Capitolo 9

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Non avrei dovuto chiedere ad Alex di insegnarmi a surfare. Aveva completamente declassato il mio invito andando verso Mike, che nel frattempo  insieme ad Alex si stava avvicinando verso di me.
I raggi del sole colpivano i capelli color oro del misterioso biondino che teneva sotto il braccio la sua tavola da surf bianca.

"Ciao Elis, mi ha detto Alex che vuoi imparare a surfare." - sorrise lui impuntando la tavola sulla sabbia.

"Era un'idea sciocca" - sbuffai.

"Ti insegno io"- sentenziò, e nel frattempo si tolse la sua t-shirt bianca.

"Guarda non preoccuparti. Non mi va più" - sbuffai nuovamente declassando il suo invito.

"Aspetta" - mi guardò fisso negli occhi - "non sai nuotare?" - sogghignò.

"Certo, ti pare" - risposi acida, va bene che venivo da New York, ma non ero così incapace.

"Allora la prima lezione è già imparata" - rispose per prendermi in giro ed io lo freddai con uno sguardo.
"Non stai iniziando bene" sentenziò la mia vocina interiore, ma d'altronde come darle torto. Pensai a Paul, alla discoteca ed al fatto che si era completamente ubriacato. Ero nervosa e stanca, così decisi di rimediare, non avrei fatto un torto a nessuno, tantomeno a Paul che nel frattempo si stava parecchio divertendo senza di me.

"D'accordo Mike, insegnami"- gli porsi un sorriso e mi alzai dall'asciugamano. Pronta per la mia prima lezione di surf. Lui questa volta accettò immediatamente l'invito e non mi ignorò, forse stavo iniziando bene pensai.
Prese la tavola da surf sotto il braccio destro ed insieme ci avviammo verso la riva, lasciando Alex a prendere il sole sopra l'asciugamano di Mayla.
Arrivati alla riva Mike gettò la tavola da surf sulla sabbia.

"Iniziamo" - mi sorrise.

"Ma non dovremmo andare in acqua?"- domandai guardandolo interrogativa. Lui sorrise.

"Elis, non sai neanche come si sale su una tavola. Bisogna partire dalle basi altrimenti rischierai di cadere e farti male" - mi rimproverò. Io alzai le spalle, forse mi ero dimostrata troppo saccente.

"Allora per prima cosa il take - off. Ovvero sdraiarsi sulla tavola e mettersi in piedi. Prima di tutto devi avere ben chiaro quale piede mettere davanti se è il sinistro allora si chiamerà regular, se invece è il destro si chiamerà goofy ".

"Chiaro" risposi, fin qui sembrava facile.

"Incominciamo, allora sdraiati sulla tavola, le mani all'altezza del petto, le testa in alto e la schiena arcuata come a formare un U con il corpo." - disse Mike, io mi posizionai e feci quello che aveva detto.

"Adesso, alzandoti devi mettere il piede dietro all'altezza delle ginocchia e il piede davanti fra le mani, sotto le tue fantastiche tette" - sogghignò e lo guardai immediatamente.

"Poco professionale Mike" - risposi ridendo e facendogli un occhiolino.

"Ricorda, la prima parte che si alza è la testa, seguita poi dal busto e per ultimo il bacino. Questa è una cosa molto importante, perché se alzi prima il bacino perderai il controllo della tavola e cadrai. Adesso prova a fare tutti i movimenti lentamente." - sorrise tenendo le mani incrociate sul suo petto.
Iniziai a ripetere i movimenti, mani all'altezza del petto, testa in alto, piede dietro e piede davanti, e caddi in faccia alla sabbia.
Mike mi guardava divertito ed io lo fulminai. Era stata una pessima idea.

"Hai alzato per primo il bacino, dimenticandoti della testa e del busto, per questo sei caduta. Ti faccio vedere io. Guardami" - mi alzai piena di sabbia, una cosa odiosa, e lo guardai distendersi sulla tavola. "Che spalle e che culo" sentenziò la mia vocina interiore e questa volta non avrei potuto darle torto. Le spalle di Mike erano ben delineante in ogni singolo muscolo che si andava a scoprire nei movimenti che faceva per alzarsi dalla tavola.

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