Lia"Knock , Knock" dalla camera sentii bussare alla porta, visto che Margot aveva finito le valigie prima di me, andò lei ad aprire , era la signora Hoffman .
<< Margi, tesoro ! >> esclamò la madre, appena vide la figlia le fece fare una piroette su se stessa e si scambiarono dei bacini finti a distanza , era il loro modo di salutarsi ,quelle due erano abbastanza strane, si assomigliavano molto , Margot aveva ereditato dalla madre dei lunghi capelli rossi e grandi occhi verdi.
sua madre era una donna di alta classe, indossava sempre i guanti , parlava in maniera sofisticata con un palese accento americano, aveva anche la sua collezione personale di cappelli a testa larga.
<<Li..Lia!>> mi chiamo Margot con fretta <<devo andare! >> aggiunse con le valigie in mano, pronta per varcare la soglia della porta.
<<Buongiorno , signora Hoffman>> dissi in modo affannato , cercando di riempire i miei polmoni con più aria possibile, mentre provavo a pettinarmi con le dita i capelli, scombinati dalla corsa per il corridoio.
<<Carissima, buongiorno a te>>mi sorrise <<questo weekend tornerai in paese?>> aveva un accento al quanto buffo, tendeva a raddoppiare le consonanti , e quadruplicare le doppie.
<<Si , sto per chiudere le valigie>> risposi.
<<oh ! va bene cara , allora sarà per la prossima >> mi salutò con un bacio finto sulla guancia e uscì dalla stanza <<Margot , ti aspetto in macchina!>> .
<<Lia , adesso devo andare ci vediamo lunedì! >> disse mentre stava sulla soglia della porta con i bagagli in mano <<appena arrivi a casa chiamami >> aggiunse.
<< chi arriva per ultima chiama !>>.
Io e Margot non eravamo solite alle dimostrazioni di affetto ma sapevamo entrambe che ci saremmo mancate.
<<allora ciao >>
<<ciao Margot>> risposi mentre chiuse la porta alle sue spalle.
"Driiin- Driiin" stavo ancora facendo le valigie quando mi squillò il telefono , prima di risponde lo dovetti cercare per un po' tra valigie e l'arte contemporanea formata dai vestiti ammucchiati.
<<Lia !? >> disse quasi con tono di domanda
<<si , pronto>> risposi netta.
<<a mezzogiorno ...>> la sentii tentennare << a mezzogiorno io e tuo padre saremo al collage >>
<< Mm...tutto bene ? >>
<<si tesoro ,a dopo >>rispose
<< a dopo>>
Non appena chiusi la chiamata, buttai il telefono sul letto , cerando di fare il prima possibile nel chiudere i bagagli.
Mi passò per la testa l'idea di fare un salto alla biblioteca del collage.
Dunque finii la valigia alla meno peggio, ed alla fine raccolsi i miei lunghi capelli neri in una treccia infinita e varcai la soglia della porta frettolosamente.
Appena uscita fuori dal dormitorio, pronta per dirigermi verso la biblioteca, presi l'iPod , e misi in play fix you dei Coldplay;
Lungo il tragitto tenevo il volume cosi alto da coprire il rumore dei miei passi fino a far spegnere la bolgia del mondo.
Mi è sempre piaciuto pensare che fin dal primo momento in cui si mette piede in quell'ampio spazio inondato di libri ,si può percepire un aerea di accogliente distacco dalla realtà.
Io e Margot amiamo questo posto , sediamo sempre nelle stesse poltroncine infondo alla biblioteca , accanto la finestra più grande.
Non andavamo li solo per leggere, spesso nei giorni più tristi d'inverno diventava un grande rifugio ,eravamo solite a sorseggiare calde cioccolate per scaldare un po' noi stesse, mentre sedute sul davanzale avvolte dal silenzio ,ammiravamo l'immenso paesaggio innevato , stavamo ore ed ore senza mai stancarci.
Quello era un posto di pace, dove dare tregua ai pensieri.
alle volte mentre lei leggeva , mi divertiva mettermi a sedere sul davanzale della finestra, con le spalle poggiate alla vetrata ,così da avere un ampia panoramica ;
Restavo lì scrutando lettori incalliti , che vagavano appassionatamente su ogni virgola o lettera,
facendone prendere forma;
E lettori che avevano inconsapevolmente avevano già dato forma ai propri pensieri senza neanche saperlo , forse nessuno lo sapeva , forse neanche loro ;
Loro si riconoscevano ovunque ,sedevano in fondo, ma non troppo, avevano un aria vaga, occhi persi nel vuoto, un libro aperto davanti a loro, ed uno o due libri chiusi, pronti per essere letti, ma già prima si poteva dedurre che non avrebbero sfogliato nessuna di quelle pagine, non li, non quel giorno .
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Orion Moon -il Regno della Luna 🌙
FantasíaIo sono Lia , Lia Evans , o almeno credevo di esserlo; Voglio raccontarvi un segreto che non ho mai svelato a nessuno , ma voi miei cari lettori , leggete pure ; Dovete sapere che sono sempre stata brava a custodire segreti , anche se sta volta era...