Lia

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".     Yauk" aprii il portabagagli e misi dentro le valigie "Sbam" Non appena messe dentro lo richiusi e salii in macchina.
Per i primi cinque minuti, Restai attaccata al finestrino senza dire un parola , mentre pensavo a quell'ottavo ripiano misi in play l'album  dei Coldplay che avevo lasciato a metà;
Quella frase mi rimbombava nella testa:
"Invenies hic olim tu quaeris et quid facies...?"
Speravo sempre di più che nel libro dell'ottavo ripiano, che non avevo neanche aperto dato l'incontro con Logan, contenesse il continuo alla mia frase;
Avevo mille domande, senza una risposta ;
Mio padre mi scosse dai mille pensieri che mi assalivano la testa
<<Farfallina, come stai ?>> chiese , Si ostinava a chiamarmi " Farfallina" ,Non ostante fossero passati anni dal mio ottavo compleanno.
<<bene , voi? >> risposi con aria pensierosa
<<scusaci per il ritardo>> si guardarono e risero <<tuo padre stava spostando la macchina da un piccolo parcheggio>> disse mia madre che sbottò a ridere <<diceva che noi donne non sappiamo fare retromarcia senza recare danni>>mia madre non stava più nella pelle .
<< cara,  risparmiami >> intervenne mio padre
<<ma forò una gomma finendo sul marciapiedi>>sbottammo tutti a ridere.
Continuammo a parlare del più e del meno, fino a quando non sentii squillare il telefono da dentro la borsa  "Driin-driin", sicuramente era Margot;
Non feci in tempo a prendere l'iPhone, che mi scivolò tra le mani un bigliettino ripiegato su se stesso che  velocemente spiegai;



"mmh...Lia, bel nome Lia , mi dispiace dirtelo così , su due righe ,
ma lo leggerai il prossimo weekend , scusa ".
                                      -Logan -                                                                                    

Allegato al bigliettino principale con una graffetta c'era un fogliettino con su scritto "chiamami"  seguito dal suo numero di telefono.
Rimasi per un istante a fissare il biglietto tra le mie mani, fin quando lentamente con il cuore in gola, decisi di aprire il borsone continuando a ripetere tra me e me  " non può essere vero, non il libro" ;
Quando lo aprii, non mancava nulla, avevo il mio diario , avevo tutti i miei vestiti , ma il libro bianco era sparito.
Ero furiosa a dir poco, l'iPhone  continuava a squillare ed io non facevo altro che fissare quelle due righe , pietrificata dalla rabbia.
<<Lia , tutto bene li dietro ?>> chiese mia madre
<<si, mamma>> risposi  con un filo di voce
<<Tesoro>> disse girandosi e indicando il telefono <<squilla>>
<<ah...mmh...>> tentennai per un po' , guardandomi attorno spaesata ed infine chiusi la chiamata .
Non riuscivo a smettere di pensare a questa assurda giornata ;
Non riuscivo a smettere di pensare a quanto sia stato stupido da parte di Logan.
Non riuscivo a crederci;
Stavo guardando immobile, quel bigliettino bianco che tenevo tra le mani rese rigide dalla rabbia  con il suo numero di telefono su scritto;
Decisi di scrivergli, per sicurezza, almeno per ricordargli che da lunedì quel libro sarebbe diventato il mio;
"Logan , tenevo a quel libro " premetti invio.
Mi rispose solamente quattro ore dopo ;
"scusa Lia, te lo darò non appena finirà il weekend, promesso."
Buttai il telefono dentro la borsa , non volevo più sentirlo, ne tanto meno vederlo fino al giorno in cui mi avrebbe restituito il libro.
Giunti all'entrata del paese, convinsi i miei genitori a fare un salto a casa di nonna Lilyana, per un saluto veloce, sarei scesa solamente io.
Prima di arrivare alla porta d'entrata, della casa interamente in legno di nonna Lilyana, si dovevano salire tre o quattro gradini, ed attraversare un fitta rete di acchiappasogni indiani ,che pendevano dal tetto in legno della veranda, questa casa, non a caso, era bizzarra quanto lei, è sempre stata nonna una strana;
Quand'ero piccola, ogni sera, prima di andare a letto mi raccontava storie di magia, incantesimi, e dell'esistenza di altri mondi dove vivevano esseri magici ,Tra tutte le storie ,la mia preferita era la sua, o quella che spacciava per sua, narrava della prima ed unica volta che conobbe il ragazzo che amava, di come diventarono re e regina in una dimensione ultraterrena;
Iniziava sempre cosi:
"Quand'ero giovane , un ragazzo dagli occhi prato , si perse nei miei occhi turchesi"
Ribadiva spesso che erano grandi segreti che non andavano detti a nessuno;
Avanzando con l'età smisi di credere alla veridicità delle storie, continuando a crescere iniziai a credere sempre meno anche alla sua storia , dato che non conobbi mai mio nonno, e mai nessuno me ne parlò, neanche lei, per casa non teneva ne foto sue ne tanto meno delle foto loro, ciò mi fa pensare che mia nonna , non abbia mai avuto un marito.
"toc-toc" bussai alla porta della casa di nonna Lilyana.
<<chi è?>> rispose  con una vocina tremolante, da dietro la porta in legno .
<<Io,  nonna! >> urlai felice.
Nonostante tutto eravamo molto affezionate l'una all'altra, fu come una seconda madre per me;
I miei genitori mi mandarono a vivere da lei, per tutta la mia adolescenza ;
Per questioni lavorative, erano costretti a spostarsi cronicamente, in diverse parti del mondo, loro possedevano la " Bewitched-toys" era una delle fabbriche più grandi d'America per quanto riguarda i giocattoli.
<<oh! Lia , nipotina mia >> aprì la porta e mi abbracciò , mia nonna aveva un bel paio di occhi azzurri che risalvano con i capelli ormai bianchi, da giovane aveva capelli lunghi e neri, proprio come me.
<< come stai ?>> chiese mia nonna invitandomi ad entrare
<<bene nonna>> feci un momento di pausa <<sono passata a salutarti, ancora devo disfare le valigie>> risposi dispiaciuta
<<Aaah! Lo so già >> controbatté  con una piccola risata <<volevo solo darti una cosa >> aggiunse, mentre entrò dentro casa , lasciandomi aspettare sulla soglia della porta per qualche minuto.
<<Tieni>> disse sottovoce , guardandosi attorno, mentre mi porgeva delicatamente tra le mani un cofanetto rotondo in argento bianco, su cui c'erano scolpite delle foglie d'acanto, notai che incastrate tra  esse stavano dei piccoli lapislazzuli blu, gli stessi della collanina che mi aveva regalato mia nonna quand'ero piccola , la porto sempre al collo, non l'avevo mai tolta, l'ho sempre tenuta nascosta , mi disse che nessuno avrebbe dovuto vederla ;
La collanina in argento , aveva un ciondolo con una mezza luna , non ho mai capito perché fosse a metà ma al centro c'era intagliato un piccolo incastro, anche mia nonna ne aveva una uguale ,  magari combaciavano fra di esse, ma non è sono mai stata sicura , in realtà non ho mai prestato attenzione o fatto domande non ho mai pensato potesse essere un dato rilevante.
<<Cos'è ?>> chiesi spontaneamente
<<promettimi che terrai al sicuro questo cofanetto >> disse  sottovoce guardandomi diritta negli occhi
<<...nonna>> mi interruppe <<sh...abbine cura>> disse
<<adesso vai!>> aggiunse alzando la voce, sbattendomi quasi la porta  in faccia, senza darmi possibilità di replica. 
Era davvero una tipa strana, in realtà oggi il mondo era particolarmente strano, ed il cielo sembrava quasi nero;
Dopo che sbatte la porta, mi girai di scatto con il cofanetto tra le mani tremolanti, prima di salire in macchina, facendo attenzione a non romperlo, infilandolo dentro la borsa;
Decisi che non appena arrivata a casa l'avrei nascosto sotto il parquet di camera mia , accanto al libro, li sarebbe stato al sicuro.
Non appena salita in macchina mia madre disse :
<<Lia, sta sera avremo ospiti>>
<<chi?>> chiesi spontaneamente
<<La signora e il signor Smith >> risposero i miei genitori
<<va bene >> risposi sorridente.
Mio padre mise in moto la macchine ed iniziammo ad avviarci verso casa;
Adoravo i signori Smith, erano dei tipi simpatici anche se non sapevo molto di loro.
Il Signor Smith era un tizio con capelli brizzolati e lentigginoso aveva gli occhi verdi , probabilmente da giovane portava i capelli rosso carota, sicuramente era un tipo abbastanza buffo come lo è adesso;
Quello che so della signora Smith è che ama essere chiamata "Clare ", ho spesso impressa la sua voce soave che si ostina a ripete instancabilmente  "Clare, per favore " oppure "Clare e basta " .

Perché Logan ha preso il libro a Lia ?
Cosa nasconde?
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