<<Non c'è bisogno che tu dica niente>> la bloccai mentre era in cerca di una risposta adatta. Sorrise di rimando avvicinandosi a me <<È un bel gesto da parte tua. Chi l'avrebbe mai detto? Il tenebroso spezzacuori Andrea Marchetti ha un lato tenero>> mi prese in giro col sorriso sulle labbra. Ma per quanto la sua faccia fosse felice, riuscivo a leggere la dolcezza in quello sguardo, che mi trasmise serenità. Era come se fosse fiera di me.
<<Basta Molinari>> risi con lei.<<Peró stai attento..>> sembrava come se temesse di mostrare le sue preoccupazioni.
<<Tranquilla il tuo tenebroso spezzacuori vince sempre>> le mostrai il muscolo d'istinto ma lei non lo guardò, nemmeno per una frazione di secondo.
<<Solo..evita di romperti quel naso da Lucky Smith che ti ritrovi>>
Mi colse alla sprovvista, e appena terminata la frase divenne rossa come il ketchup. Si allontanò frettolosamente senza aggiungere altro. Lasciandomi interdetto mentre osservavo Elena avvicinarsi nella mia direzione.
Il resto della mattinata non fu niente di speciale. Caratterizzata per lo più da curiosità da parte dei prof nei confronti del mio occhio guercio, seguite da risposte improvvisate del tipo 'sono caduto dalle scale'.
All'uscita invece arrivarono i guai. Tommaso si fermò al cancello in attesa che io lo raggiungessi. Era furioso, lo capì dal moto frettoloso con cui stava 'incenerendo' quella sigaretta. Un attimo prima appena iniziata, ora ridotta al mozzicone. La lanciò distante da lui senza preoccuparsi del fatto che stesse per colpire un passante.
Non avevo intenzione di affrontarlo, non quella mattina, così tirai per il braccio Martina, che confusa non ebbe il tempo di ribellarsi, e lo raggiunsi, consapevole del fatto che lui non avrebbe parlato in presenza di Molinari.
Infatti come al solito andò tutto secondo i piani. I due ex spasimanti si guardarono per dei secondi che sembravano infiniti e Tommaso se ne salí in moto senza proferir parola.
Non era mai stato chiaro cosa fosse successo tra loro due. Alla mia compagna di classe non lo avrei mai chiesto e il mio amico sviava l'argomento qualvolta gli veniva domandato. Insomma era un mistero.
<<Hai intenzione di lasciami?>>
<<Che acidità Molinari>> scherzai mentre mettevo le braccia apposto.
<<Guarda>> seguì il suo sguardo e per un attimo stentai a crederci.
Francesco stava amoreggiando con Anna in un modo così romantico che Romeo e giulietta avrebbero potuto fare solo da cornice. Quasi vomitai a notarli appostati sotto quel l'albero mentre si mangiavano la faccia a vicenda.
<<Si sarà confuso, oppure semplicemente lei l'ha costretto.. Dai andiamo! Si vede a un miglio che sta fingendo>> mi rivolsi a Martina sconcertato, ma di questa nemmeno l'ombra. Era evaporata senza preavviso, rendendomi un pazzo che parla da solo agli occhi di chi aveva assistito a quella scena. Anche guardone pensandoci, dal momento che me ne stavo appostato come un coglione a fissare Ciccio e la ragazza che probabilmente era la sua nuova fiamma.
Chiamai Giuseppe perché quello era un colpo al cuore troppo grande per poterlo affrontare da solo . Quando arrivò dovetti bloccarlo perché tentò in tutti i modi di separare i due fidanzatini. Poi la sua pazzia quasi sforò i confini della ragione nel momento in cui mi propose l'impossibile.
<<E se li seguissimo?>> entrambi avevamo voglia di far luce su quella situazione anche se, di mistero ce n'era ben poco. Si era innamorato punto, ci saremmo dovuti mettere l'anima in pace. Eppure non avevamo intenzione di arrenderci a quella terribile realtà.
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Non penso mai a te
Teen FictionMartina è la migliore amica della mia ragazza. Martina è l'ex del mio migliore amico. Martina è la ragazza di mio fratello. Martina è il mio problema. AVVISO ALLA GENTILE CLIENTELA: Per chi non volesse usare la fantasia per immaginare le fattezze d...