Il cavaliere bianco

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Sperare ti porta alla finta illusione che le cose potrebbero andare bene anche se i pronostici dicono il contrario. Per questo è sempre bene non aspettarsi niente, così che anche se l'evento tragico avviene, in fondo, un pò te lo aspettavi. Le nostre vite non erano racconti e noi non eravamo cavalieri senza macchia pronti a salvare il mondo, baciati dalla dea fortuna. Eravamo solo cinque esseri, alcuni meno umani di altri, che si ritrovarono in sella ai loro cavalli a qualche kilometro da Smirne.
Bloccammo la nostra corsa, quando da lontano scorgemmo la fatidica prima città, avvolta però da nubi spesse e scure, che non portavano mai nulla di buono. <Il Sigillo è stato aperto.> Sussurrò Lilith con un tono di voce che non riuscii a decifrare.

Senza perdere altro tempo, feci ripartire il mio cavallo in direzione della città. Se il Sigillo non c'era più, voleva solo dire che qualcosa ci avrebbe atteso oltre le porte della chiesa. Il mio cavallo fece il primo passo nella cittadina e subito mi accorsi della terra sotto di noi, leggermente crepata, come scossa da un terremoto con un epicentro piuttosto vicino. La gente per le strade urlava, correva, prendeva ciò che poteva dalle case e scappava, ignorando noi, che andavamo evidentemente contro corrente.
Non sapevo bene dove stessi andando, essendo la prima della fila ed essendo le strade troppo strette per poter permettere anche solo a qualcuno di superarmi, ma seguii le linee sul terreno che diventavano via via più grandi e profonde, fino a che, di fronte a me non si aprì uno spiazzo.
Alzai lo sguardo da terra per ritrovarmi di fronte ad una chiesa, quasi del tutto a pezzi. In piedi c'erano quello che rimaneva di quattro colonne che correggevano tre arcate prima della vera entrata. Il tetto era collassato sulla struttura, trasformando la chiesa in un imbuto verso il centro della Terra.
La cosa che però mi fece accapponare la pelle era un cavaliere in armatura bianca, come il manto del suo cavallo, che avanzava verso di noi, uscendo dalle macerie della chiesa. Portava un arco sulla schiena, a riposo, ma pronto per colpire con le sue frecce. In testa, o per meglio dire, al di sopra del elmo, poggiava una corona in bilico.

"E vidi apparire un cavallo bianco, su cui sedeva un cavaliere con un arco: fu data a lui la corona; ed egli venne fuori vittorioso per vincere ancora"

Le parole tratte dalla Bibbia nel passaggio dell'Apocalisse mi colpirono in pieno, sbattendomi in faccia la realtà. <Qualcuno ha qualche idea per liberarci di costui?> Chiese dubbioso Jarrett, osservando l'uomo in tutta la sua grandezza e regalità. <Dobbiamo batterlo in duello. L'Apocalisse dice che è venuto per vincere ancora e noi dobbiamo impedirglielo.> Dissi scendendo da cavallo seguita dagli altri quattro. <Ha ragione la Cacciatrice. L'unico modo per vincere il primo cavaliere è sconfiggerlo in duello e bruciare la sua corona della vittoria.> confermò Lilith al mio fianco. Subito il suo demone guardiano, Azrael, si fece avanti, sguainando due scimitarre dalla cintola. Senza dire una parola andò verso il cavaliere bianco, attaccandolo. Le spade, che avrebbero dovuto colpire il cavallo, tagliarono l'aria. Il cavallo aveva saltato il demone, atterrando alle sue spalle e colpendolo con gli zoccoli posteriori, facendolo inginocchiare in terra.
Azrael ebbe giusto il tempo di voltarsi, che il cavaliere aveva già in mano l'arco e scoccò una freccia. Sembrò una saetta quella che colpì in fronte il demone, per poi essere seguita da almeno altre tre, che lo lasciarono in terra per sempre. Noi inermi osservatori, rimanemmo attoniti di fronte alla scena, talmente rapida di fronte ai nostri occhi da non sembrare vera.
Il cavaliere fece marcia indietro a tornò a posizionarsi di fronte alla chiesa, immobile, come se nulla fosse successo.

