La ragazza, dietro al finestrino, si voltò e le sorrise, agitando molto velocemente una mano ben curata, in segno di saluto. Ma chi accidenti era quella adesso? Un'altra delle ragazze che amava tanto portarsi a letto? Non ci poteva credere. E lei che come una stupida aveva pensato di aver colto dei segnali a quanto pare inesistenti.<< Ciao, piacere! Io sono Kimberly! >> esclamò la ragazza, lasciando fuoriuscire una voce leggermente stridula dalla bocca.
<< Violet. >> tentò di metterci lo stesso entusiasmo, ma non ne fu in grado, tanto che Cody le scoccò un'occhiata accigliata dallo specchietto retrovisore.
<< Tutto bene? >> domandò lui. Sembrava preoccupato.
<< A meraviglia. >> continuò a fingere Violet.
Per tutto il tragitto in macchina, Kimberly non aveva fatto altro che chiacchierare, senza mai chiudere quella boccaccia contornata dal rossetto rosso. In fondo non avrebbe dovuto avercela con lei, non c'entrava niente in tutta quella faccenda, e ad ascoltare i discorsi che faceva, sembrava anche piuttosto simpatica, ma era più forte di lei. Avrebbe preso volentieri a schiaffi entrambi. Cody che rideva ed ammiccava alle battutine di quella ragazza, e quest'ultima che stava assumendo l'aria di un'oca starnazzante.
Fortunatamente arrivarono al NY Lounge, un locale elegante e di lusso, allestito con il buffet e la discoteca.
Appena vi mise piede, Violet si fiondò sul cibo per sfogare la rabbia repressa, come spesso d'altronde faceva. Salutò con cortesia tutte le persone che conosceva, anche se le venne quasi un crampo alla mascella a forza di sorridere. Incrociò anche Becky, per una frazione di secondi e le riservò un'occhiata minacciosa. Non la voleva nei paraggi quella sera.
<< Ecco a lei, signorina. >> un cameriere, incravattato come un pinguino, le porse gentilmente un cocktail trasparente con un'oliva dentro.
<< Ma io non ho ordinato niente. >>
<< L'ha fatto quel ragazzo laggiù, per lei. >> con un dito affusolato le indicò un ragazzo seduto su un divanetto, qualche metro più in là. Non faceva sicuramente parte del loro gruppo ristretto, poiché era posizionato nel bel mezzo della pista della discoteca, accessibile a tutti.
Il ragazzo misterioso sollevò un bicchiere colmo di alcool nella sua direzione, ed accennò un sorriso. Sembrava carino da quella distanza. Ricambiò il gesto e gettò giù in un sorso il suo drink. Aveva bisogno di una consolazione. Mentre beveva, attraverso il vetro del bicchiere, lo vide avvicinarsi a lei.<< Spero sia di tuo gradimento! >> urlò, per sovrastare il suono della musica. << Io sono Nate! >> le porse la mano e Violet gliela strinse, permettendo ai buttafuori di lasciarlo passare nella loro ala privata.
<< Violet! >> gli sorrise, pensando che forse parlare con qualcuno, l'avrebbe distratta dalla sua rabbia e dai pensieri insistenti verso Cody. Non sembrava avere brutte intenzioni, o forse era solo l'alcool a farle sembrare tutto più insignificante?
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Gangsta. || Cody Christian
RomanceViolet Miller, una ragazza di soli 20 anni, ha un passato turbolento alle spalle, colmo di violenze, di droga e di parole non dette. Nasconde dentro di sè, un segreto di cui solo la sua famiglia è a conoscenza, la quale ha deciso di tacere, di crede...