capitolo 7
Il viaggio verso Suna era stato difficile, erano partiti solo lui e Shikamaru.
Nascondere il malessere mattutino era stata un impresa ardua, pur di non farsi beccare inventava le scuse più stupide e assurde, ma aveva sottovalutato il compagno di viaggio. Quello si era accorto di tutto ma aveva preferito tacere, voleva capire il perchè nonostante lo stato di salute precario aveva deciso di intraprendere quel lungo viaggio, la cosa gli puzzava. Prima di chiedere spiegazioni all'amico biondo voleva vedere come si sarebbe comportato una volta giunti al villaggio della sabbia, c'èra sotto qualcosa.
Erano appena arrivati al palazzo del Kagakaze il caldo afoso stava mettendo a dura prova il corpo già debole di Naruto.Vedeva tutto appannato, si sentiva stanco, ormai mancava poco solo qualche rampe di scale è sarebbe finalmente giunto al cospetto del suo vecchio amico, colui che sperava sarebbe riuscito a comprendere la sua situazione visto che in passato era stato un junchuuriki. Il biondo camminava lentamente non riusciva a seguire il passo del compagno notevolmente più avanti, sentiva le forze venirgli meno era davvero al limite.
Shikamaru era sempre più sospettoso, Naruto non riusciva a stargli dietro non ci avrebbe mai creduto se non lo avesse visto con i suoi occhi. Si voltò per controllare che stesse bene, fu un attimo vide il ragazzo svenire cadendo a peso morto sul pavimento, corse subito verso di lui.
"Hei Naruto? mi senti?"
Si inginocchiò sul pavimento gli schiaffeggiò leggermente le guance ma non dava segni di volersi riprendere.
Temari sapeva dell'arrivo del suo ragazzo aveva appena concluso una riunione con il fratello minore. Aveva deciso che sarebbe andata in contro al suo ragazzo ma la riunione era durata più del previsto, velocemente stava camminando per il corridoio verso l'uscita, svoltò l'angolo trovando il fidanzato che teneva tra le braccia un Naruto privo di sensi.
"Shikamaru!!!! Che sta succedendo qua?"
"Non chiederlo ha me! è svenuto all'improvviso."
"Ok... aspetta qua vado a chamare qualcuno!"
Dopo qualche minuto la ragazza bionda ritorno con un altro ninja che prese il biondo in spalla conducendo il ragazzo nell'ufficio di Gaara.
Il giovane dai capelli rossi vide la sorella maggiore aprire la porta per far entrare il ninja con in spalla il junchuriki della volpe a nove code senza sensi seguito da Shikamaru Nara notevolmente preoccupato. Il ninja poggiò il ragazzo sul divanetto presente nella stanza per poi uscire.
"Che sta succedendo?" Chiese un po preoccupato.
"Non lo so! siamo appena arrivati quando è svenuto all'improvviso." fu la risposta del moro.
Intanto la ragazza si era seduta accanto al biondo per farlo rinvenire. Dopo un po il giovane lentamente cominciò ad aprire gli occhi gli doleva la testa, si guardò in torno stordito.
"Naruto come ti senti?" Gaara si era seduto accanto al lui.
"Che è successo?" chiese il biondo portandosi una mano a coprire gli occhi.
"Sei svenuto improvvisamente."Rispose il Nara.
"Va un po meglio?"Chiese nuovamente il Kagekaze.
"Si mi sento solo molto stanco, dopo un po di riposo starò meglio."
Naruto aveva distolto lo sguardo mentre parlava, ormai era chiaro che non stesse molto bene e forse presto anche Shikamaru sarebbe venuto a sapere il perchè, il biondino fece un respiro profondo per poi rivolgersi al ragazzo dai capelli rossi.
"Vorrei parlarti da solo per favore..."Abbasso lo sgurado subito dopo.
Gaara assottigliò lo sguardo, quella situazione non gli piaceva per nulla.
"Lasciateci soli!"Ordinò autoritario. "Dobbiamo parlare...."Proseguì puntando gli occhi chiari sul giovane di fronte a lui.
Naruto fece un profondo respiro, cercando di calmare i battiti impazziti del proprio cuore, sarebbe stata una lunga chiacchierata. Da prima puntò gli occhi azzurri su quelli verde acqua del rosso, che lo osservava notevolmente preoccupato era successo qualcosa ne era certo, subito dopo cominciò a raccontare tutto fermandosi ogni tanto per riprendere fiato.
Gaara non riusciva a credere alle parole del giovane, aveva sbarrato gli occhi di fronte alla rivelazione della gravidanza per poi portarsi una mano a coprire la bocca troppo sconvolto. Naruto nel vedergli quello sguardo schioccato si era zittito improvvisamente, sentiva gli occhi pizzicare, si torceva le dita dal nervosismo quello sguardo gli stava facendo male. Era quello lo sguardo che temeva di vedere negli occhi degli abitanti del suo villaggio e adesso riusciva a percepirlo negli occhi di Gaara. Il rosso a stento riusciva a credere a veridicità di ciò che aveva sentito ma nel vederlo così ansioso non pote fare a meno che credergli, vide il giovane alzarsi repentinamente per uscire dalla stanza lo prese per un polso impedendogli di scappare, il biondo si era voltato di scatto rivelando gli occhi pieni di lacrime per poi abbassare lo sguardo troppo a disagio strinse la labbra tra i denti per trattenersi non voleva mostrarsi debole ma era troppo forte il nodo allo stomaco che sentiva, stava salendo fino alla gola. Gaara non era un tipo molto espansivo ma vedendolo così fragile non pote negargli un abbraccio, tirò il biondo per il polso portandolo più vicino a se stringendo le braccia intorno alle spalle del ragazzo che si era rannicchiato sul petto dell'amico. Lo sentì tremare vistosamente per poi scoppiare in un pianto liberatorio, aveva nascosto il viso nel petto del giovane, singhiozzava incontrollato era diventato incredibilmente fragile.
Il rosso lo fece sedere stringendolo ancora un po finchè non senti il pianto diminuire gradualmente, gli faceva davvero tanta pena, stirò un piccolo sorriso sulle labbra cominciando ad accarezzare i capelli biondi per farlo rilassare.
"Va meglio?"
Il biondino annuì si sentiva svuotato, gli sembrava che le sue lacrime non avessero mai fine, ne aveva versate tante ma sembrava non finissero mai.
"Quindi aspetti un bambino?"
Annuì nuovamente, non aveva la forza di rispondere.
"Di quanti mesi sei?"
"Due..." Disse flebilmente.
"Mi dispiace per prima, non ti ho creduto subito." Stava cercando di metterlo a proprio agio.
"Non importa va meglio adesso."
"Perchè sei venuto qui a Suna?" Adesso era tornato serio.
"Vo-vorrei chiederti un grandissimo favore." disse abbassando gli occhi si sentiva un grandissimo egoista.
Il Kagekaze si fece serio non sapeva più che aspettarsi. Naruto fece un profondo respiro.
"Voglio abortire."
"COSA???" Urlò.
"Ti prego Gaara!!! io questo bambino non lo voglio."
"Scordatelo!!! non acconsentirò mai ad uccidere tuo figlio!"
"Ti supplico!..." Il biondo guardava l'amico con occhi supplicanti.
"Ho detto no!" Il tono di voce era serio e autoritario.
"Perchè? Perchè non vuoi aiutarmi?"
"So cosa significa essere considerato sbagliato, un mostro non acconsentirò a uccidere un bambino innocente! non è stato lui a chiedere di essere messo al mondo!"
Il tono perentorio non ammetteva repliche. I suoi occhi erano diventati freddi e rabbiosi, non riusciva a comprendere come poteva Naruto voler uccidere suo figlio, proprio lui che da piccolo non aveva avuto un'infanzia felice.
"Voglio evitargli le sofferenze che ho patito io. Lo odieranno...Guardami Gaara sono un uomo non è una cosa normale questa gravidanza!"
"Su questo non posso darti torto. Ma non posso farlo mi dispiace...mi sentirei io il mostro."
"PERCHé??? PERCHé????non capisci sei stato anche tu un junchuuriki!" Si era alzato urlando.
" Ti capisco, ma non posso lasciartelo fare! Dimmi Sasuke lo sa?"
Naruto abbasso lo sguardo afflitto.
"Non glielo hai detto???"Sbarrò gli occhi furioso."NARUTO! è suo figlio perchè non glielo hai detto?"
"HO PROVATO!!! Non mi ha lasciato parlare... mi ha lasciato dicendo che per lui ero stato solo un passatempo......"
Il biondo si sentiva bruciare nel ricordare quelle parole lo faceva rodere di rabbia e tristezza contemporaneamente nonostante tutto lo amava ancora forse anche più di prima. Se non lo avesse rifiutato gli avrebbe detto del bambino e forse.... avrebbero avuto un futuro insieme.
