Capitolo 24

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POV'S ALISHA

È sera, mi sto annoiando... strano vero?
Oramai è così da 9 mesi.
Prima avevo sempre qualcosa da fare oltre allo studio per esempio amavo leggere libri, ora invece mi annoiano, mi sanno di falsità, mi illudono e nascondono la verità; non danno la soluzione ai problemi della mia vita e spesso mi ingarbugliano ancor di più.
Prima amavo stalkerare i miei cantanti preferiti, ora neanche tanto perché con due di quei cantanti sono successe cose che voglio dimenticare...
Amavo fare passeggiate, camminare ore e ore sentendomi in sintonia con la natura, una natura che nel suo silenzio mi raccontava tutto.
Amavo fare shopping ora invece non mi diverte, perché infondo il bello di fare shopping è fare le sceme con le proprie amiche in giro per il centro commerciale.
Un tempo passavo ore e ore a scrivere sul mio diario, mi piaceva confidargli tutto come se fosse una persona fidata... ora ODIO quel diario perché col tempo ha conservato ricordi che tutt'ora mi distruggono.
Tempo fa mi piaceva parlare con gli amici su whatsapp e mi piaceva usare i social per sapere e scoprire ciò che facevano i miei amici, AMICI... che bella parola.

Ripensandoci bene il termine "amico" é da ricondurre direttamente al latino "amicus" che ha la stessa radice di "amare" per cui significa letteralmente "colui che ama".
Anche gli stessi greci definivano l'amicizia come un legame fraterno, assolutamente disinteressato, un'affinità che edifica continuamente lo stesso legame e che arricchisce chi lo coltiva.
Ma per me amicizia era tutto... famiglia, il mio mondo, la mia vita, il mio TUTTO.
Avevo sempre dato importanza all'amicizia più di me stessa, ero disposta ad uccidere gli altri per i miei amici e a morire se ce ne fosse stato bisogno. Ma ora? Chi sono diventata? Colei che odia la stessa parola AMICO/A?

È strano ma vero, certe esperienze ti segnano così profondamente che ti fanno perdere l'equilibrio e io l'ho perso.
Alisha... un nome così bello per un disastro come me, mi chiedo se i miei genitori non si siano mai pentiti di avermi dato questo nome.
"Alisha" letteralmente significa "dal cuore nobile" ma io non ho un cuore nobile anzi ho un cuore disturbo, frantumato, un cuore che non sa più dove andare, cosa fare, cosa pensare o cosa provare;
il mio cuore e diventato una pietra, senza anima, senza sentimenti, batte ancora solo perché il corpo funziona ancora abbastanza bene (ma neanche così tanto).
Quando nel cuore non passano più l'aria e il sangue il cuore si spegne mettendo così fine all'esistenza e col mio cuore questo è già successo.
L'aria e il sangue non passano più da tempo, quell'aria e quel sangue erano i miei due migliori amici: Katrin e Luca.

Tutti coloro che mi circondano pensano che io li abbia già dimenticati, che sono parte del mio passato ma nessuno si è mai chiesto se il sorriso che porto sul volto è sincero o serve solo a nascondere le lacrime che non scendono più dagli occhi ma che lacerano ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo il mio cuore.

Dicono che un cuore senza respiro non ha senso così come il respiro senza il cuore, ma se questi due elementi sono così essenziali perché io sono stata privata sia dal cuore che dal respiro?

Il mio cuore è indipendente, è scissione dalla mente anche se non vorrebbe... sento le proteste di uno stomaco ribelle che si contorce su se stesso lentamente, perché alla fine chi ci tiene di più è chi ci perde, sono una perdente.

Il mio nome significa "protetta da Dio" ma quel Dio per me è mai esistito? Quando stava scrivendo il mio destino aveva deciso che mi avrebbe provato SEMPRE di TUTTO? All'inizio mi ha privata solo di una buona salute... ora anche degli amici.
Perché è tutto così difficile? Perché la vita non è on demand in questo mondo in cui oramai tutto è on demand?

Sono oramai le 20:30 passate, dal profilo della mia fanpage di Instagram vedo le storie e i post di Jesús e Daniel Oviedo Morilla, sono vicini ad un aereo con due grosse valigie. Con quelle valigie chissà dove staranno mai andando. Sotto i post ci sono un sacco di commenti, alcuni dolci altri acidi, alcuni in cui le fan augurano un'eterna felicità alle due coppiette altri che maledicono le due ragazze.  Mi ero promessa di non interessarmi più alla loro vita ma, spinta dalla curiosità, guardo le storie delle loro ragazze e nulla... lo sapevo che era una pessima idea.
Non riesco ancora a spiegarmi perché mi dia tanto fastidio vedere delle foto di loro che baciano le loro ragazze, infondo io ero solo un'amica che poi hanno deciso di abbandonare bloccandola su tutti i social.

La Distancia No PerdonaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora