Ho avuto la 'brillante' idea di inserire alcuni personaggi di Voltron come sostituti di altri anime. Sono una genia amatemi u.u
Silenzio.
Nel bel mezzo del silenzio, un urlo femminile rovinò quel momento di ansia, disperazione ma, sopratutto, di paura. Gente distesa a terra circondata dal proprio sangue. Organi di persone ricoprivano il cemento, corpi di persone venivano morse dai quei esseri chiamati 'Titani'. Ossa, organi, sangue, teste... Guardando più all'orizzonte, si potevano intravedere i cavalli delle truppe dell'Armata Ricognitiva pronti a dar la propria vita pur di proteggere il popolo di Wall Maria. Tra questi, vi era un giovane ragazzo, classificato in prima posizione in tutte le esercitazioni, esperto nell'uso del Movimento Tridimensionale e nel combattimento corpo a corpo, egli, era Keith, comandante della truppa numero 43. All'interno della truppa vi erano rispettivamente: Pidge, Hunk, e Lance.
«Keith, titano in lontananza!»
Urlò la giovane Pidge sparando un [1]Razzo di Segnalazione color rosso, lasciando solo una lunga scia di polvere nell'aria. Keith non se lo fece ripetere due volte e, in pochi attimi, era già a svolazzare nel vuoto tagliando, di seguito, le nuce dei due giganti [2]Anomali.
«Ottimo lavoro Sergente!»
Gridò emozionato Lance, nel mentre recuperò il cavallo di Keith, che in quel momento era alla ricerca del proprio padrone.
Lance, egli, era la salvezza del popolo e, grazie alla sua incredibile abilità di trasformarsi a suo piacimento in un Titano, aveva ricevuto il compito di tappare la breccia nel muro, che permetteva ad altri Titani di accedere al suo interno. Scarso nel combattimento corpo a corpo e conosce solo le basi del Movimento Tridimensionale.
«Meglio non cantar vittoria, Lance. Dobbiamo raggiungere il muro di Wall Maria e tu dovrai tappare quel buco. Ci siamo intesi? Tutto il popolo conta su di te.»
«Si, signore! Hunk tieni il mio Movimento Tridimensionale, fra poco ci sarà il vero divertimento!»
Sorrise slacciandosi il marchingegno dai fianchi e passandolo al collega.
Pidge e Hunk avevano conosciuto Lance tre anni prima ed erano amici e colleghi da sempre. Hanno seguito lo stesso corso e, solo dopo essersi classificati in posti migliori, hanno avuto la possibilità di conoscere il Sergente Keith. Entrambi, se la cavano nel combattimento e hanno un livello avanzato nell'utilizzo del Movimento Tridimensionale.
«Lance! – Pidge lo raggiunse mettendosi a fianco del suo cavallo – ricordati bene di mantenere il controllo. Se resti trasformato per troppo tempo c'è la possibilità che il tuo corpo...»
«Lo so – Sospirò il moro – niente paura! Per favore, non lasciate mai solo Keith, voi.»
Entrambi annuirono.
Il rapporto tra Lance e Keith era molto unito: erano cresciuti insieme in un piccolo paesino sperduto di Wall Maria, il padre di Lance era un dottore e passava spesso a trovare la madre di Keith per delle 'cure speciali': ben presto, la famiglia Kogane avrebbe dato alla luce un bambino. Per quello, ogni volta che il padre andava a trovare la madre di Keith, si portava molto spesso Lance per farli giocare insieme.
Un giorno, però, succedette una tragedia. Due ladri, di sera, entrarono nella casa di Keith uccidendo entrambi i genitori proprio davanti ad egli.. Da quel momento, Lance regalò una sciarpa rossa a Keith e venne adottato dalla famiglia McClain per il resto dei suoi anni.«È Shiro che deve dare il comando a Keith per la tua trasformazione. Bisogna aspettare ancora.»
«Cavolo! – Sbuffò nascondendosi dietro ad una casa abbandonata, assieme a Pidge e Hunk – dove è finito Keith?»
«Laggiù sulla casa – Indicò Hunk dalla finestra rotta – sta attendendo il segnale del Caporale, Shiro.»
«Non posso semplicemente farlo ora?! I Titani sembrano essersi diminuiti e di certo da quel foro ne entreranno altri se non ci sbrighiamo!»
«Lance dobbiamo aspettare – Pidge appoggiò il palmo sulla spalla del ragazzo – io e Hunk andiamo ad aiutare la gente, tu resta qui ed aspetta il segnale.»Fredde lacrime rigavano le calde guance di Lance, davanti a lui, vi era il caos più totale: gente impazzita, pianti di bambini abbandonati, urla dei Titani... e la vista di sua madre sepolta e bloccata sotto le travi della propria casa.
«Lance! Dammi una mano!»
Gridò Keith, nel mentre cercò di far leva per togliere la trave e permettere alla donna di uscire.
«Toglietevi da lì! – Gridò un cadetto della truppa – sta per arrivare un Titano!»
«Mia madre è bloccata! Non posso abbandon-»
Il cadetto prese a spalle entrambi i bambini e corse per raggiungere la base di salvataggio, abbandonando così la donna. Un enorme Titano, prese, strappò ed ingoiò la madre di Lance davanti ai suoi occhi. Da quel momento, Lance non abbandonò mai Keith, visto che era l'unica persona ormai cara rimasta.Il cielo si era scurito e i Titani sembravano essere svaniti dal nulla. La maggior parte del popolo era ormai salvo, mancava solo da tappare il buco.
«Lance!»
Keith diede il permesso al compagno di trasformarsi. Il moro, strappò, con i denti, la carne della mano ed intorno a lui si formarono delle leggere scintille verdi. In un secondo, Lance divenne un enorme Titano pronto per prendere il masso sulle spalle e tappare quel maledetto foro.
«Lance, mi senti?»
Keith atterrò sulla sua spalla, impiantando le lame nella pelle per non scivolare giù.
«Shiro ha recuperato il masso. Tocca a te, amico.»
Sorrise e, dopo averli dato una veloce carezza sul globo dell'orecchio, volò sul tetto più vicino, nel mentre, Lance corse a recuperare il masso, in quel momento era appoggiato sopra al dorso di un enorme carro.
«Sergente Keith – Il Comandante Shiro atterrò affianco al compagno – pare che non avremo enormi problemi.»
«Mh.»
Annuì il corvino nascondendo mezzo volto nella calda e soffice sciarpa rossa.
«È un bene che Lance non perda il controllo della sua trasformazione. Credo che sia grazie a te.»
«Dici? Ascolta, nella base girano voci che tu sia fidanzato, è vero?»
«Girano queste voci... si, è vero sono fidanzato. E uccido questi Titano anche per proteggerla.»
Shiro era il superiore di Keith, avevano circa sette anni di differenza. Esperto in tutte le esercitazioni ed era stato scelto per la sua grande furbizia. Il suo passato era molto oscuro e nessuno lo conosceva veramente. Da poco, Shiro si era fidanzato con una ragazza di nome Allura e le voci si erano sparse molto velocemente.
«Sergente!»
Keith abbassò il volto sulla strada, dove vide Pidge.
«Presto venga! Abbiamo un problema! Lance ci sta mettendo troppo con il masso e dei giganti Anomali sono entrati!»
«Pidge tu vai con Hunk ad aiutare i cittadini rimasti. A loro ci penso io.»
Non appena finì la frase, Keith ficcò nel muro, di una casa abbandonata, i lunghi e rigidi cavi del marchingegno. Si spostò, molto velocemente, su un altro tetto ed individuò tre giganti Anomali avvicinarsi pericolosamente verso Lance. Incise il primo taglio sul primo Anomale con un colpo secco, atterrò sull'asfalto per buttare e ricaricare le spade, ormai consumate. Prese un enorme respiro e rivolse il volto sul suo collega: Lance teneva sulla spalla l'enorme masso, il suo corpo era concentratissimo e dal suo corpo fuoriusciva del vapore caldo, che spariva nell'aria.
«Forza, forza, forza!»
Il corvino prese la rincorsa, dandosi una leggera spinta sul bordo delle tegole. Incise un taglio sul secondo Anomale, dovette colpirlo tre volte, nello stesso punto, per stenderlo. Era il momento dell'ultimo Anomale: diede un colpo secco nella gamba del Titano, così facendo lo fece inginocchiare, in seguito, lo colpì alla nuca ed osservò il suo corpo evaporare e sparire nell'aria.
Voltò il volto verso Lance e notò che aveva raggiunto il buco tappandolo alla perfezione con il masso. Uccisero gli ultimi Titani rimasti e recuperarono le ultime persone rimaste, portandole al sicuro e lontano dalle mura.
«Pare che qui abbiamo finito.»
Sospirò Keith in direzione di Lance, ancora versione gigante. Il corvino si sedette sulla spalla del Titano e rimase in silenzio ad osservare i suoi colleghi, nel mentre recuperavano i corpi privi di vita.
«Ottimo lavoro, Lance! Forza, ti tiro fuori da questo corpo.»
Incise due colpi secchi dietro la nuca del Titano e, dalla carne, fuoriuscii Lance, dove prese un enorme respiro non appena uscito.
«I Titani!»
«Tranquillo, sei riuscito a tappare il buco. I Titani sono fuori gioco.»
Keith estrasse le gambe, incastrate nella carne, del compagno e depositò il corpo sulle tegole della casa affianco. Il corpo del gigante evaporò davanti ai loro occhi e del corpo rimasero solo delle ossa malandate.
«Tu... stai bene?»
«Certo che sto bene. E tu, come ti senti?»
«Esausto...»
Mugolò il castano sbadigliando.
«Forza, torniamo nella base. Pidge e Hunk ci staranno aspettando.»
«Non ho voglia... – Lance appoggiò la guancia destra sulla spalla del superiore – restiamo qui ancora un po', dopo tutto, questa città è la nostra casa.»
Rimasero in silenzio per interi minuti, fino a quando, Keith non notò il collega addormentandosi pesantemente su di lui. Nel silenzio, lo guardò: nel sonno, stava sorridendo e, nel mentre, una lacrima rigò il suo caldo volto.
«Si... siamo a casa.»
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Klance||One Shot
Fanfiction[ In questo libro, pubblicherò tante fanfiction sulla Klance (Keith x Lance-Voltron) spero che vi piacciono. ] 'Esiste un filo invisibile. Si dice, che questo filo rosso sia collegato all'anima gemella e che, in un modo o nell'altro, le due persone...