"Mi dispiace che ti abbia fatto soffrire ma non approvo ugualmente la tua decisione mi dispiace."
"PERCHéééééééééééééé!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" Adesso era furibondo aveva dato un calcio alla sedia accanto alla scrivania del Kagekaze per poi lanciare per aria tutto ciò che c'era sulla sua scrivania.
"ADESSO BASTA!!! QUI COMANDO IO E QUESTA é LA MIA DECISIONE!!!" Ora anche il rosso aveva urlato, capiva lo stato d'animo del ragazzo ma non condivideva la sua scelta.
Naruto era uscito dalla stanza sbattendo violentemente la porta era fuori di se sapeva che sarebbe stata dura convincerlo ma non si aspettava tanta testardaggine e così poca comprensione da parte dell'amico.
Temari e Shikamaru si erano salutati poco prima il ragazzo era andato in albergo per riposare un po. La donna sentì le urla provenire dall'ufficio del fratello per poi veder uscire dalla porta un Naruto incazzato nero che se ne andò via a passo svelto senza nemmeno salutare.
"Che è successo? perchè stavate urlando?" Temari era entrata velocemente nella stanza per capire cosa stava succedendo.
Il ragazzo dai capelli rossi si sedette sulla poltona dietro la sua scrivania poggiando la testa allo schienale sospirando. "Vieni entra, chiudi la porta che ti spiego."
Il discorso fu abbastanza lungo , la donna non riusciva a credere al fratello la storia aveva dell'incredibile.
"Ora mi spiego tutto! Waw...ha gli ormoni alle stelle per reagire in quel modo!"
"Sono preoccupato per la sua salute mi sembra sciupato, potresti chiamare Matsuri?"
"Si vado subito! Ha...! Gaara hai fatto bene."
"Se ne pentirà ne sono certo! non posso lasciargli fare una tale schioccheza, adesso si comporta così perchè è arrabbiato e disperato non ragiona lucidamente."
"Vado ha chiamare Matsuri." La donna uscì dall'ufficio.
Naruto aveva fatto un giro per il villaggio per far sbollentare la rabbia, si sentiva in balia dei propri sentimenti non sapeva nemmeno come spiegare lo sfogo avvenuto poco prima nell'ufficio del rosso, sarebbe andato a scusarsi. Si sentiva a pezzi aveva bisogno di una bella dormita, sapeva già il nome del'hotel che aveva prenotato Shikamaru glielo aveva detto prima di arrivare. Camminò ancora un bel po si era allontanato parecchio dalla sua meta, dopo una buona mezz'ora era giunto a destinazione, dopo aver preso la chiave della stanza andò in camera. Una volta dentro si chiuse la porta alle spalle andò in bagno spogliandosi della divisa ninja, aprì l'acqua della doccia regolando il getto a temperatura ideale, entro dentro poggiando la fronte alle mattonelle fredde l'acqua tiepida attraversava il corpo nudo del biondo. Era attraversato da mille emozioni contrastanti rabbia, delusione, tristezza, rammarico, sensi di colpa, amore... si amore non riusciva a smettere di pensare al moro ed al figlio che portava in grembo, continuava a chiedersi.
"come sarebbero andate le cose se gli avessi detto la verità?"
Forse inizialmente non ci avrebbe creduto ed avrebbe dato di matto prendendolo in giro per la sua stupidità, già lo considerava solo un stupido forse non sarebbe cambiato proprio nulla. Il tepore dell'acqua stava alleviando la stanchezza, doveva parlare con Shikamau non sapeva se dirgli la verità ho inventare una scusa, sarebbe stato difficile quel ragazzo era fin troppo sveglio forse era meglio dirgli la verità in fondo si sarebbe potuto fidare non era in impiccione anzi era molto riservato. Si insaponò per bene i capelli ed il corpo per poi risciacquarsi avvolse il telo da bagno intorno al corpo andando a sedersi sul letto, si sentiva stanchissimo sentiva gli occhi chiudersi era stravolto, il viaggio, tutte quelle emozioni, il suo corpo non riusciva più a reggere era al limite aveva bisogno di riposo.
Si era addormentato sul letto nudo avvolto nel telo da bagno sentiva freddo si rigirò scosso dai brividi, si svegliò rendendosi conto dello stato in cui era sbadigliò alzandosi dal letto stava congelando andò a rovistare nello zaino estraendo un paio di boxer e una maglietta, li infilò rimettendosi a letto sotto le coperte riadormentandosi subito.
Erano le 11:00 del mattinò quando sentì bussare alla porta della propria camera, si rigirò nel letto mugugnando infastidito, chiunque fosse continuava a bussare fece appello a tutte le sue forze. Sollevò le coperte lentamente rabbrividendo al contatto con l'aria della stanza, lentamente si trascinò verso la porta aprendola rivelando la figura di una ragazza.
"Buongiorno Naruto come va?"Chiese la ragazza.
Il biondo era ancora un po assonnato ebbe bisogno si qualche minuto per capire chi aveva di fronte.
"Matsuri ciao! Che ci fai qui? e molto che non ci vediamo...." Sbadigliò.
"Posso entrare così ti spiego?"
Il ragazzo si scosto facendo entrare la ragazza nella propria camera.
"Gaara mi ha spiegato tutto. Mi ha chiesto di visitarti per vedere se va tutto bene."
"Capisco..."Abbasso lo sguardo.
"Ok allora vestiti, così ti porto in ospedale!"La ragazza sorrise.
All'inizio quando il suo ragazzo gli aveva raccontato quella storia era scoppiata a ridere non ci credeva, ma poi vedendolo così serio capì che non era uno scherzo.
Naruto prese la sua adorata tuta arancione andando in bagno per vestirsi, la solita nausea mattutina lo colse, Matsuri sentì chiaramente i conati di vomito si avvicinò alla porta vedendo il ragazzo chino sul water , andò ad aiutarlo. Dopo un bel po parve stare meglio.
"Hai spesso le nausee?"
"Quasi ogni mattina."
"é una cosa normale non preoccuparti, se tela senti andiamo?"
"Si...va meglio, andiamo."
I due si avviarono lentamente verso l'ospedale, la ragazza osservava di sottecchi il biondino era parecchio pallido ancora non si era ripreso del tutto. Arrivati salirono al terzo piano passando da una porta privata per il personale, Il giovane si ritrovò in una sorta di studio attrezzato si guardò attentamente intorno non sapeva che quella ragazza fosse diventata un ninja tanto abile.
"Non è mio questo studio! non guardarmi così!"Si sentiva un pò strana. "é stata Tamari e riuscita a farsi prestare questo studio da una sua amica."
Il ragazzo abbassò la testa stavano facendo molto per aiutarlo, si sentiva ancora più meschino dopo la scenata di ieri.
"Sdraiati sul lettino voglio farti un'ecografia."
Naruto si stese sul lettino, era molto nervoso in due mesi non aveva mia fatto nessun tipo di controllo. La giovane gli fece sbottonare la felpa alzando la maglia per scoprire il ventre, la pancia era ancora piatta ma osservando attentamente di profilo si notava un leggerissimo gonfiore sopra la vescica. Abbasso leggermente anche i pantaloni appena sopra il limite del pube, prese un gel azzurro ne versò un po sotto l'ombelico, il ragazzo rabbrividì quella cosa viscida e azzurra era ghiacciata. Matsuri accese l'apparecchio qualche istante dopo poggiò la sonda sul ventre in corrispondenza del gel, premette leggermente cominciando a muovere la sonda. Naruto scrutava i movimenti della ragazza con moltissima attenzione si sentiva stranissimo in quella situazione.
"Vedi questo piccolo puntino bianco è il tuo bambino!"
Il biondo puntò gli occhi azzurri sullo schermo in bianco e nero, vide un punto bianco molto piccolo al centro di una massa nera. Sentì un tuffo a cuore, lo stomaco scombussolato, era un'emozione indescrivibile sentì gli occhi diventare lucidi, le mani tremare. Il piccolo puntino si muoveva all'interno della massa nera, Matsuri vide chiaramente l'emozione dipinta sul viso del giovane nel vedere il proprio piccolo nonostante fosse ancora piccolissimo, anche lei si sentiva emozionata era sempre sconvolgente assistere al miracolo della vita.
"Ha occhi e croce direi che sei quasi alla settima settimana cioè un mese e mezzo, manca più di una settimana per completare il secondo mese e poi passare al terzo."
"S-se-sembra un girino...." La voce incrinata dall'emozione.
"Già sembra un girino! ma man mano crescerà diventando un bel bambino o una bambina!"
Naruto abbassò lo sguardo, il solo pensiero di affrontare tutto da solo lo demoralizzava terribilmente nonostante l'emozione nel vedere il proprio figlio non poteva fare a meno di sentirsi morire pensando alla vita piena di sofferenze che gli avrebbe garantito se lo avesse tenuto.
