capitolo 6

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La cena stava proseguendo nei migliori dei modi, mi feci coraggio e cominciai a parlare per cercare di capire quale fosse il suo punto debole.

-"Allora? Sei fidanzato? "

Chiesi arrivato l'antipasto.

-"No, ti dicevo appunto che ho rotto da poco perché lei voleva troppo da me, pretendeva un matrimonio una famiglia.. "

Prima di poter proseguire nei dettagli lo interruppi per poter sapere ciò che credo avrei voluto sapere da subito.

-"E tu?
Non volevi avere tutto ciò? "

Mi guardò in un attimo come se avessi chiesto qualcosa di sbagliato toccando il tasto sbagliato di un argomento fuori luogo.
-"Mi dispiace, non sono affari miei"

Mi scusai abbassando lo sguardo nel piatto che avevo davanti pieno di antipasti a base di verdure.

-"non hai sbagliato"
Rispose pulendosi le labbra con il tovagliolo e afferrando la mia mano.

-"Lei voleva avere un matrimonio per coinvolgere la stampa, non fatto d'amore, magari lo provava l'amore, ma io sono uno all'antica, voglio un amore con poche persone presenti, le più intime, non come lo sognava lei"
.chiuse il discorso schioccando le dita al cameriere che subito si avvicinò sorridente.

-"Di allo chef che come al solito è tutto delizioso"
Si complimentò gentilmente e sorridendo come solo lui sapeva fare.

Il cameriere silenzioso come era arrivato allo stesso modo andò via dal tavolo dove tra me ed Harry tornò il silenzio.

Silenzio che non durò più di due minuti che subito si senti chiamare dall'altra parte del giardino.

-"Harry, amico mio, allora come prosegue la cena?".

Si avvicinò un ragazzo più o meno della nostra età lanciando più di un occhiata verso di me cosi fissa che mi mise in imbarazzo e subito arrossì per l'imbarazzo.

-"James amico mio, devo dire che come al tuo solito hai azzeccato ogni dettaglio, dall'atmosfera, al menù. Al personale, tutto perfetto"
Sorrise mettendosi in piedi e salutando con mezzo abbraccio lo chef.

-"Scusami se sono stato maleducato, lei e Jasmine"
Mi indicò verso James che ancora continuava a squadrarmi.

-"Sei della zona?"
Mi chiese guardandomi in uno strano modo e continuando a tenere la mia mano da quando gliel'avevo porsa per presentarmi.

-"Diciamo".
Risposi imbarazzata attirando l'attenzione di Harry che notò qualcosa di strano nella situazione alquanto imbarazzante che si era venuta a creare.

-"Perché questa domanda?".
Chiese Harry fissando ridendo il suo amico.

-" ha un non so che di famigliare, ma non so dove avrei  potuta vederla".

Ci pensa su toccandosi il mento e subito tornando a sorridere.

-"Madmoiselle mi scusi ma credo di essermi sbagliato. Mi sarei ricordato di una donna cosi bella"

Si mise a ridere e andò via verso la cucina lasciandomi con il cuore in gola e l'ansia di essere stata riconosciuta.

James ai tempi della scuola era l'amico per la pelle di Harry e se solo mi avesse riconosciuta avrebbe ribaltato i miei piani di vendetta contro me stessa, e questo non avrei mai potuto perdonarmelo.

-"Devi scusarlo. Non è sempre cosi, di solito è un ragazzo..."

Idiota,maleducato pensai tra me e me mentre Harry cercava di trovare le parole giuste per descrivere il suo amico da sempre.

-"Divertente"
Concluse.
-"È stressato per via del ristorante e perché ha da poco scoperto di stare per diventare padre da una ragazza che aveva conosciuto per una botta e via e ora ha un po di problemi"
Afferrò la bottiglia di vino e riempi il mio bicchiere rimasto vuoto da un po di tempo e subito lo presi e mandai giù lentamente il vino per tranquillizzare lo spavento preso un attimo prima.

La cena terminò subito e mentre ci dirigemmo verso l'auto, Harry afferrò la mia mano e si avvicinò per stamparmi un bacio casto sulla guancia che fece sobbalzare il mio cuore in un istante quasi fuori dal petto.

Ti prego sta calma!!
Non ancora di lui.

Pensai sistemandomi il vestito e andando a mettermi seduta sul lato passeggero dove già Harry mi aveva aperto lo sportello.

Nuda vendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora