7. "La mia Afrodite"

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Entrai in biblioteca, i riscaldamenti erano al massimo e tolsi subito la sciarpa e il cappello di lana, però mi fermai un attimo godendomi il caldo dell'interno dopo il freddo vento che mi aveva accompagnata in strada fino a là.

La biblioteca di Brooklyn era uno dei miei posti preferiti in quella città, era un luogo in cui amavo stare anche se dopo qualche ora non sopportavo più il silenzio tra i banchi, salii le scale di legno per raggiungere il soppalco dove si trovavano dei tavoli vuoti altri invece erano occupati da ragazzi e ragazze di tutte le età, c'era chi studiava con le cuffiette nelle orecchie, chi stava davanti al computer a fare qualche ricerca e poi c'erano quei gruppi di amici che di studiare non ci pensavano neanche e parlottavano tra loro a bassa voce e reprimendo le risate troppo chiassose. Mi guardai intorno, cercando di fare meno rumore possibile camminando quasi in punta di piedi ma era inutile poiché le tavole di legno scricchiolavano sotto i miei passi. Pensai che il silenzio fosse troppo in quel posto ma al tempo stesso respirai l'odore di libri che aleggiava nell'aria tiepida, gli scaffali nella parte inferiore erano colmi di tomi di tutti i tipi e il legno scuro sembrava dare ancora più calore all'ambiente. 

Una mano alzata e una testa riccioluta comparvero nella mia visuale e soffermai lo sguardo sul ragazzo che mi salutava, gli sorrisi raggiungendolo senza più dare peso agli scricchiolii del pavimento e al rumore che potevo creare, Harry ricambiò il mio sorriso quando mi avvicinai a lui per sedermi al suo fianco. 

"Ciao" sussurrai dandogli un bacio sulla guancia morbida, lui ricambiò sfiorando con le sue labbra la mia pelle, soffermandosi per qualche istante di più e quasi chiusi gli occhi per gustarmi quel momento. 

Tornò presto con gli occhi sul libro che aveva davanti iniziando a sottolineare ciò che doveva studiare per il suo esame, in quelle settimane che erano passate la nostra amicizia si era sempre di più rafforzata, ci vedevamo ogni giorno al bar dell'università e poi la maggior parte dei pomeriggi ci ritrovavamo a studiare entrambi per gli esami di quel semestre. Il mio capo era soddisfatto del lavoro che avevo compiuto quell'ultima notte in cui mi ero introdotta nella villa dell'uomo con la maschera e nonostante non avessi ancora finito la mia missione non c'erano più state feste alle quali dovevo partecipare però sapevo che prima o poi ci sarei riandata e avrei incontrato di nuovo il ragazzo dal volto nascosto dalla maschera. 

In quei giorni ci avevo pensato poco, la mia testa era troppo piena di Harry che piano piano stava iniziando a far parte della mia vita, era difficile soltanto pensare che gli avrei dovuto dire addio come avevo già fatto con altre persone importanti che avevo conosciuto, avevo sognato più volte Harry preso dal mio capo e ucciso davanti a me però la mattina quando lo incontravo all'università con un bicchiere di tè pronto per me tornava tutto alla normalità.

"Tutto bene?" la sua voce mi fece scuotere la testa per riprendermi dal piccolo momento di riflessione, il suo sguardo era preoccupato come ogni volta che mi capitava di chiudermi in me stessa. 

"Si, scusami" aprii il libro e iniziai a studiare, lui mi lanciò di nuovo uno sguardo veloce e poi tornò anche lui al suo studio. 



***

"Finalmente siamo usciti" dissi appena mettemmo piede fuori dalla biblioteca, il vento freddo mi scompigliò i capelli, infilai il mento nella sciarpa per cercare il calore che avevamo lasciato dentro, era quasi buio e i grattacieli erano illuminati, in cielo le nuvole erano grige pronte a rilasciare la pioggia che contenevano, l'inverno stava alle porte e mancava poco alle prime nevicate e a Natale. 

"Era meglio rimanere dentro" infilò le mani nelle tasche del giubbotto e anche Harry cercò di rifugiarsi il più possibile nella sciarpa che avevo indossato. 

Era venerdì sera e la maggior parte dei ragazzi della nostra età si organizzavano ad andare alle feste dell'università ed a uscire tutti insieme; noi due invece, avevamo deciso di stare a casa a vedere un film mentre mangiavamo cibo cinese. 

Dark Lives H.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora