Le urla degli uomini mi stordiscono ma sono anche io assetato di sesso questa sera.
Le luci si fanno sempre più basse.
Mi giro per guardare gli altri miei compagni e vedo Rocky insieme a Munch che stanno urlando a squarcia gola per vedere una ragazza su quel palco. Tinyalle ha il suo solito sorrisetto malefico e guarda le tendine rosse che stanno sul palco, proprio da dove usciranno le ragazze.《Andiamo! Uscite da lì!》Urlo cercando di farmi sentire ma in mezzo a quel trambusto, non mi avrà sentito nessuno.
Ad un certo punto, la tendina rossa si apre e si vedono uscire cinque ragazze con le calze a rete e con un corpetto attillatissimo di pelle nera. 《Uuuuuhhh》 tutti gli uomini iniziano ad ululare.
Le ragazze iniziano a muoversi sensualmente contro i pali di metallo che stanno sul palco ma io vengo distratto da un uomo. 《Ehi, sei Murdoc Niccals?》Lo sconosciuto mi chiede la mia identità. Io esito un po' prima di rispondere.《Sì, è lui.》Tinyalle risponde al posto mio. Inizio a guardarlo confuso.《Non ti preoccupare, fa parte della serata, capo》La sua affermazione mi tranquillizza, ma non del tutto.
L'uomo sconosciuto mi dice di seguirlo e così faccio, lasciando gli altri davanti al palco.
Seguendo l'uomo, mi trovo in una parte buia del locale. C'è solamente una luce fiacca che illumina il corridoio ma non si riesce a vedere praticamente nulla.
《Dove cazzo..》inizio a parlare ma vengo interrotto subito da una voce femminile. 《Ehi, Murdoc. Non ti piace il mio locale?》Rabbrividisco leggermente, sentendomi toccare la schiena da una mano gentile. Mi volto lentamente e vedo una donna che ha più o meno la mia età. Indossa anche lei, un corpetto di pelle aderente e delle calze a rete.
《N-no, mi piace molto invece...》non riesco a dire altro. Sono affascinato da quella donna stupenda.
《Bene, allora vieni con me e vedrai che ti divertirai sta sera...》mi sussurra all'orecchio con fare sensuale mentre mi abbraccia il collo. Il suo odore è un misto fra Chanel n°5 e sigaretta. Lo adoro.Mi prende per mano e andiamo verso la sua stanza. L'uomo che mi aveva accompagnato fin lì, rimane fuori dalla porta. Molto probabilmente è la guardia del corpo della donna.
Siamo dentro la stanza e lei inizia a parlarmi. 《Oh, che sbadata. Non mi sono presentata ancora. Io sono Jennifer, sono la proprietaria del Pink club.》 Mi porge la mano e io gliela stringo, continuando a guardarla con occhi sgranati.
《Vuoi qualcosa da bere?》Jennifer va a prendere una bottiglia di rum che tiene dentro ad un armadietto e me la porge. Naturalmente, non posso rifiutare una proposta del genere.
Iniziamo a parlare e a bere rum sul letto di Jennifer. Le ore passano e la bottiglia di rum finisce. E ormai, la linea del mio limite, l'ho già superata. Non riesco a capire al cento per cento quello che sta accadendo attorno a me, ma sono felice comunque. Solito effetto dell'alcool.
Ad un certo punto, Jennifer si attacca al mio collo e inizia a baciarmi. Lei sta sopra, io sto sotto. Mi inizia a sbottonare la camicia. Bottone dopo bottone. Io continuo a sorridere maliziosamente mentre guardo quella scena stupenda e piacevole.
Poi, inizio a sentire una strana sensazione provenire dal mio stomaco.-Oh cazzo, devo sboccare!-
Mi alzo di scatto dal letto dove io e Jennifer stavamo, e mi riabbottono la camicia in fretta. 《Ma dove vai? Abbiamo appena iniziato!》Jennifer rimane sul letto con sguardo confuso. Io non posso rispondere altrimenti dipingerei i muri della sua stanza di un colore orribile.
Apro in fretta la porta, continuando a tenermi una mano sulla bocca per evitare il peggio. La guardia del corpo di Jennifer non capisce cosa sta succedendo ma mi lascia andare lo stesso, per fortuna.
Appena trovo una porta di servizio, mi butto fuori dal locale. Mi appoggio al muro e inizio a svuotare lo stomaco. Dopo parecchi minuti, finalmente l'effetto della sbronza inizia a svanire. Mi siedo per terra, appoggiando la schiena contro il muro del locale e chiudo leggermente gli occhi. Ho un mal di testa atroce.
Quei pochi passanti che girano qui vicino, mi evitano guardandomi con disprezzo.
Mi sento uno schifo.
Ad un certo punto, due gambe lunghe si piazzano proprio davanti a me. Alzo leggermente il viso ma per il mal di testa, non riesco ad aprire del tutto gli occhi. Quel che riesco a vedere è solo una sagoma nera, alta quasi due metri che mi guarda dall'alto verso il basso.
《Che vuoi..?》Non riesco a parlare bene ma la sua presenza mi urta non poco i nervi. 《Ehi amico, tutto bene?》La voce di quel ragazzo è sottile. Cerco di aprire di più gli occhi e noto che ha una tinta di capelli davvero strana. Sono di un blu elettrico. 《Che hai in testa?》Gli porgo questa domanda mentre cerco di alzarmi da terra. Il ragazzo mi guarda sorridendo leggermente poi mi risponde: 《Sono i miei capelli questi. Lo so, sono strani ma sono i miei naturali, non sono tinti.》 La sua risposta non è molto chiara ma in questo momento non mi interessa più di tanto.
《Ehi, Stuart! Non parlare con quello!》Una voce femminile mi pervade i timpani, facendo aumentare la mia emicrania. Alzo lo sguardo e vedo una ragazza dai capelli neri corvino che inizia ad abbracciare il ragazzo dalla testa blu. 《Ehi Paula, va tutto bene. Gli stavo chiedendo se fosse tutto ok.》Il ragazzino rassicura la sua fidanzata ma lei continua a guardarmi storto.
《Che volete voi due -sigh- da me?? Andate via!》Inizio a barcollare e ad andare contro il ragazzo. I due si spostano velocemente e io cado a terra. 《Andiamo adesso...》La ragazza se ne va, tenendo a braccetto il ragazzo dalla testa blu. E così, mi lasciano sul freddo asfalto di quel marciapiede, facendo la figura del barbone.
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Girl in a gang
AdventureUna gang formata da sei ragazzi spericolati: Munch, Tinyalle, Rocky, Murdoc, Crunch e Billy. Una banda di leoni affamati di donne e soldi che gira per Londra, ma non sempre tutto è rose e fiori. In una gang ci sono regole che vanno rispettate e se v...