Shy.//Joshler.

Ventidue

20 Anni (Parte 7)

"Sei così distante, dimmi cosa ho fatto, ti prego." Supplicò Troye e Josh alzò le spalle. "Ti prego." Ripeté. "Mi sembra solo che questa relazione stia andando troppo velocemente ed io non sono pronto." Ammise Josh.

"Josh, sei al secondo anno di college e pensi che io vada troppo velocemente se ti tocco i fianchi?" Chiese Troye alzando gli occhi al cielo. Josh si sentì ferito, abbassò lo sguardo sulle sue scarpe imbarazzato. Pensava che Troye lo avrebbe capito. Prese coraggio e fu capace di proferire le parole "Dovremmo rompere."

Troye si grattò la faccia incredulo. Sbuffò e camminò verso la porta prima di aprirla aggressivamente e chiuderla ancora più aggressivamente. Josh si sentì a pezzi. Non aveva mai attraversato una rottura e si sentiva come se il mondo intero si stesse lacerando. Il suo cuore stava battendo esageratamente veloce ed era sull'orlo delle lacrime. Compose quindi il numero dell'unica persona in grado di calmarlo.

*

"Josh, cos'è successo?" Chiese Tyler non appena fu entrato nella camera di Josh. Era stato chiamato da Josh ma non era riuscito a decifrare cosa il ragazzo stesse dicendo per via del suo forte pianto. Immediatamente Josh andò verso Tyler e lo abbracciò.

Senza rompere l'abbraccio, Tyler portò entrambi seduti sul letto di Josh. Non dissero una parola, Tyler lo lasciò piangere su di lui perché era per quello che era lì. Era lì per essere un buon amico e far sapere a Josh che qualsiasi cosa stesse succedendo aveva una spalla su cui piangere. Gli avrebbe fatto delle domande dopo, ma in quel momento tutto ciò che fece fu accarezzare la schiena o la testa del ragazzo lasciandolo piangere su di lui.

Tyler aveva il sospetto che la persona che aveva ferito Josh fosse Troye ma non ne era sicuro. Tutto ciò che sapeva era che se solo avesse incontrato Troye, o chiunque era stato a ferirlo, non sarebbe stato un incontro amichevole.