi chiami?"
Chiese lui tenendola ferma per il polso.

-"Che cosa ti avevo detto?
Niente legami"
Spostando il braccio e uscendo dal bagno come se nulla fosse successo.

Aveva sempre avuto paura dei legami, dei sentimenti e di tutto ciò che coinvolge emotivamente, non sapeva spiegarselo il perché, cercava semplicemente di evitare coinvolgimenti.

Uscì semplicemente dal bar e andò verso il suo appartamento a fare la doccia per prepararsi per la serata

Nuda vendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora