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Ero davanti al grosso king ranch di Jin, tutti stavano salendo io invece rimanevo ferma, curiosa, a guardare ogni particolare dell'auto. Era nera e con la parte bassa argentata. I finestrini erano oscurati e non si poteva vedere al loro interno. Sobbalzai quando sentì il suono del forte clacson riempire la radura intorno a me.

《SooMi, sbrigati!》la testa di Seokjin spunta fuori dal finestrino e io, dopo essermi sistemata il grande bomber nero, corricchio verso la macchina nelle mie Air max nere. Tutti eravamo vestiti di scuro. Si erano presentati così e mi avevano costretto a cambiarmi, questa volta il look me lo aveva scelto Jimin, diceva che dovevo per forza vestirmi di scuro. Mi aveva passato un top nero che si allacciava davanti con una cerniera argentata. Mi aveva detto di metterlo e dopo che lo avevo fatto sotto al suo sguardo, ma girata di spalle, mi guardava attentamente, mi aveva passato una mano sulla spalla scoperta e con l'altra appoggiava al mio collo una choker larga nera e con al centro un grosso cerchio che pendeva, anche lui argentato. Me lo aveva allacciato dietro al collo e mi aveva spostato una ciocca di capelli che mi ricadeva sul viso. Aveva detto di cambiare le scarpe e di mettere il bomber che poco dopo posò sulle mie spalle.

《Vedi di stare nel mondo reale ora》la voce profonda di Tae mi accoglie da parte a sé, nei posti poesteriori. Roteo gli occhi e annuisco. Mi guardo in giro, eravamo in cinque sulla macchina: io, Tae, Seokjin, Hoseok e Namjoon.

《E gli alti tre dove sono?》sussurrando mi avvicino all'orecchio di Tae e lui ridacchia.

《Puoi parlare tranquillamente con tutti noi》si gira verso di me e io sposto la testa indietro per la troppa vicinanza dei nostri visi, guardo ogni suo particolare dagli occhi grandi e opachi, alle guancie paffute, alle labbra carnose, fino ad arrivare al piccolo neo che ha sulla punta del naso.

《Gli altri sono dietro nel cassone, non c'è spazio per tutti qua, anche essendo una macchina grande. Yoongi, poi voleva stare fuori perché non si è ancora abituato alla tua presenza e gli dai fastidio》si avvicina al mio viso e io mi ritrovo schiacciata al finestrino.

《Visto Namjoon, sono loro ad importunarmi. Io non faccio gli occhi da gatta morta a nessuno》spingo Taehyung via da me e attraverso lo specchietto guardo Namjoon osservarci, indico il castano e dopo quella frase tutti scoppiano a ridere tranne il ragazzo dai capelli neri che stava fissando un punto vuoto davanti a sé. Hoseok.

《Cosa avete da ridere? Non era una battuta sarcastica》roteo gli occhi e incrocio le braccia al petto iniziando a guardare fuori dal finestrino scuro.
Poco tempo dopo usciamo dalle stradine sterrate e le luci delle città iniziano a vedersi in lontananza.

《SooMi, dovrai solo seguire noi, fai quello che ti senti di fare, qualunque cosa. Scoprirai di più dopo》Jin mi lancia un occhiata compiaciuta attraverso lo specchietto. Lo guardo perplessa e ritorno a guardare la luce della città che si avvicina.

Dopo poco la grossa auto si ferma e il ragazzo con i capelli viola si gira verso di me.

《Scendi》mi guarda da capo a piedi e scende dalla macchina. Guardo Tae che aveva gli occhi chiusi e la testa appoggiata sull'appoggiatesta, il mio sguardo si sposta verso Hoseok, si buttò una piccola compressa nella bocca poi bevve un po' d'acqua.
Seguo il "capo" e incontro lo sguardo di Yoongi, era appena saltato giù dal cassone e dopo avermi guardato male si gira di spalle sparendo dietro il grosso king ranch nero.

《SooMi》la voce profonda di Namjoon rimbomba nella stazione di servizio e io mi affretto a raggiungerlo.

《Mentre Jin fa benzina io, te e Yoongi andiamo a prendere le cose che ci servono, te fai finta di voler comprare solo qualcosa, tipo soju, ma non hai i soldi, vedi di arrivare in macchina con quella bottiglia. Noi ti aspettiamo in macchina, quando usciamo dopo poco devi uscire anche te. Vedi di fare del tuo meglio》mi tira una pacca sulla spalla mentre tira fuori lo stecchino del lecca lecca dalla bocca per poi buttarlo per terra. Con Yoongi cammina verso il picolo negozietto e io aspetto poco per poi seguirli. Dovevo aiutarli a rubare, questa cosa mi eccitava. Mi tolgo il bomber e lo lancio dietro a Jimin che mi guardava dal cassonetto mentre anche lui e il più piccolo si limitavano a mangiare un lecca lecca.
Entro nel piccolo locale facendo suonare il campanellino della porta, mi dirigo verso gli alcool e prendo otto bottiglie di Soju, inizio a prenderne una, poi due, tre e quattro fino a quando un ragazzo mi affianca e mi prende quelle che avevo in mano.

Psychopathic|| BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora