Capitolo 10

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Pov's Shady
La giornata di scuola come al solito è estenuante ma fortunatamente c'è Mike a tirarmi su di morale, mi ha fatto ridere tutta la serata.
Vorrei chiedergli di fare sesso, ne avrei bisogno...ma c'è qualcosa che mi frena, e penso anche di sapere cosa.
Con Mike qualcosa è cambiato, in particolare ieri sera, dopo il film e dopo il famoso succhiotto che ho cercato di coprire con 2 chili di fondotinta. Ho provato degli strani brividi tutta la serata guardandolo e anche mentre mi faceva il solletico in terrazza. Dopo Luca pensavo di non poter provare più alcun tipo di emozione che fosse simile a quelle provate con lui ed invece con Mike ieri sera mi è capitato. Ho percepito nel guardarlo la stessa sensazione che avevo quando guardavo Luca, anzi ancora diversa, ancora più potente se possibile. Ed è per questo che non ho voluto continuare più nulla dopo il succhiotto, avevo paura. Paura che quel sentimento che mi aveva fregato con Luca poteva ritornare con Mike e fregarmi nuovamente, ho paura, una tremenda paura di innamorarmi di lui. Non voglio che sia troppo tardi per tornare indietro. Ed è per questo che sono frenata dal chiedergli di venire a letto con me, anche se in realtà è da una settimana che non lo facciamo più e io ne ho bisogno in questo momento, più di qualunque altra cosa.
Aspiro nuovo fumo dalla mia sigaretta finché non sento Mike avvicinarsi.
<Ti faccio compagnia> prende la sua sigaretta e la accende.
Mi incanto ad osservare ogni dettaglio nei suoi movimenti mentre compie l'atto di fumare.
Appoggia piano le sue labbra carnose e screpolate sul filtro per poi passare la sigaretta tra l'indice e il medio, nel quale ha un anello. Si scompiglia i capelli ed è cosi tremendamente sexy.
Vorrei smetterla di fissarlo ma la verità è che i miei occhi sono come attratti irrimediabilmente dal suo essere così misterioso e affascinante anche solo nel fumare una banalissima sigaretta.
Mi concentro così tanto nel guardarlo che quasi non mi rendo conto che ha finito la sigaretta.
<Shady, sei pensierosa. Che cosa ti succede?>
<Sono stressata, è stata una giornata veramente disarmante> gli rispondo.
Mi si avvicina cingendomi le spalle e poi mi prende in braccio e mi porta in stanza.
<So io come farti rilassare> mi guarda in modo pervertito e io rido.
<Sei fantastico> gli dico cercando di non incrociare il suo sguardo, ho paura di perdermici dentro e non uscirne più.
Lo stringo a me mentre mi spoglia.
<Vado in camera mia a prendere i profilattici>
Annuisco e lui va.
Nemmeno 2 secondi dopo mi scrive che li ha finiti e che andrà a comprare un pacchetto adesso, mi promette di fare veloce.
Nel frattempo mi stendo sul letto, cercando di fare il possibile per rimanere sveglia, anche se mi riesce impossibile...

Pov's Mike
Dopo tanto tempo io e Shady decidiamo di farlo di nuovo. Non so come potrebbe andare ora che pian piano sto scoprendo di provare qualcosa per lei.
Penso comunque che la cosa fondamentale sia evitare di guardarla negli occhi, solo così posso rimanere concentrato unicamente sull'atto che devo compiere.
Mi accorgo di aver finito i preservativi, cosi le scrivo un messaggio e cerco di trovare il luogo più vicino dove comprarli, anche se qui vicino agli studi la sera non vi è un grosso via vai di gente.
Al supermercato la gente mi ferma e mi chiede foto, come non detto. Anche la commessa mi conosce, e quando scopre che sto per comprare dei profilattici le si spegne il sorrisino che mi ha rivolto tutta la serata.
Ci metto un po a tornare, e quando arrivo in camera trovo Shady distesa sul letto, ancora in reggiseno e mutande, ma addormentata.
È bellissima in tutta la sua magnifica immobilità.
<Ehi Shady> le sussurro accarezzandole il viso mentre le sposto una ciocca di capelli che le copre le labbra, quelle labbra che avrei voluto baciare.
Non mi risponde, è proprio caduta in un sonno profondo.
Mi soffermo a contemplare il suo corpo cosi perfetto, ha le curve al posto giusto, ne più ne meno, penso di non aver mai visto una ragazza con un fisico cosi perfetto come il suo. Devo assolutamente coprirla perché altrimenti non resisto, così la copro con la mia felpa e infine con una coperta nella quale mi ci metto sotto anche io.
La abbraccio, e le mie mani toccano il suo ventre nudo, devono essere fredde perché lei si dimena un po' al mio tocco, io allora mi limito a far aderire il mio petto con la sua schiena. Faccio toccare il mio naso con il suo collo e annuso il suo buonissimo profumo, ormai riconoscibile tra mille.
Rimango avvinghiato a lei perché sento di doverla proteggere, proteggere da qualsiasi cosa, proteggerla anche solo e semplicemente dalla notte che doveva passare, forse proteggerla anche dalla parte di me scontrosa e irrequieta e menefreghista che fino a pochi giorni fa aveva il sopravvento dentro di me, ma ora questo mio lato protettivo, che non credevo di possedere sentiva di dover proteggere questa creatura così pura da tutto, persino da me stesso.

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