"Yoongi mi stai ignorando?" chiese jimin, osservando il ragazzo che teneva gli occhi fissi sullo schermo del cellulare.
"ero impegnato"
"a fare cosa?"
"cose importanti"
"si ma stai usando il cellulare"
"e quindi?"
"sei arrabbiato con me?" domandò arrampicandosi sopra il maggiore.
"jimin non sono dell'umore adesso"
"perchè no?"
"perchè credo che dovremmo finirla qui, lasciarci di fronte ai nostri genitori e terminare questo piano"
"ma la scorsa notte-"
"non è successo niente la scorsa notte"
Jimin sentì il suo cuore spezzarsi.
Non erano mai stati insieme ufficialmente, ma sapere che la loro storia sarebbe finita, gli fece provare il dolore più forte che fosse mai riuscito a sopportare.
"come ti pare yoongi, ma non ho intenzione di fingere di lasciarti davanti ai tuoi genitori, puoi farcela da solo." disse acidamente alzandosi.
"visto che tutto questo piano è sempre stato a tuo vantaggio, difatti io non ci ricavo niente, immagino che me ne possa andare" continuò il biondo alzando le spalle.
"non hai nemmeno provato a riavere jungkook quindi non dare la colpa a me"
"ci stavo provando"
"bhe allora non lo hai fatto abbastanza"
jimin fece una risata ironica "certamente"
"La parte migliore di tutto questo è che finalmente potrò smettere di vederti jimin, non ce la faccio più ad averti sempre appicciato"
"allora non è stato un piacere conoscerti" affermò girandosi per andarsene.
Sospirò, uscendo e chiudendo la porta dietro di sè. Sapeva benissimo che la colpa fosse interamente sua; se non avesse continuato a parlare di jungkook, o a menzionarlo costantemente, non sarebbe finita così.
Non ricordava di essersi innamorato di Yoongi.
Si ricordava solamente di quando gli stringeva la mano, e di quanto facesse male lasciarla.
Tutto questo imbroglio sarebbe finito.
I suoi occhi si riempirono di lacrime mentre scendeva le scale.
La signora Min notò il pianto di jimin, e, mentre il giovane mise la mano sulla maniglia, la donna gli chiese "che succede?"
Il ragazzo si girò.
Alzò lentamente lo sguardo, vedendo yoongi sulla cima delle scale, dietro alla madre.
"io e yoongi ci siamo lasciati" rispose mordendosi il labbro e guardando il pavimento, "mi dispiace signora, devo andare" salutò e lasciò l'abitazione, prima di controllare un'ultima volta yoongi, che aveva un'espressione neutra sul viso.
Non voleva che i suoi genitori lo vedessero piangere, non poteva andare a casa.
Cambiò strada e si diresse verso la via dove abitava Hoseok. Non bussava mai alla porta, quella di Hoseok ormai era come la sua seconda casa. Da quando si conobbero, entrambi passavano il tempo nelle rispettive camere, perciò oramai gli era concesso entrare ed uscire ogni volta che avesse voluto.
Vide le scarpe del suo amico posizionate davanti all'ingresso, così si diresse al piano superiore per cercarlo.
Dalla camera da letto proveniva della musica ad altissimo volume, talmente alto che jimin dovette tapparsi le orecchie per non essere distratto.