He's Into Me

Capitolo 3: Scopre

Espira profondamente e riflette,
"Seikred-"
"Cos-" Mi ricordo improvvisamente di avere addosso una targhetta.
"Lia Seikred... Il tuo cognome è Seikred."

Copro velocemente il cartellino con le mani, ma non posso fargli dimenticare ciò che ha letto.

"Lasciami sola per favore." Dico affrettandomi a chiudere la scatola.
"Voglio solo essere tuo amico."
"Beh, indovina un po', io no. Quindi lasciami sola."
"Oh... M-Mi dispiace."

L'atmosfera era davvero peggiorata.
"Hai la faccia di un angelo ma l'atteggiamento..."
"Solo..."
"Scusa." Si allontana lentamente con la tristezza e la delusione in volto, corruga le labbra mentre si volta.

Io mi mordo il labbro, metto le mani sui fianchi, inspiro lentamente con il naso, e realizzo di essere stata maleducata e crudele.

"H-Hey..." Grido, ma lui non si gira.
"Uhm... Dannazione, come si chiamava...? Sean? Shawn? Shawn. SHAWN!"
Si volta debolmente con le sopracciglia alzate. È triste ma continua ad essere tenero.
"Mi... Mi dispiace." Dico.
"È tutto a posto..." Risponde a bassa voce.
"Qual è il tuo nome?" Chiedo.
"Sono... Ti ho già detto il mio nome." Stava per voltarsi e continuare semplicemente ad andarsene.
"SONO LIA SEIKRED!" Urlo.
Mi guarda, "Shawn."

Lo fisso, aspettando il suo cognome, ma lui si gira completamente.
Abbasso lo sguardo sulla scatola e la sollevo, visto che stavo per rimettere i prodotti sul furgone.

"MENDES!" Urla, "IL MIO NOME È SHAWN MENDES!"

Lo guardo, faccio un lieve cenno con la testa con sorrido, come segno che era stato un piacere conoscerlo poi torno al furgone.

Mentre sistemo ogni cosa, arriva Bianca e si ferma in piedi di fianco a me.
"Puoi averlo, non sono interessata. Non mi interessa, bla bla bla." Dice imitando quello che avevo detto prima.
"Non infatti. Stavo solo... Essendo gentile...?"
"GENTILE?!" Scoppia a ridere.
"Cosa? Cosa c'è di divertente?"
Me se ne va semplicemente, continuando a ridere.

Dopo aver sistemato ogni cosa, dico alla professoressa che tutto è a posto e siamo pronti per andare.
"Okay, di' alle tue compagne che partiamo tra 5 minuti."
"Va bene signora."

E così, inizia la ricerca delle compagne. Cammino ovunque per cercarle. Ne ho già trovate 7, ne mancano ancora 8.

Mentre le cerco, passo di fianco ad un furgone bianco con il logo di una scuola: "Black Topaz University". Affermando l'ovvio, è il loro furgone. Non c'è nessuno dentro, penso.

In realtà c'è un ragazzo seduto al sedile anteriore, sta masticando una cicca. Anche lui mi vede, mi guarda dalla testa ai piedi.
Ha gli occhi blu, la cresta bionda e un piercing sul labbro.

Distolgo velocemente lo sguardo, sarebbe stato imbarazzante se non l'avessi fatto.

Continuo a camminare per cercarle, ma non riesco a trovarle. Torno dalla professoressa e la informo che non le ho trovate.
Vado nel retro del furgone per controllare nuovamente che ogni cosa sia a posto ma, con mia sorpresa, le 8 ragazze sono tutte lì.

"Ragazze!" Esclamo, "Vi ho cercate ovunque."
Le loro facce diventano sorprese.
"Oh, noi eravamo qui." Risponde Bianca.
Sospiro, "Beh, andiamo allora."

Vedo dalla professoressa e le dico che le sue studentesse sono ora complete.
"Okay, andiamo sul furgone. È tutto a posto?"
"Sì signora." Rispondo fieramente.
"Le scatole?"
"Sì."
"Le tue compagne? Sono tutte-"
"Sì."
"I tavoli?"
"Oh Dio. M-Me ne sono dimenticata. Aspetti un secondo signora."