Capitolo 17

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<Strego...ti possiamo spiegare> interviene prontamente Michele per mettere a tacere il nostro interlocutore che fiero se la rideva davanti a noi.
<Non c'è bisogno di dire niente, ho già visto e poi non sono fatti miei..io rimango al mio posto e voi fate quello che vi pare>
Se ne va, Michele mi guarda incredulo e io mi metto a ridere.
<Che dovrei fare secondo te?> mi chiede.
<Vai a parlarci e spiegargli che sarebbe meglio se non si sapesse in giro>
<Ok, torno subito> comincia ad incamminarsi verso Strego, che è già tornato dagli altri poi ad un certo punto si ferma e lo vedo tornare indietro verso di me.
<Cosa c'è?>
<Tieni la mia giacca, copriti che fa freddo e torna dentro al caldo, arrivo tra poco> mi stampa un bacio in fronte e corre verso il nostro compagno.
Non so esattamente per quale motivo ma quel gesto mi riempie di felicità, un calore incredibile oltre che avere il suo profumo, che mi pervade le narici. Non so ma tutto ciò mi da stabilità e sicurezza allo stesso tempo, sento di essere in qualche modo protetta anche solo avendo il suo odore addosso, un misto di tabacco e menta, che mi è sempre piaciuto.

Ritorno dentro con il sorriso sulle labbra e stringendo la sua giacca nera.
<Che ci fai tu con la giacca di Mike Bird?> mi chiede Riccardo, mentre cerco di riavvicinarmi a tutto il gruppo.
<Me l'ha data, visto che avevo freddo>
<Sei vestita molto bene comunque>
<Grazie Riki, me lo avevi già detto>
<Si lo so>. Si mette le mani in tasca e rimane a guardarmi, mi sento abbastanza in imbarazzo cosi vado verso Valentina e Giada dato che Federica é impegnata a stare con Michele Perniola.
Mike dopo qualche minuto arriva con Strego e se la stanno ridendo per bene, dedico quindi che sia tutto apposto. Per non far ricadere troppo l'attenzione su noi due io continuo a stare con le mie amiche mentre lui si unisce al gruppo dei ragazzi finché non torniamo nella hall tutti insieme.

Dopo qualche minuto di chiacchierata ci arriva una comunicazione da parte della reception: domani non ci sarà scuola a causa di alcuni problemi tecnici.
Decidiamo quindi di intrattenerci nella hall ancora per un po' finché, stanchi, non ritorniamo ognuno nelle nostre stanze.

<Ohi, hai intenzione di ridarmela o no quella giacca?> sento la sua voce alle mie spalle e mi spunta un sorriso, ormai quello era l'effetto che mi faceva sempre.
Mi giro e lo trovo a 2 passi da me, alla mia destra c'è la mia camera, vuota, poiché Federica rimaneva a dormire con Michele Perniola.
Rido e comincio a camminare all'indietro continuandolo a guardare e a stento trattenendo le risate.
Lui mi viene appresso, mentre continuiamo a non staccare il contatto visivo.
<Dai faccio sul serio oh> si stanca ad un certo punto.
Gli faccio segno di venire verso di me, mentre sono già entrata in camera.
<Vieni a prenderla se vuoi> lo incito, dato che vedo che non mi segue. Si affretta a correre prima che io chiuda la porta e ci rincorriamo per la stanza, finché non mi lascio far prendere da lui in braccio, mi butta sul letto e rimane sopra di me, ci fissiamo per qualche secondo.
<Che hai intenzione di fare?> gli chiedo, mi sembra di rivivere il momento in cui c'è stato il nostro primo bacio.
<Rimanere a fissarti per tutta la sera senza fare nient'altro. Dici che posso?> rimango spiazzata, mi sorprende sempre con le sue frasi, gli sorrido imbarazzata e annuisco.
<Posso baciarti?> mi viene spontaneo chiedergli
<No, preferirei rimanere a guardarti> mi dice ridendo
<Come vuoi> rispondo io fissandolo, è imbarazzante guardarlo negli occhi per tutto questo tempo ma è bellissimo e nel suo sguardo percepisco una luce diversa, penso che ci tenga tanto a me, non voglio dire che mi ami, magari mi illudo, però di certo prova un grande affetto.
<Ok dopo una lunga riflessione ho preso una riflessione, ti do il permesso di baciarmi> mi dice all'improvviso.
<No stavolta sono io che dico di no, sai com'è sono troppo impegnata a guardare il soffitto>
<Ah si>
<Si>
<Vediamo se riesci ancora a guardarlo dopo questo>
Comincia a farmi il solletico d'appertutto, ed io non riesco a fare a meno di contorcermi fino ad implorarlo di smetterla.
<Va bene va bene puoi baciarmi>
Si ferma a guardarmi le labbra.
<Sei ancora più bella quando sorridi>
<Finiscila con sti complimenti Michele che poi mi vizi>
<non c'è problema...non te li faccio>
<però baciami>
<Monella> dice avvicinando la sua lingua, tiro fuori anche la mia e le facciamo toccare fino a farle incontrare dentro la mia bocca.
Lo stringo a me prendendolo dal collo e rimaniamo tanto tempo appiccicati a baciarci, la stanza in silenzio ascolta il rumore piacevole delle nostre bocche.

Dopo il bacio tiriamo entrambi un sospiro e riprendiamo fiato.
<Che ti ha detto Strego allora?> mi viene in mente.
<Che non lo dirà in giro...speriamo> lo dice alzandosi da sopra me.
In seguito rimaniamo in silenzio nel letto a parlare e scambiarci qualche bacio, sento di star cominciando a costruire qualcosa di pure con lui.

<Sono le 2.30 Mike, che ne dici se dormiamo?>
<Cazzo le 2.30, non mi rendo nemmeno conto della velocità con cui passa il tempo quando...>
si ferma all'improvviso.
<quando?>
Mi prende il viso e mi bacia dolcemente. Credo di aver capito che cosa intendesse con quel "quando"

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