<< Posso sapere con precisione dove mi stai portando? >><< In un posto che non ti piacerà affatto. >> rispose Cody, all'ennesima domanda della ragazza seduta al suo fianco.
Il suo tono di voce sembrò divertito, ma qualcosa dentro Violet, la fece comunque scattare come una molla. Avrebbe potuto farle del male o cose del genere? Avrebbe dovuto aprire la portiera della macchina e gettarsi, anche se era in corsa? Perlomeno si sarebbe salvata se Cody fosse stato uno psicopatico serial killer.
Torturò il tessuto del maglione che fuoriusciva dalla sua giacca pesante e cercò di distrarsi, ammirando l'alba fuori dal finestrino.
<< Eccoci arrivati, piccola gangsta. >> si fermarono con la macchina sul ciglio della strada e camminarono qualche metro più lontano, per raggiungere la loro destinazione.
<< Non ti facevo un tipo romantico. >> scherzò Violet, immergendo la bocca ed il piccolo naso, sotto il calore della propria sciarpa.
Davanti a loro si stagliava quella che aveva tutta l'aria di essere una sorta di palude. L'aveva sempre immaginata come un corso d'acqua sporco e melmoso, ma dovette ricredersi quando vide che invece sembrava limpido e puro ai suoi occhi.
Sotto i loro piedi del legno umido e scuro li sorreggeva, dando vita ad un modesto ponticello, che riusciva a fargli ammirare il panorama.<< Se fossi stato un tipo da sveglia presto e alba, di certo non ti avrei portata qui, ma su uno dei più alti grattacieli di New York. Ci saremmo seduti sul bordo, rischiando quasi di cadere, con le gambe a penzoloni verso il vuoto, a ridere ed a scherzare. >>
Violet non pronunciò una parola, ma restò ad osservarlo nei suoi lineamenti perfetti, anche quando lui spostò lo sguardo da lei e lo rivolse in direzione della palude. Non poteva più scorgere i suoi occhi, ma solamente il naso dritto ed il pomo d'adamo pronunciato, contornato da della barba incolta.
<< Allora sei un tipo da fiori. Potevi portarmi delle semplici rose rosse. Mi sarei accontentata comunque. >> rise, sperando di riuscire a nascondere il fatto che non era in grado di smettere di guardarlo, e che in fondo, anche se non l'avrebbe mai ammesso, era attratta da lui come una calamita lo è col ferro.
<< Non sono dei fiori qualunque. Si chiamano Water Violet. Guarda giù. >>
Entrambi rivolsero la testa verso il basso. Li ammirarono in tutta la loro bellezza, scorgendo ogni piccola sfumatura di quei semplici colori: il bianco ed il lilla.
<< S-sono stupendi. Non sapevo della loro esistenza. >> ammise, leggermente a disagio. Nessun ragazzo l'aveva mai portata a vedere dei fiori, anzi, non ne aveva mai avuto uno, per l'esattezza.
<< Sono piuttosto rari, perché quasi nessun fiore ha la capacità di rimanere immerso nell'acqua, per poi emergere nel periodo della fioritura e godere della luce del sole. >>
<< Peccato siano così lontani da non poterli cogliere. >> si imbronciò Violet.
<< Il suo essere solitario è un fattore volontario. Tiene a distanza ciò che sente diverso rispetto alla sua visione del mondo. Un po' come fanno molte persone. >>
Cody le lanciò un'occhiata che lei colse subito. Le sembrava che avesse assunto l'aria di chi, per un attimo, aveva fatto crollare la fortezza costruita attorno a sè, permettendo alle sue emozioni più pure di riuscire a trapelare. Le piaceva quella improvvisa versione di lui.
<< Posso sapere come mai mi hai portata qui? >>
<< Ci vengo spesso. >> scrollò le spalle. << Ed ogni volta che lo faccio.. mi vieni in mente tu. >>
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Gangsta. || Cody Christian
RomanceViolet Miller, una ragazza di soli 20 anni, ha un passato turbolento alle spalle, colmo di violenze, di droga e di parole non dette. Nasconde dentro di sè, un segreto di cui solo la sua famiglia è a conoscenza, la quale ha deciso di tacere, di crede...