Matsuri vide il cambiamento nello sguardo del giovane, spense la macchina per le ecografie prese alcuni fazzoletti per pulire lo stomaco del biondo, lo invitò ad alzarsi per potergli fare un prelievo del sangue. Durante tutta la procedura per il prelievo rimasero entrambi in silenzio. La giovane uscì dalla stanza portando la provetta con il liquido crimesi in laboratorio per farlo analizzare e verificare che non ci fossero anomalie nei valori sanguigni.
Naruto rimase solo con i suoi pensieri per non più di dieci minuti che bastarono per confermare la sua decisione.
"Sono tornata! Naruto dovresti spogliarti vorrei verificare il tuo peso mi sembri dimagrito."
Il giovane come un automa si tolse la maglia e i pantaloni rimanendo in boxer, salì sulla bilancia rivelando un peso più tosto basso per la sua altezza. La ragazza era preoccupata non era ancora sottopeso ma era molto magro, doveva evitare altre perdite di peso, tutto quello stress gli stava facendo davvero male gli prescrisse delle vitamine per il feto da prendere ogni mattina.
"Dovresti mangiare di più!"
"Non ho molto appetito ultimamente."
"Capisco che sei stressato ma ne va della tua salute e di quella del piccolo!"
" Inoltre non devi prendere nessun tipo di farmaco nessuno! Per alleviare le nausee non so cosa darti chiederò consiglio a qualcuno più esperto e ti farò sapere."
"Non posso prendere medicine?"
"No! fanno male al feto."
"Come faccio con le emicranie?"
"Dovrai riposare di più! per il resto non appena avrò i risultati delle analisi saprò dirti qualcosa."
Terminata la visita il biondo preferì tornare in albergo si sentiva scosso quella strana esperienza lo aveva segnato, sapere che aspettava un bambino era strano ma vederlo lo aveva provato molto. La ragazza gli aveva raccomandato di mangiare, ma non aveva appetito troppe emozioni tutte insieme magari dopo avrebbe preso qualcosa, si sdraio a letto chiuse gli occhi ripensando all'immagine in bianco e nero. Matsuri gli aveva stampato una piccola foto con l'immagine del feto in bianco e nero, estrasse la foto dalla tasca dei pantaloni osservandola attentamente.
Passo le dita sull'immagine."Questo è il mio bambino...." Disse con voce rotta dentro di sentiva un trambusto di emozioni contrastanti, da un lato non voleva che quel piccolo soffrisse come successo a lui in passato, da un lato voleva tenerlo amarlo ed essere amato da quel piccolino, sarebbe stata la sua famiglia. Strinse la piccola foto al petto stava vacillando non era più tanto sicuro di ciò che voleva, cercò di rilassare la mente sentì la stanchezza impadronirsi del suo corpo, il sonno sovrastarlo, si addormentò poco dopo lasciandosi andare tra le braccia di Morfeo.
Shikamaru non riusciva a capirci nulla adesso si stava dirigendo da Gaara per avere spiegazioni. Salì le scale velocemente proseguì per il corridoio giungendo di fronte la porta in legno, girò la maniglia aprendo la porta. Ciò che vide non fece altro che innervosirlo di più, il Kagekaze era intendo a scambiarsi dolci effusioni non molto caste con sua ex alieva, i due colti in flagrante cominciarono a rivestirsi alla velocità della luce.
"Che seccatura! avete finito?"chiese il ragazzo con il codino di spalle per lasciare il tempo alla coppia per assumere un aspetto presentabile.
"Non conosci le buone maniere? non sai che si bussa prima di entrare?" Matsuri aveva preso a sbraitare contro il Nara, imbarazzata per la figuraccia.
"Devo parlare con il Kagekaze di una cosa importante."
"Di cosa vuoi parlarmi?"
Intanto la ragazza era uscita per lasciarli soli.
"Di Naruto. Ieri è rimasto con te per parlarti in privato, potresti spiegarmi cosa sta succedendo?"Il moro si era fatto serio.
"Mi dispiace ma non posso."
"Cosa???? Riguarda la volpe per caso?"
"Naruto mi ha chiesto di non dire nulla, quando si sentirà pronto ne parlerà lui."
"é una cosa grave?"
"Dipende dai punti di vista."
"Allora riguarda l'Uchiha." Sbuffo, per poi uscire dall'ufficio facendo un cenno con la mano.
Gaara doveva ammettere che il cognato era davvero arguto. Quando si trattava di Naruto, Sasuke era sempre in mezzo.
Il giorno dopo Matsuri aveva i risultati delle analisi, aveva preferito parlarne con il biondo anche il presenza di Gaara.
"Ho i risultati delle analisi, molti valori sono bassi dovresti mangiare di più e in modo più salutare."
"Naruto stai ascoltando?" La ragazza provò a richiamarlo.
Il biondo era preso dai suoi pensieri non si era accorto delle parole rivolte a lui. Il Kagekage e la sua ragazza si guardarono un po perplessi non sapevano cosa fare il ragazzo si stava lasciando consumare dalle preoccupazioni.
"Se vuoi puoi rimanere qua a Suna tutto il tempo che vuoi." Gaara cercava di rassicurarlo.
"Non so cosa fare." Sospirò il biondo.
"Stai pensando ancora all'aborto?" Stavolta era stata la ragazza a chiedere.
"Non so più che fare, l'ecografia di ieri mi ha scombussolato."
"Perchè non rimani qui fino al parto, se non vuoi tenerlo me ne occuperò io! Ieri ne ho parlato con Kankuro e Temari è sono disposti anche loro a prendersi cura di tuo figlio."
Naruto sentì gli occhi bruciare, Gaara stava cercando in tutti i modi di aiutarlo e lui non faceva altro che piagnucolare. Fece un bel respiro profondo per non crollare li davanti a loro.
"Ti ringrazio ma non voglio darvi una tale responsabilità."
"Non dire stupidaggini se non tela senti di crescerlo ha Konoha lascia qui il bambino potrai venire a vederlo quando vuoi."
"Avrà lo sharingan lo sai?"
"Certo che lo so! tutti gli Uchiha lo posseggono."
"Non mela sento... non riuscirei a convivere con il rimorso di aver abbandonato mio figlio."
"Allora cosa vuoi fare?Non chiedermi di abortire! sai già come la penso al riguardo."IL rosso era diventato serio.
"Tornerò a Konoha è ne parlerò con Tsunade."
"Ne sei sicuro?" Matsuri era preoccupata riusciva a leggere chiaramente il turbamento presente nello sguardo del giovane.
"Si, ripartirò tra qualche giorno." Era davvero giù di morale sicuramente quella donna sarebbe andata su tutte le furie appena scoperta la verità, forse avrebbe anche tentato di attentare alla vita di Sasuke. Ma non sapeva che altro fare la voglia di abortire gli era passata.
"Questa è la decisione giusta! Chiederò a Kankuro di accompagnarti."
"Ti ringrazio per tutto."
Shikamaru era ripartito per il villaggio della foglia pochi giorni dopo, il moro non era stato messo al corrente della realtà dei fatti, non aveva nemmeno fatto molte domande al riguardo era certo che la situazione fosse davvero molto delicata vista la segretezza. Naruto si era trattenuto ancora un paio di giorni Matsuri gli aveva vietato ogni sorta di sforzo era troppo debole, le analisi erano pessime aveva i livelli di ferro nel sangue erano troppo bassi, era quello a provocargli il mal di testa cosa abbastanza comune in gravidanza. La giovane gli aveva prescritto degli integratori di vitamine , gli aveva anche fatto molte raccomandazioni come lo stare a distanza dai fumatori, non bere alcolici, non usare nessun tipo di farmaco e stare molto a riposo. Si sentiva un malato terminale di fronte a tutti quei divieti ma capiva che ne andava della salute sua e del piccolo che portava in grembo.
Qualche giorno dopo partì per ritornare a Konoha in compagnia di Kankuro e Matsuri la ragazza non riusciva proprio a lasciarlo andare era troppo preoccupata.
Il viaggio di ritorno era stato un calvario a causa delle nausee ma era andato tutto bene per fortuna una volta giunto al villaggio della foglia tornò a casa era a pezzi già i primi due mesi di gravidanza non erano una passeggiata si stava chiedendo come avrebbe fatto ad affrontare i restanti sette.
STAI LEGGENDO
Una storia semplice
Fanfiction(long del 2015) Le introduzioni per me sono sempre un cruccio.....non sono brava in questo, dagli avvertimenti penso sia chiaro si tratti di uno yaoi con protagonisti Sasuke e Naruto tanto per cambiare va! cmq passiamo avanti........ Dal testo: "Dob...