Erano mesi ormai che guardavo quegli occhi, che pensavo a quel sorriso. Erano mesi pieni di emozioni, di tormenti e di paure. I nostri momenti erano diventati routine, una sorta di azioni quotidiane che il tempo rende meno preziose. Smisi di provare qualsiasi forma di sentimenti per lei. Troppo amore fa male. Lei mi ripeteva in continuazione quanto la mia presenza l'avesse resa felice, donna. Presi il coraggio un giorno pieno di luce, ma vuoto di sentimenti. Le mandai un messaggio, non mi sentivo abbastanza forte da vedere il suo viso pieno di lacrime. Aspettai una risposta senza nemmeno pensarci. "E la promessa?", mi chiese. Non risposi. L'avevo avvisata fin da subito di come sono fatto. Dopo qualche ora si presentò sotto casa mia. "Potrei avere un altro pò d'amore?". Le andai incontro e l'abbracciai. Salimmo in camera mi misi sul letto e lei stette immobile a guardarmi. "Bhe, che fai, non vieni?", le dissi. Mi sorrise. Mi accorsi che il suo sorriso aveva qualcosa di speciale. Era mio, ecco cosa. Una persona sorrideva soltanto guardandomi e io non l'accettavo più. Ci fu un silenzio assordante. Mi voltai verso la finestra e la vidi riflessa mentre si avvicinava a me. "Amami e basta. Cone si legge nei libri", mi disse. Sorrisi. "Ti amerò soltanto se prometti che io e te saremo protagonisti di un libro scritto da una persona stupenda." "chi sarebbe?" "tu"
In fondo l'amavo più di me stesso e le diedi un altro pò d'amore.