Le ore passarono in fretta e, uscita da scuola, andai a fare un giro con i miei compagni di classe visto che avrei preso l'autobus un'ora dopo.
Andammo sul lungomare e lì c'erano quasi tutte le persone che avevano preso in giro me e Luciano qualche ora prima. Appena mi videro si avvicinarono chiedendomi cosa ci fosse tra me e lui.
Ci riflettei un attimo prima di rispondere; non volevo far sapere loro che fossimo "fratelli", quindi risposi semplicemente che eravamo amici, niente di più.
Le mie amiche, mi chiesero di cosa stessimo parlando ed io risposi che non era nulla di importante e che quelle persone erano soltanto molto curiose, anzi, troppo per i miei gusti. Tutti annuirono alla mia risposta.Si fece tardi ed io dovevo andare a prendere il bus in Piazza; i miei amici insistettero per accompagnarmi, quindi mi recai lì con loro.
Appena arrivò il bus, salutai tutti e salii velocemente lì sopra. Trovai un posto davanti fortunatamente; dico così perché non avevo alcuna intenzione di trovarne uno in fondo; dai, si sa che lì ci sono i più casinisti, e non mi andava proprio di tornare a casa con il mal di testa!
Stranamente non vidi salire Luciano sull'autobus, lo avrà perso? Chissà...
Lo chiamai e mi rispose dopo qualche squillo.
«Lu, dove sei? L'autobus sta per partire!»
«Sono tra i posti in fondo.»
Detto questo, riattaccò la chiamata senza attendere una mia risposta. Che fratello strano che ho!Mi stavo annoiando un casino a stare seduta senza qualcuno vicino con cui parlare, quindi mi alzai e andai da Luciano a vedere cosa stesse facendo.
Era infondo al bus come aveva detto e appena mi vide fu indifferente, poi dopo un po' mi rivolse la parola dicendomi: «Oggi pranzo da te, perché mio padre non c'è.»
Io annuii, stetti lì per qualche minuto, ma vidi che non mi dava molta retta, poiché era impegnato a parlare con i ragazzi della sua età, quindi ritornai al posto di prima, attaccai gli auricolari al cellulare, misi la musica con il volume al massimo per evitare di sentire la gente che parlava e cominciai a pensare.Non so spiegare bene il perché, ma ero in ansia.
Era tutto così strano:
Luciano che prende il mio stesso bus, io che devo sedermi in braccio a lui per mancanza di posti e oggi pranzerà da me. Sembra un film!
Non abbiamo mai fatto tutto ciò insieme, questa è la prima volta in 15 anni che sto una giornata intera con lui. Sì è vero, lui viene spesso a casa mia e qualche volta c'è stato quasi una giornata intera, ma lui stava sul divano per conto suo a guardare la TV, ed io mi chiudevo sempre in camera mia a leggere, oppure ad ascoltare la musica. Non parliamo MAI e ogni volta che provo a dirgli qualcosa, ha uno sguardo annoiato, seccato, come se gli avessi fatto un torto. Non so come definirlo, quindi lo lascio in pace.
Davvero non capisco il suo atteggiamento, spero che con il tempo impareremo a conoscerci un po' meglio, ma questo dipende tutto da lui.Vi piace? Se vi va lasciate una stellina.★
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QUELL'INQUILINO DAGLI OCCHI VERDI ||Marco Leonardi||
RomanceAlessia, una ragazza di quindici anni, vive con sua madre ed è la "sorella" di Luciano Spinelli (hanno la stessa madre, ma non lo stesso padre). Si vedono tre o quattro volte alla settimana, spesso direi, ma non parlano quasi mai, Alessia ha sempre...