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Lily Jane Johnson aveva solamente diciassette anni quando la sua vita cambiò per sempre. Trascorreva le sue monotone giornate nella San Fernando Valley, precisamente a Burbank, nella contea di Los Angeles. Era difficile immaginare che qualcosa potesse accaderle, protetta dalle quattro mura della sua piccola e accogliente casa di paese. Era solita recarsi in chiesa tutte le domeniche assieme ai suoi genitori. I Johnson facevano parte della piccola e ristretta cerchia di protestanti residenti nel piccolo quartiere di Burbank.

Il reverendo Garsia accoglieva i fedeli tutti le domeniche mattina con serenità, predicando e glorificando il nome santo di Gesù Cristo. Seguiva con attenzione il cammino spirituale dei più giovani, compresa Lily. Era molto ammirata dalla comunità, soprattutto per via del suo educato modo di porsi agli latri, la sua eleganza e la serietà. Di questo i suoi genitori ne erano molto fieri.

Avevano cresciuto la loro unica figlia con affetto, senza privarsi dell'autorità che un genitore ha il dovere di adempiere sui propri figli. Durante uno dei soliti pranzi di famiglia della domenica, il signor Johnson decise di riferire la sua sul percorso scolastico che secondo lui, risultava essere più appropriato per Lily. «Dovresti iscriverti alla facoltà di medicina» le disse serio. La signora Johnson rimase in silenzio.

Non rientrava nei suoi progetti la facoltà di medicina. La madre questo lo sapeva bene. Le aveva più volte riferito che un giorno, se le fosse stato possibile, avrebbe scelto la facoltà di lingue. Il suo più grande sogno era quello di insegnare, diventare una professoressa liceale. 

«Ci ho pensato» rispose Lily, intenta a tagliare in due il pezzo di carne. 

In realtà non le era mai passato per la mente. Aveva addirittura il terrore degli aghi, si stupì del fatto che il padre non lo ricordasse, o forse non lo aveva mai saputo. Durante le lezioni di scienze in classe a volte era costretta ad ad uscire fuori con la scusa del dover a dare in bagno, sentendosi male per via delle dettagliate spiegazioni della professoressa. Le mancavano le forze ogni qual volta la donna trattava degli organi interni, in particolare il cuore. Odiava tutto quello che aveva a che fare con il sangue, aghi e quant'altro. Se un giorno fosse diventata un medico, sarebbe stata senza ombra di dubbio il medico peggiore che l'America avesse mai avuto.

«Spero tu scelga proprio la facoltà di medicina. Sarebbe meraviglioso, un medico in famiglia...immagini cara?»  domandò a sua moglie.

Lily ascoltò accuratamente le parole dell'uomo. Ogni pranzo domenicale per lei era paragonabile ad una tortura. Non le piaceva essere al centro dei discorsi altrui e con il padre questo accadeva sempre. La ragazza non se la sentiva di alzarsi e andarsene, perciò ogni volta abbozzava e se ne stava in silenzio. Sarebbe risultata maleducata se avesse abbandonato il tavolo durante il pranzo, e lei non poteva permetterselo. I suoi genitori glielo avevano insegnato.

La signora Johnson annuì, voltandosi verso sua figlia. Quello fu molto probabilmente l'unico momento in cui la donna si sentì messa alle strette, del tutto incapace di proferire parola. Amava suo marito, sapeva per certo però che era una testa dura e che tutto quello che diceva, era ordine. Cercava pertanto di soccorrere la figlia quanto più possibile, facendo cambiare idea all'uomo ma nella maggior parte dei casi la riuscita era pessima. 

La scuola le aveva offerto un'ottima borsa di studio. Era la migliore studentessa del suo corso degli studi sociali. Ma anche in inglese, o arte. Negli sport invece era negata, ci aveva provato con il ping-pong ma le era andata male. La maggior parte degli studenti della Burbank High School si aggiudicavano una borsa di studio grazie alle loro doti sportive, per lo più nel basket o nel football americano. Lily aveva sempre avuto un occhio di riguardo per quegli sport: non ci si vedeva in mezzo ad un campo, intenta a farsi schiacciare da persone che erano il doppio di lei in quanto statura. Lo reputava insensato, del tutto inutile e pericoloso. 

I Hate You, I Love You ➳ j.b Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora