"Non voglio la libertà
Non c'è motivo di vivere
Con il cuore spezzato.."
🌼 🌼 🌼 🌼 🌼 🌼 🌼 🌼 🌼
Pov's Cameron.
Eh brava la mia Stella. È la Bad Girl più temuta di Miami, è la migliore a gareggiare in moto e non ha perso mai nemmeno una gara. Da lei mai me lo sarei aspettato. Quando finisce la gara, ci congratuliamo tutti con lei ma vedo che il casco non se l'era tolto e nessuno le diceva nulla. -Stella perché non togli il casco? La gara è finita!- dico tranquillo ma tutti mi stanno uccidendo con lo sguardo. Non ho detto nulla di sbagliato per una volta e mi guardano male. Ma chi li capisce a questi! -Non rompere Dallas, faccio quel che mi pare.- risponde acida Stella. -Uh acida la ragazza, ma ricorda mia bella Stellina che tra noi due comando io.- dico con acidità.
-Eh qui che ti sbagli Dallas. Questo è mio territorio, qui comando. Il capo sono io qui non tu.- dice con un sorriso beffardo sul volto. Ad un certo punto si toglie il casco e solo ora capisco il perché non voleva toglierselo. Ha pianto. Stella ha pianto, e tutti sanno il perché tranne me. Un ragazzo alto con i capelli biondi gli occhi verdi si avvicina a noi. -Scricciolo..- dice con voce bassa ma a quanto pare tutti hanno sentito perché si sono girati verso di lui. La reazione di Stella è quella che più mi rimane impressa. Cade a terra in ginocchio e piange a dirotto. Gli altri la guardano con compassione.Pov' Stella.
-Scricciolo..- la sua voce. Quando ci giriamo lo vediamo lo davanti a noi. È cambiato molto, è più alto, più muscolo, capelli biondi e occhi verdi come me. Ad un certo punto le gambe cedono e cado a terra in un pianto isterico. Mi guardano tutti ma non fanno niente. Mi capiscono. Lui è morto. È impossibile che sia qui davanti a me. Mi alzo e vado difronte a lui con la testa bassa che lui prontamente alza con due dita e subito dopo mi abbraccia, prendendomi in braccio e mettendo la testa nell'incavo del mio collo. -Ma tu eri morto, è impassibile che sei vivo, come sei sopravvissuto?- chiedo ancora in braccio a lui. -Stella quando mi portarono in ospedale, ero vivo ma chiesi io di dirvi che ero morto perché dovevo risolvere questioni in sospeso.- dice Zac in un sussurro. -E queste questioni sono durate un anno?- chiedo in un misto di rabbia e tristezza. -Si, se non le risolvevo ti avrei messa in pericolo.- dice Zac abbracciandomi forte. -Mi perdoni?- chiede contro il mio collo. -Certo che ti perdono Zac.- gli dico stringendolo forte e subito dopo si uniscono anche gli altri. Subito dopo mi ricordo di Cameron così scendo da Zac e vado da Cameron. Lo prendo e lo trascino con me da Zac e glielo presento. -Cameron lui è il fratello gemello di Justin. Zac lui è Cameron Dallas un mio compagno di scuola.- dico subito. La faccia di Cameron in questo momento è epica. È un misto tra sorpreso e incredulo. Ma chi non lo sarebbe se vieni a coprire che la persona a cui tenevi di più non è morta ma è viva? Dopo le presentazioni ognuno prende il proprio mezzo e andiamo tutti a casa. Infondo è stata una giornata stressante. Primo giorno di scuola, Cameron rompe, gara, vincita, Zac è vivo. Spero che domani sia meno pesante. Quando sto per salire sulla moto pronta per andare a casa arriva Zac. -Scricciola, non ho la moto. Non è che facciamo come hai vecchi tempi? Io guido e tu stai dietro? Sei troppo stanca.- dice lui. E ha perfettamente ragione. Così lo faccio guidare e dopo vari ti voglio bene da parte mia e abbracci da parte sua, partiamo e poi mi addormento sulla sua schiena. Quanto mi era mancato!
STAI LEGGENDO
《Non c'è motivo di vivere con il cuore spezzato.》
RomanceStella, 16 anni di Miami. Dolce, stronza e ribelle. Sa tenere testa anche al più stronzo. Cameron, 17 anni di Miami. Puttaniere, capitano della squadra di basket. Tutte le ragazze cadono ai suoi piedi. Odio o amore a prima vista? Tutto da scoprire...