Mandai giù un groppo in gola, sapendo che non avrei lasciato il mio compagno morire per me e che quindi, avrei combattuto io con quell'essere che non sembrava umano. Feci un passo, ma un lama fermò il mio gesto, toccandomi dolcemente di piatto sullo stomaco. Seguii il bagliore argenteo fino ad un braccio muscoloso e più su fino a delle ampie spalle e dei capelli corvini. Senza dire nulla, ne rivolgermi alcun tipo di sguardo, fissando il suo sull'avversario, Maximilian andò al centro della piazzetta, facendo volteggiare un paio di volte la spada fra le mani. Quando si sentì pronto, liberò la sua aurea investendomi con il suo manto scuro e lasciandomi quasi senza fiato per lo stupore. In un balzo felino era di fianco al cavaliere, che non poté evitare che il suo amato cavallo bianco, venisse macchiato di rosso. Esso cadde in terra, come dormiente, ma il cavaliere riuscì a rimanere in piedi, prendendo il suo arco e incoccando la prima freccia. Come le precedenti, essa partì veloce, ma il vampiro lo era molto di più. La schivò senza problemi, evitando maestralmente anche le due frecce successive, muovendosi sempre più vicino al nemico, che per la prima volta, iniziò ad arretrare.
Sembrava che Maximilian stesse avendo la meglio, quando una freccia partì dall'arco nell'istante in cui lui stava per attaccare, non riuscendo così ad evitarla. Essa, per fortuna, gli ferì di striscio il braccio, facendo giusto cadere qualche goccia di sangue sul terreno arido.

Il vampiro guardò il nettare rosso e fu come se qualcosa dentro di lui scattasse, come una molla. I suoi piedi furono talmente veloci da sembrare posseduti da Eolo, più veloci dei suoi venti. In un lampo era di fronte al cavaliere, colpendolo la prima volta al braccio, staccandoglielo. La carne protetta dall'armatura, cadde in terra, ma non fu sufficiente per la smania di vittoria del vampiro, che un attimo dopo, fece roteare la spada che tranciò di netto il collo del cavaliere bianco, facendo cadere la sua testa e la corona in terra. Quest'ultima rotolò ai piedi di Maximilian che venne come investito da una luce divina.
<Il vittorioso non sarà colpito dalla morte seconda.> Sussurrò Lilith quasi incantata, osservando il suo suddito uscire vittorioso da quella prima battaglia.
Maximilian recuperò la corona donandola alla sua Regina, che la toccò solo con la punta delle dita, quasi schifata. La poggiò in terra, sopra qualche foglia secca, per poi recuperare da una delle borse appese al suo cavallo, una piccola sacca. Vi prese quella che parve polvere, spargendola sull'oggetto prezioso, prima di dare fuoco alle erbacce e dire alcune parole in una lingua troppo antica per che io potessi comprenderla. Miracolosamente la corona iniziò a squagliarsi come neve al sole. Così rimanemmo incantati a guardare le fiamme che la divoravano, mentre il cielo sopra di noi si apriva in una stupenda giornata di sole.

Quarta legge

È assolutamente vietato entrare nei territori di appartenenza di Lucifero. Chiunque venga trovato in tale luoghi, verrà punito severamente.

Dal Codice dei vampiri

Buongiorno
Ed ecco a voi il primo cavaliere morto 🎉 comunque il sigillo di partenza è stato aperto, questo vuol dire che si può solo peggiorare!
Cosa vorrà dire la frase finale di Lilith? I nostri eroi riusciranno a fermare i demoni cattivi? Quante leggi avranno sti vampiri? Ma soprattutto, Maximilian tornerà quello di un tempo o rimarrà l'insensibile killer che Lucifero adora?
Rimanete per scoprirlo.

Comunque ieri era il mio compleanno e ho festeggiato con le mie amiche all'insegna dell'alcool, quindi oggi mi è toccato ripulire tutto il macello in casa mia. Ricordatevi che 4 ragazze, 2 bottiglie di vino, birre a non finire e cibo spazzatura non sono mai un buon mix per i pavimenti di casa.
Ora vado a mangiare dolcetti, ciao ciao.

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La Cacciatrice: i sette sigilliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora