Capitolo 6

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Il sole è alto in cielo e mi sta riscaldando con un caloroso abbraccio ma ad un certo punto sparisce... un ombra nera mi avvolge, non c'è più il calore di prima ma non oso alzare lo sguardo e continuo a tenere la testa tra le mani e piangere.

Qualcuno si siede vicino a me e cerca di parlare con me... ma il suo accento è strano, non sembra essere italiano tanto che parla malissimo.
Ma si cosa posso pensare, sarà un ragazzo straniero tanto a Milano ce ne sono tanti. Ma c'è qualcosa che di lui mi incute... ho paura di chi sia e se è qualcuno che ha brutte intenzioni?

Mi raggomitolo sempre più a me stessa quando questo ragazzo un po' in italiano e un po' in spagnolo mi dice: " la vida non è fatta per stare raggomitolati e piangere in un parco, è fatta per vivere e divertirsi lasciando le lacrime da parte. Per un momento tutto potrà anche andare male ma recuerda sempre lo mejor está por venir y no hay mayor error que rendirse al fin. Scusa... no hablo bien italiano. "

Sentendo quella frase mi si illuminano gli occhi, le lacrime per un momento si fermano, quella frase è dei miei gemellini ma da quando esistono fan maschi dei gemelli? Però è vero che in Spagna ce ne sono un sacco e bho magari sarà venuto per lo Slimefest.

Sommersa nei miei pensieri non faccio in tempo ad alzare la testa che il ragazzo se ne era già andato lasciandomi vicino un bigliettino con la frase che mi aveva detto prima " Lo mejor está por venir y no hay mayor error que rendirse al fin " e una rosa rossa...

L'unica cosa che mi rimane di lui è il ricordo di quel maglione verdognolo, di quei pantaloni neri strappati, quel profumo che si sentiva a mille miglia e quell'accento.

Vorrei poter incontrarlo ancora e ringraziarlo per quelle parole perché forse ha ragione come ha detto lui e come dicono sempre i Gemeliers siempre lo mejor está por venir.

Mi asciugo velocemente le lacrime, mi sistemo i capelli e fisso i miei occhi nello specchietto, sono rossissimi ma vabbè... voglio affondare in quelle braccia che aspetto da tempo e forse magari incontrerò anche il tipo strano di poco fa. Prendo la borsa e ci metto con delicatezza la rosa rossa e il bigliettino.
C'è qualcosa in quella rosa che me la fa sentire molto famigliare, come se fosse qualcosa che aspettavo da tempo ma forse sto solo esagerando.

Esco dal giardino e come se nulla fosse inizia a piovere fortissimo e ammettiamolo non poteva andare peggio di così.
Come una perfetta genia non ho neanche preso l'ombrello, mi rigiro intorno e rivedo quel ragazzo... il mio primo istinto è stato corrergli dietro ma a quanto pare non sono destinata a vederlo in faccia perché quando lo raggiungo lui attraversa l'incrocio e io sono costretta a restare ferma per la luce rossa del semaforo e le mille macchine che passano.

Attraverso velocemente e sento un tuono con toppo forte per i miei gusti... sono una di quelle ragazze che teme i temporali sia interiori che meteorologici e temendoli ciò che succede è che scivolo giù dal marciapiede ma...

La Distancia No PerdonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora