Capitolo 14

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La situazione era grave. Con i nani pressochè estinti le difese al nord erano nulle e con la caduta di Rohan rimaneva solo Gondor a difesa delle terre del sud. I popoli dell'Eriador erano vulnerabili, non avevano mai conosciuto la guerra in prima persona e inoltre in quelle terre risiedevano i rifugi oscuri. Il porto era da difendere ad ogni costo era la loro unica via d'uscita nel caso le cose fossero state tragiche. Aragon insieme ai suoi amici discussero a lungo sul da farsi e alla fine decise che aspettare dentro quelle mura non avrebbe portato nulla di buono. Pertanto ordinò che: i soldati sopravissuti di rohan, in grado di muoversi e combattere, di scortare i civili ai rifugi oscuri.  Sam sarebbe andato con loro in quanto voleva avvertire il suo popolo. La contea era in pericolo e doveva salvare quanti più hobbit possibili.
Aragon invece decise di prendere cinquecento uomini e decise di marciare per tutta la regione di Rohan e scacciare gli invasori, se ne avrebbe trovati ovviamente.

Il grosso della guarnigione di Uruk che aveva invaso Rohan era tornato a Mordor. Solo piccoli gruppi di esplorazione erano rimasti e Aragon decise che era meglio lasciarli andare e proseguire oltre. Il suo obbiettivo non era combattere contro un pugno di orchi ed allarmare il nemico ma cercare di capire la sua prossima mossa e per farlo doveva esplorare sia Rohan che l'erebor. Infatti decise di lasciare metà dei suoi uomini a controllare quei uruk-hai mentre Aragon e il resto dei soldati si mossero verso l'erebor.
Sulla strada trovarono tutti i corpi dei nani uccisi in battaglia compreso quello di gimbli.
".. eri un grande guerriero e ancora di più un grande amico. Ti prometto che sarai vendicato!".
Aragon aveva mandato due espolaroti alla fortezza nanica e questi quando tornarono non diedero notizie positive. Solo rovine e cadaveri niente più.

Il Signore Degli Anelli - La Quarta EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora