Capitolo 4

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<< Hai bisogno di qualcos'altro? >>

<< Mmm no, grazie. Sono a posto così. >> mescolò il brodino di pollo per raffreddarlo, e si sistemò tra le coperte, mettendosi comoda il più possibile.

Lei e Josh si frequentavano solamente da una settimana e lui era stato davvero carino ad accorrere in suo aiuto, sapendo che aveva beccato un brutto virus intestinale, accompagnato da febbre alta e vomito.

<< Se vuoi posso passare in farmacia e prenderti qualcosa che ti farebbe stare meglio. >>

<< No, davvero. >> tagliò corto, poggiando la propria mano su quella di lui, che ne stava seduto sul bordo del letto, accanto a lei. << Preferisco andare avanti abbuffandomi di the ed intrugli naturali. >> gli sorrise. Aveva gli occhi lucidi per via della febbre, e delle profonde occhiaie le solcavano il viso, dandole l'aria di una morta vivente.

<< Va bene, ma se hai bisogno non esitare a chiamarmi. >> diede un'occhiata veloce al costoso orologio che portava legato al polso. << Ora scappo o farò tardi alla solita riunione di famiglia. Ciao piccola. >> le depositò un soffice bacio sulla fronte e se ne andò, mentre Violet si alzò dal letto per chiudere la porta a chiave.

Quel maledetto virus intestinale l'aveva lasciata a casa più tempo del previsto, e l'aveva completamente stesa, costringendola a stare giorni a letto, senza vedere nessuno o avere contatti con il mondo esterno.

Josh era venuto a trovarla spesso e questo non poteva che farle piacere, se solo non fosse stato per il fatto che ancora non si sentiva pronta per una possibile relazione amorosa, anzi, forse non lo era mai stata.

Sospirò e si accasciò sul letto, intenta a finire il suo brodino ed a fare un po' di zapping in tv. Odiava passare le giornate senza fare nulla di produttivo, ma in quel momento, era ciò che si meritava per essere uscita mezza nuda a fumare, fuori dallo strip club.

Era passata una settimana esatta dall'ultima volta che aveva visto Cody, ed il ricordo di lui, inginocchiato davanti a quella lapide, era ancora limpido nella sua mente. Non si era più presentato al locale, era come se si fosse volatilizzato, decidendo però, di rimanere fisso nei pensieri di Violet.

Posò malamente il piatto vuoto sul comodino e optò per andare a farsi una doccia. Se il suo aspetto era quasi simile a quello di uno zombie, con l'odore ci andava sul sicuro. Aveva assolutamente bisogno di darsi una lavata.

Si sfilò il pigiama, sciogliendo i capelli lunghi dallo chignon in cui erano stretti, e si infilò in doccia, cominciando ad insaponarsi per bene. Levò via il cattivo odore, sostituendolo con un buon profumo di fiori e vaniglia.

Dopo una quindicina di minuti, si tamponò il corpo bagnato con un asciugamano colorato, ed accese il phon, proiettando il getto caldo sui capelli fradici e sul corpo nudo. L'aria le provocò centinaia di brividi sulla pelle, così svelta si infilò nuovamente il suo comodo pigiama e si rituffò tra le coperte. Lanciò un'occhiata alla sveglia: le nove di sera. Aveva tutto il tempo che desiderava per potersi riposare e fare una bella dormita.

🙈🙈🙈

<< Devi finirla con quella robaccia. >> Kevin piombò sullo stipite della porta, mettendo le braccia conserte.

<< Un giorno lo farò. >>

<< Un giorno sarà troppo tardi e dovrò accorrere verso il tuo corpo accasciato a terra, per poi scoprire che in realtà è senza vita. >>

<< Sta zitto. >> grugnì Violet. << Un po' di coca non ha mai fatto male a nessuno. >> sparse per bene la polverina bianca sulla scrivania, per poi dividerla in due strisce abbondanti. Le sniffò entrambe sù per il naso, con un pezzo di carta arrotolato al momento. Gettò il corpo all'indietro, permettendo alla testa di seguirlo, lasciandosi andare sulla sedia, completamente sconvolta dall'estasi. << Adoro questa sensazione. >> ridacchiò, senza avere a tutti gli effetti, il controllo di sé stessa.

Gangsta. || Cody ChristianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora