"Perché mi guardi in quel modo?"
Mi fece una semplice domanda. Non ne capivo il motivo. In fin dei conti ero sempre io. La solita ragazza solare, allegra, oserei dire felice. Ero sempre pronta ad ascoltare i suoi discorsi. Ero quell'amica pronta ad esserci, quell'amica pronta a non uscire con gli altri pur di passare del tempo con lui. Io c'ero, questa era la sua certezza. Il motivo di tutte queste mie attenzione nei suoi confronti lui non lo sapeva. Lo guardai, come sempre. Poi girai subito lo sguardo e stetti in silenzio. Riuscivo a percepire i suoi occhi puntati su di me.
Dopo qualche minuti di esitazione, mi chiese di rispondere. Avevo paura. Per una volta provavo quest'emozione mentre ero con lui.
"Ci sono molte cose che non sai di me."
"Ma sono il tuo migliore amico, è impossibile."
Gli dissi di fidarsi di me e lui volle sapere tutto.
"Ci conosciamo da due anni e non ti ho mai detto di amarti. Ti sembrerà assurdo, siamo sempre stati amici ma più passava il tempo e più ti vedevo con occhi diversi. So che dopo ciò non mi guarderai più nello stesso modo. Non so nemmeno perché ho voluto dirtelo proprio ora. Avrei potuto farlo prima o proprio non farlo. Ma ti amo, Marco. Amo il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo modo di lanciarti sul letto quando ci sono seduta io seduta."
Lo guardai. Notai qualcosa di diverso in lui. Non era il mio solito migliore amico.
"Come hai fatto a portarti dietro per così tanto il peso dei segreti?"
Non risposi subito e pensai alla cosa più vera da dire, ora che sapeva tutto di me.
"Preferivo amarti da lontano piuttosto che perderti come ora."
"Anche io ho un segreto che tu non sai."
"Quale?"
"Ricordi Emilie, Francesca, Elisa..?"
"Certo". Non potevo dimenticarle. Sono state le sue ragazze per molto.
"Ecco. Io non le amavo. Lo pensavo. Ma ogni volta finivo con il rendermi conto di amare un'altra persona. Finivo sempre con lasciarle. E sai perché?"
"No, perché?"
"Perché voglio essere il tuo amico e l'unico uomo della tua vita."