Blood...

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Caro diario,
oggi mi sento finalmente bene. Ho massacrato quella lumaca, ma proprio per bene. Ti faccio un piccolo resoconto:
Mi svegliai e sapevo già cosa fare. Feci una veloce doccia e mi riempii di profumo (sapevo che, se l'avessi incontrato, Taro non mi avrebbe resistito), mi vestii e presi la sega, il secchio e un paio di guanti bianchi. Mi incamminai verso scuola con un'ora di anticipo. Dovevo prepararmi. Entrai, camminai per i corridoi e forzai l'armadietto di Osana. Ci entrai e fui investita dalla puzza. Tale Osana tale armadietto, così diceva il detto, no? Quando intravidi qualche studente, lasciai l'occorrente lì e uscii furtivamente. La aspettai per un po', poi la vidi, in uniforme scolastica, sempre con la sua solita magrezza e bruttezza. Ah e con quegli strani e stupidi capelli. Dovetti parlarle a malincuore:
-Hey bella!
-Ciao!- mi rispose -Ayano, giusto?- mi domandò continuando.
-Sì, beh volevo solo informarti del fatto che il tuo armadietto è la tana di molti topi, me l'ha detto il bidello.
-Coosa? Il mio armadietto?
-Sì, ha controllato oggi. Ha detto che dovremmo salire dalla preside. Per sicurezza prima controlliamo.
-Ok, lo apro.
La lumaca puzzolente aprì l'armadietto e io la guardai. Odio la sua faccia. LA ODIO, non si era capito, forse? Nel frattempo lei guardò l'armadietto senza entrarci. Poi suonò la campanella.
-Ehm, ti sarai sbagliata, qui non c'è niente- disse seccamente con la sua voce stridula.
-Aspetta, entro a controllare io.
Entrai, presi la sega e mi misi i guanti. Mi girai e lei spalancò gli occhi. Poi le saltai sopra e inizió il divertimento. La colpii così tante volte che non tenni il conto. Lei iniziò ad urlare ma con un piede le bloccai le vie respiratorie e le diedi un altro colpo. Poi un altro. Ancora. Sì, così mi piace. Appena squartata, dovetti ammettere di trovarmi a mio agio con tutto quel sangue intorno. È una cosa bellissima, soprattutto se fatta per amore. Ma non c'era il tempo per pensare, dovevo nascondere il corpo. Lo presi e lo nascosi nell'armadietto insieme alla sega e ai guanti, presi poi il secchio rimasto lì e chiusi l'armadietto, portandomi la chiave in bagno. In bagno riempii il secchio e presi uno spazzolone ed uno straccio. Tornai in corridoio e lavai i pavimenti. Poi andai di nuovo in bagno, mi sciacquai le mani e le braccia, salii sopra il wc, mi arrampicai sul muretto e poi saltai dalla bassa finestrella aperta, con le chiavi di Osana ancora in mano. Scavai una piccola buca e le nascosi lì. Poi corsi a casa, presi il mio diario e iniziai a scriverlo.
Ecco, il momento sarebbe questo, buffo vero?
Ora sto fremendo di gioia, domani andrò a scuola e me lo sento, SENPAI SARÀ MIO!

Ed ecco anche il secondo!
[Mary]

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