Lily chiuse bruscamente il suo armadietto: finalmente il suono stridulo l'ultima campanella della giornata riecheggiò in tutto l'istituto. Le precedenti ore di lezioni erano risultate piuttosto pesanti, la sua mente aveva vagato altrove per tutto il tempo. Non vedeva l'ora di tornare a casa, aveva però promesso alla signora Lopez che l'avrebbe aiutata in biblioteca. Iniziò a pentirsene ma non se la sentì di rifiutare la sua proposta. Si strinse lo zaino sulle spalle e camminò in maniera opposta al resto degli studenti che si recavano verso l'uscita: qualcuno la urtò, senza scusarsi.
Abbassò lo sguardo quando in mezzo alla folla notò un sorriso a trentadue denti: erano giorni che Justin e Lily si incontravano nei corridoi scolastici senza mai rivolgersi la parola. A volte si sfioravano il braccio l'uno con l'altra ma facevano finta di niente; tutto era tornato come ad un tempo.
Bieber in quel momento stringeva la mano della sua ragazza, Cheryl. Era felice, glielo si capiva dall'espressione appagata che aveva in volto. Attorno aveva i suoi fidati amici, le loro voci erano più acute rispetto agli altri e per tanto Lily riuscì a capire di cosa stessero parlando, se pur ancora distante. Di una riunione, qualcosa che aveva a che fare con la vecchia casa abbandonata. Lily si concentrò sulle sue scarpe e prese un gran respiro e quando si ritrovò di fronte il gruppo di amici si bloccò, notando che le stavano sbarrando la strada.
«Johnson, l'uscita è dall'altra parte» Harry sorrise appena beffandosi di lei, indicando la porta d'ingresso in fondo al corridoio. Alcuni sorrise sotto i baffi, tranne Justin. Lui si strinse maggiormente a Cheryl, accerchiando la sua vita con il braccio.
«Non ho tempo da perdere con idioti come te, Jones» strinse i denti e fece per allontanarsi ma Harry le afferrò un braccio. Calò il silenzio, la mandibola di Justin si contrasse mentre Neil posò la mano sulla spalla di Harry.
«Calmati, amico. È una ragazza» gli sussurrò avvicinandosi ad un orecchio. Harry alleviò la presa sul braccio di Lily e la ragazza notò i segni rossi ben evidenti delle sue dita sulla sua pallida pelle. Ringraziò Neil con lo sguardo e sistemò lo zaino sulle spalle, allontanandosi definitivamente.
Cheryl, assieme a Clarke e Johanna presero a sghignazzare. Neil spinse Harry in avanti, costringendolo a proseguire. Lily raggiunse la biblioteca a passo lento: le piaceva passare del tempo lì, quando però i pensieri glielo permettevano. Si avvicinò al bancone e poggiò lo zaino su di esso, poi sbuffò.
«Giornata pesante?» le domandò la signora Lopez da dietro il bancone senza alzare lo sguardo dai fogli che stava compilando.
«Decisamente» annuì.
«Prenditi tutto il tempo che vuoi» a quel punto le due si guardarono negli occhi, la donna sfilò via gli occhiali da vista e li incastono nella camicetta, sul petto. Lily sorrise appena e annuì, poi la Lopez se ne andò con i moduli stretti in una mano. Sarebbe tornata poco dopo, aveva alcune faccende da sbrigare.
Come al solito Lily afferrò il suo porta pranzo da dentro lo zaino e iniziò a mangiare, in quel momento però si concesse il lusso di sedersi sulla poltrona della Lopez. Facendo attenzione a non sporcare alcun pezzo di carta o oggetto, prese a mangiare il suo panino. Masticò lentamente, le era passata persino la fame dopo l'inconveniente avvenuto qualche minuto prima nei corridoi. Harry Jones la odiava con tutto sé stesso e Lily ancora non aveva capito il perché.
Addentò nuovamente il panino, immersa nei pensieri. Qualcuno le si avvicinò, la testa era tra le nuvole per rendersene conto.
«Ho bisogno di aiuto» una voce maschile richiamò la sua attenzione. Con al bocca piena di cibo alzò lo sguardo e sgranò le palpebre nel notare gli occhi color ambra di Justin, il quale fissò la ragazza con intensità.
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I Hate You, I Love You ➳ j.b
FanficLos Angeles, 1993. Justin e Lily vivono le loro vite tra studio e amicizie. Vicini di casa, tra di loro non vi è mai stato un rapporto di simpatia tanto che a causa di lui, un giorno, tale rapporto si tramuterà in odio profondo per via...