È passato un anno dalla guerra, un anno da quando i membri dell'Ordine sono dei fuggitivi. Ebbene si Voldemort ha vinto e ha preso possesso sia di Hogwarts sia del Ministero.
Nonostante i Mangiamorte danno la caccia ai mezzosangue e a tutti i traditori del loro sangue, non sono ancora riusciti a catturare Harry Potter e tutti quelli dell'Ordine, beh non proprio tutti, infatti una di loro è stata catturata durante la battaglia: Hermione.
Hermione è stata presa da Bellatrix e portata al Malfoy Manor, dove viene tenuta prigioniera e torturata per ricava informazioni sul nascondiglio dell'Ordine e su Harry.
Tic....Tic....Tic.... È l'unico rumore che sento che proviene da fuori la mia cella. Non so più da quanto tempo sono qui, forse mi hanno dimenticata, forse pensano che sono morta, so solo che il Signore Oscuro non viene più a torturarmi, spero che non abbiano trovato i miei amici. In tutto questo tempo rinchiusa al Malfoy Manor ne Harry ne Ron ne gli Auror sono venuti a salvarmi o meglio non ci hanno provato...
- Hermione?
Una donna mi sta chiamando, è Narcissa Malfoy, l'unica persona che in quella casa avesse un briciolo di umanità, infatti era lei che mi portava da mangiare, mi stava accanto dopo ogni tortura, mi accudiva come se fossi sua figlia e non come una prigioniera.- Hermione? Tesoro sei sveglia? Sono io, Narcissa...
La signora Malfoy era appena entrata nella cella con il solito vassoio di cibo.- Mangia cara, hai bisogno di rimetterti in forze.-
- Grazie-
- Oggi è un giorno importante, finalmente uscirai da questa cella orribile. Devo andare, appena hai finito raggiungimi in salotto-
Detto questo esce dalla cella, lasciando la porta aperta. Mangio quello che mi ha portato Narcissa e mi dirigo verso la porta della cella, salgo le scale e in cima c'è un ragazzo dai capelli biondo platino e gli occhi di un azzurro ghiaccio tanto freddi quanto profondi.- Sei fortunata mezzosangue, il Signore Oscuro non ha più nessun interesse verso di te e i tuoi amici -
- Cosa vuoi dire?-
Gli chiedo pensando che forse avevano trovato il nascondiglio o peggio avevano trovato Harry.- Lo scoprirai ora muoviti e seguimi-
Mi dice con tono di superiorità.
Lo seguo senza dire una parola fino a quando non si ferma davanti a una porta
- Entra d'ora in poi questa è la tua stanza. Cerca di darti una sistemata e poi scendi- mi dice con tono autoritario.
Entro nella stanza, è piccola ha un letto a baldacchino con una piccola scrivania e un armadio. C'è anche una porta che porta ad un piccolo bagno. Entro e riempio la vasca, inizio a spogliarmi, anche se ho solo una specie di maglia tutta strappata, e mi guardo allo specchio. Non mi riconosco più; sono dimagrita, i capelli sono crespi e senza più una forma, gli occhi che una volta erano marroni con delle sfumature color ambra, ora sono spenti e contornati da profonde occhiaie, il corpo pieno di lividi e cicatrici.Mi immergo nell'acqua calda e inizio a pensare a Harry a Ron e a Ginny, chissà come stanno, chissà se sono vivi...mi mancano. Penso anche al perché non sono più rinchiusa in quella cella.
Quando l'acqua inizia ad intiepidirsi esco, mi copro con un asciugamano e mi dirigo verso l'armadio. Con mio stupore trovo l'armadio pieno di vestiti della mia taglia così dopo aver indossato l'intimo un paio di leggins e un maglione verde mi dirigo verso il salone della villa. Scendo l'enorme scalinata, quando arrivo alla porta del salone mi fermo, ho paura, non so cosa mi succederà una volta varcata la soglia, in questo momento non mi sento coraggiosa come dovrei, in questo momento mi sento tutt'altro che una Grifondoro.
Prendo un respiro profondo, sto per aprire la porta, quando...