~ Eight ~

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Hermione riaprì gli occhi che il sole già entrava dalle finestre dell'infermieria. Era nello stesso posto dove si era addormentata poche ore prima: su uno sgabello accanto al letto di Ronald, a tenergli la mano .

Harry era ancora vicino a loro, solo che ora stava parlando con Silente e la Mc Granitt, mentre Lumacorno confabulava con Piton.
"Quindi il veleno si trovava nell'Idromele ?" Stava chiedendo l'anziano preside. A quelle parole la ragazza sussultò sul posto, squittendo spaventata, facendo girare verso di lei i presenti.              
"Oh, signorina Granger, vedo che si è svegliata. Come sta ?" Chiese la professoressa di Trasfigurazione, ma (per la prima volta nella sua vita)  Hermione non le rispose, anzi, si rivolse a Harry chiedendogli con voce tremante del veleno.                                                                                                                              
"Sì, nell'Idromele del professore c'era del veleno, Hermione. Però  te l'avevo già detto qualche ora fa, non mi hai sentito?" Chiese il Prescelto, ma ancora una volta la bruna non rispose, si voltò verso Ron e gli prese di nuovo la mano calda ma pallida tra le sue. 

Prima di addormentarsi, la ragazza aveva costantemente guardato il rosso che amava, asciugandogli di tanto in tanto la fronte sudata ed accarezzandogli il dorso della mano quando si agitava nel sonno; non aveva perciò prestato attenzione a quello che succedeva intorno a lei, ai professori che si chiedevano cos'era successo, alla famiglia Weasley che si dispiaceva per il figlio, Harry che sospirava preoccupato guardando il suo amico. 

Ma ora l'unica cosa a cui lei stava pensando, guardando quei capelli rossi scompigliati, era a chi aveva potuto mettere il veleno in quella bottiglia. Perché, andiamo, era ovvio che non era stato Lumacorno: la bottiglia gli era stata regalata, e da quanto avevano appena detto, era destinata al preside. Quindi, chi avrebbe mai potuto voler attentare alla vita di Silente ?
Mezzo mondo magico, pensò Hermione sbuffando, e capendo che così non ne sarebbero mai venuti a capo. 

La bruna era già un fascio di nervi, e la situazione peggiorò quando fece la sua comparsa in infermieria Lavanda Bown.                                                                                                        
"Che cosa ci fa LEI qui?!" esordì quella bomboniera rosa, facendo pensare a Hermione che la Umbridge, da giovane, doveva vestirsi proprio così.  "Ora ho capito, è per QUELLA che non mi avete avvisato subito!" aggiunse infiammandosi.                                                                                                
"Senti, Lavanda, il tuo ragazzo sta male, cerca di pensare a lui piuttosto a chi fra i suoi amici lo viene a trovare, va bene ?" cercò di mantenere la calma la bruna.                                                                              
"Amici ?! Davvero, non farmi ridere, non tenete una conversazione civile da settimane!"                  
"Fatti due domande e datti due risposte." rispose l'altra, alludendo al fatto che il motivo per il quale non si parlavano da un pezzo era proprio lei.                                                                                  
"Beh, carino da parte tua voler far pace con il mio Ron-Ron ora che è interessante!"                          
"E' stato avvelenato, brutta asina giuliva, e tu la ritieni una cosa interessante ?! E comunque, pensi che abbia più diritto io, che sono sua amica da sei anni, di stare qui, o tu, che lo frequenti neanche da sei mesi?"chiese Hermione stringendo maggiormente la mano del rosso.                    
"Se fosse cosciente, preferirebbe sicuramente me!" esclamò Lavanda, ed in quel momento Ronald si mosse nel letto, farfugliando cose incomprensibili e facendo preoccupare Hermione e gioire la gallinella spennacchiata, che disse trionfante "Vedi, lui sente la mia presenza! Forza Re Ron, io sono qui!" 

Nella stanza cadde il silenzio, interrotto solo dagli spasmi del rosso, e sembrava che anche i professori trattenessero il respiro, per capire cosa sarebbe successo da lì a pochi secondi; e quello che successe, beh, sarebbe stato sufficiente scatenare la seconda guerra magica.

"... Er- Mo- Ne ..." gracchiò Ronald.

I presenti trattennero il fiato, in attesa dello scoppio della bomba, che però tardava ad arrivare.
Hermione si strinse ancora di più a Ron, tenendogli la mano stupita ma allo stesso tempo con un chiaro scintillio di amore che le illuminava gli occhioni nocciola, in quel momento liquidi.
Harry, dal canto suo, stava davvero mettendo tutto se stesso nell'intento di non ridere in faccia all'espressione gelida di Lavanda, che sembrava aver incontrato un Basilisco.
"Ah si? È... è questo che .... che scegli ?" Sussurrò la ragazza con un'inquietante nota disumana nella voce.
"È questo che credi ?! Preferisci la So-Tutto-Io ?!" Alzò i toni, pronta a lanciare la granata .
"Perfetto! Sai che ti dico, Ron? Tra noi è finita !" Urlò con voce traballante, prima di uscire a grandi passi dal l'infermieria .

La quiete dopo la tempesta, decisamente, si abbattè sulla stanza, e quel magnifico silenzio venne rotto da una fioca risata del Professor Silente.
"Beh, credo che potremmo anche andarcene ora, il Signor Weasley è in buone mani..." fece sorridente una pausa e si rivolse ai suoi colleghi, la Mc Granitt e Piton, Lumacorno si era dileguato prima della sceneggiata della bionda. "Se volete scusarmi, io ho una scommessa da riscuotere, nel mio ufficio, e se volete seguirmi, Minerva, Severus, sarei molto contento di avere i 10 -oh, giusto !- 20 galeoni che mi aspettano. Io ve l'avevo detto ..." e trillando come una bambina a Natale, uscì, e dal corridoio si potevano sentire i suoi canti di gioia "Io lo sapevo, io ne ero cero!" .
Da parte sua, Piton fece una smorfia, borbottando un "Potrei vomitare", mentre la Mc Granitt si avviava con un sorriso compiaciuto e fiero verso la porta .

La sopracciglia del Prescelto minacciarono di svanirgli fra i capelli corvini. E se la scena a chi aveva appena assistito era stata alquanto bizzarra, lo era ancora di più lo stato d'animo di Hermione, che possiamo ben definire travagliato.

Solo di una cosa era sicura, al momento, la Grifondoro: nessuna sanguisuga iper-truccata avrebbe più  interfierito nel rapporto con il suo amico dai capelli rossi.

I just wanna be part of your disagioh  ...

Ebbene si, fangirl e fanboy,  sono tornata.
Scusate per il lunghiiiiiissimo periodo di assenza, ma ho avuto dei problemi personali ( _figliadiAtena_ sa di cosa parlo) e poi, con gli esami di terza media, sono stata occupatissimaaa.
Adesso cercherò di aggiornare più spesso (le ultime parole famose).
Mi scuso già per eventuali errori, perché non ho riletto tutto il testo,  perché ho talmente un bel carattere che ODIO rileggere le cose, anche se si tratta di verifiche.
Quindi niente, ci sentiamo al prossimo disagioh e i commenti sono sempre bene accetti!
Shiauuuu
  

                      Letizia Granger Weasley

Attention   /Romione/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora