capitolo 23

1.5K 70 5
                                    


  capitolo 23

Sasuke balzava da un ramo all'altro correndo il più veloce possibile per raggiungere il palazzo dell'Hokage. Stava controllando l'andamento della gara dalla sua postazione quando sentì distintamente qualcuno avvicinarsi a gran velocità. Era Shikamaru Nara. Il ragazzo gli si era avvicinato con aria trafelata. Il moro già da giorni sentiva una terribile sensazione, ma adesso, vedendo l'ex compagno d'accademia, il suo timore stava prendendo forma.
"Naruto è sparito! Vieni, l'Hokage ha bisogno di te per ritrovarlo!" Asserì serissimo il ragazzo con il codino.
"Che significa che è sparito?" Sbarrò i suoi profondi occhi neri, scolvolto.
"Quello che hai sentito. L'ultima volta è stato visto ieri.. Da allora non si hanno più sue notizie."
Sasuke sentì la terra sotto i piedi cedere. Naruto era sparito. La rabbia lo invase. "E venite ad avvisarmi solo adesso!? Maledizione!"
Shikamaru non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che l'Uchiha se ne era già andato correndo come un matto.

Quando giunse al palazzo dell'Hokage erano già le 21:00. Il moro balzò dalla finestra entrando nell'ufficio della donna.
"Cos'è questa storia che Naruto è sparito?" Sbraitò con il respiro ancora affannato per la corsa.
Nell'ufficio erano presenti oltre all'Hokage: il Kazekage, Matsuri, Sai, Kiba e Hinata.
"Calmati Sasuke!" Lo riprese la donna. "Si è vero non sappiamo dove sia finito Naruto."
Il ragazzo digrignò i denti cercando in tutti i modi di mantenere la calma. "Spiegatemi cosa è successo!" Proferì con tono duro.
Fu Gaara a prendere la parola. "Stamattina Matsuri è andata come al solito a casa tua per far compagnia a Naruto. Ma non lo ha trovato. E' venuta da me ad avvisarmi, difatti dopo siamo tornati insieme, abbiamo atteso il suo ritorno per ore. Ma nulla."
Sasuke sentì il suo cuore spezzarsi, mentre l'ansia e la paura continuavano a crescere a dismisura togliendogli il respiro. Sentiva l'aria venirgli meno mentre una terribile fitta al petto lo stava dilaniando. Si sedette su una sedia vicino la scrivania dell'Hokage. Sentiva le gambe tremare, stava accadendo di nuovo, stava perdendo la sua famiglia un'altra volta. Decise di riprendere il controllo de sé. Questa volta non avrebbe permesso a nessuno di strappargli la felicità dalle mani.
"Vado a cercarlo!" Disse alzandosi in piedi.
Tsunade fulminea, lo afferrò per un braccio. "Aspetta!" Puntò gli occhi castani intrisi di preoccupazione in quelli neri profondamente turbati di lui. "Sai, Kiba, Hinata andate con Sasuke!" Ordinò rivolgendosi ai presenti.
I quattro ragazzi uscirono dalla finestra con un balzo. Intanto Shikamaru era tornato. Il ragazzo era rimasto notevolmente indietro rispetto all'Uchiha. Entrò dento l'ufficio di Tsunade puntanto lo sguardo sulla donna.
"Lei mi deve delle spiegazioni!"

*****

Fu un continuo vociferare di sottofondo a ridestare dal suo sonno il biondino. Naruto sentiva il corpo stanco, intorpidito. Provò ad aprire un occhio ma anche quel piccolissimo movimento naturale in quel momento gli sembrava un'impresa titanica. Sforzandosi un po' aprì le palpebre.

Si guardò attentamente intorno. Il soffitto e le pareti erano bianche, si trovava in una grande stanza. Le tende, anch'esse bianche e pesanti erano chiuse, sembrava una stanza d'ospedale. Sentiva la testa dolere terribilmente, si sentiva intontito. Accanto al suo letto era appesa una flebo ed accanto ad essa un macchinario di cui sconosceva sia il nome che l'utilità. Da quello partivano alcuni fili collegati al suo corpo emettendo dei continui 'bip'. Si sforzò di ricordare cosa fosse accaduto e perché si trovasse in ospedale. Sentì solo un forte mal di testa assalirlo, provò a sollevare un braccio, ma si rese conto di non riuscire a muoversi. Abbassò lo sguardo verso il braccio notando spesse cinghie in acciaio bloccargli il polso. La paura prese il sopravvento. Sbarrò gli occhi, terrorizzato. Voleva urlare con tutto il fiato che aveva in corpo ma non ci riuscì. Sentiva il corpo stanco e pesante, inoltre a limitare notevolmente i suoi movimente c'erano le cinghie in acciaio che lo tenevano bloccato a letto. Continuò a guardarsi intorno, non riusciva a capire nulla.
"Si è svegliato!"
"Presto dobbiamo sedarlo!"
Naruto sentì chiaramente quelle parole, per poi veder entrare due infermieri nella stanza con una siringa tra le mani. Sentì il panico impossessarsi del suo corpo, le lacrime prepotenti invadere i suoi occhi. Che diavolo stava succedendo? E chi erano qui tizi? Queste erano le domande che tormentavano i pensieri di Naruto.

I due infermiri repentinamente gli si avvicinarono conficcandogli l'ago nel braccio. Il biondo sentì le forze venirgli meno, gli occhi stanchi, poco dopo perse nuovamente conoscenza.
"E' un osso duro! I sedativi non durano molto su di lui!"
"Restiamo nei paraggi in caso dovesse svegliarsi di nuovo."

*****

Al palazzo dell'Hokage, Shikamaru reclamava spiegazioni. Tsunade si sedette dietro la sua scrivania sospirando, rassegnata. Ormai il danno era fatto.
"Penso tu sappia della malattia di Naruto.."
Il giovane annuì.
"E' una balla! In realtà Naruto aspetta un bambino ed è già al quarto mese!" Concluse lasciandosi andare sfinita sulla poltrona.
"E' impossibile, è un uomo..."
"Ti prego risparmiami questo discorso!" Lo interruppe. "So che sembra impossibile ma è così!" Il viso contorto dalla preoccupazione.
"Che altro è successo?" Chiese nuovamente il ragazzo vedendo la donna così in pensiero.
"Un paio di settimane fa Homura e Koharu sono venuti a farmi visita." Rilasciò un sospiro. "Volevano sapere dettagliatamente le condizioni di Naruto. Mi hanno anche proposto di farlo visitare da un medico di un altro villaggio di loro conoscenza. Ma ho rifiutato."
"Ma non l'hanno presa bene." Concluse il ragazzo.
"Già! Mi hanno accusata di non prendere sul serio la mia carica di Hokage e di non pensare al bene del villaggio."
"Per questo ha inventato la storia della malattia misteriosa?"
"Temevo che se quei due maledetti vecchiacci fossero venuti a sapere della gravidanza avrebbero cercato in tutti i modi di porvi fine!" Si infervorì al pensiero.
"E' figlio di Sasuke?" Adesso iniziava a capire molte cose.
"Si." Riabbassò il tono di voce.
"Naruto è un osso duro, non si farà manipolare tanto facilmente."
"Sono mesi che non si allena! Inoltre un combattimento potrebbe provocargli un aborto!" Concluse.
"Che seccaura." La situazione era anche peggio di ciò che immaginava.


Intanto Sasuke utilizzando il fiuto di Kiba stava setacciando i boschi intorno al villaggio. Sai sorvolava dall'alto con uno dei suoi disegni animati mentre Hinata utilizzava il byakugan tutte le volte che Kiba fiutava qualche possibile traccia. L'Uchiha era un fascio di nervi, aveva perso compleamente i suoi modi calmi e controllati, i compagni di squadra stentavano a riconoscerlo. I quattro ragazzi continuarono le ricerche fino a tarda notte.
"Sasuke, dovremmo accamparci per la notte.." Sai si sentiva stanco.
"Accampiamoci qui." Kiba indicò una radura.
"Io continuo le ricerche. Voi fate come volete." Sasuke non aveva la minima intenzione di fermarsi, avrebbe setacciato anche tutte le terre ninja se necessario, pur di ritrovare Naruto e suo figlio.


Appresa la notizia, anche Kakashi si presentò dall'Hokage in piena notte.
"Hokage-sama ho saputo che Naruto è scomparso.." Proferì l'uomo entrando dalla finestra.
"La notizia si sta spargendo in fretta?" Il viso visibilmente stanco.
"Non credo riuscirà a nascondere ancora per molto la sua gravidanza.." Aggiunse l'uomo dai capelli argentei.
"Ho mandato due squadre a cercarlo tra cui anche Sasuke."
"Ha già qualche sospetto?"
"Sono sicura che siano stati Koharu e Homura." Sibillò furibonda.
Kakashi rimase scosso da quell'affermazione. Se era veramente così, allora i due rappresentanti del consiglio dovevano avere dei complici. "Cos'ha intenzione di fare?"
"Adesso l'unica cosa che conta è ritovarlo sano e salvo, del resto mi occuperò dopo."


L'indomani mattina, Kiba, Hinata e Sai decisero di proseguire le ricerche. Camminarono a lungo fiutando probabili tracce. Qualche centinaio di metri più avanti trovarono Sasuke seduto a terra sull'erba. Presentava delle brutte occhiaie, segno che non aveva dormito tutta la notte.
"Non so più dove cercarlo. Ho usato anche il rinnegan ma non lo trovo..." Esordì il moro, preoccupato.
"Forse dovremmo tornare a Konoha e parlarne con l'Hokage.." Hinata riusciva a leggere la disperazione negli occhi del ragazzo.
"Penso sia la cosa migliore!" Concordò anche Kiba. " Su amico alzati!" Porse una mano al moro aiutandolo a rimettersi in piedi.
L'Uchiha camminava silenziosamente senza proferire parola.

Dopo qualche ora giunsero a destinazione. Nell'ufficio di Tsunade trovarono anche Shikamaru, Sakura e Kakashi. La giovane dai capelli rosa velocemente raggiunse l'Uchiha.
"Sasuke, come stai?" Chiese anche lei in ansia per le sorti dell'amico.
"Non chiedere." La freddò il moro ignorando il resto dei presenti.
Shikamaru prese la parola con il consenso dell'Hokage.
"Vorrei mettervi al corrente di alcuni fatti di cui sono venuto a conoscenza. Tsunade mi ha informato di una visita avvenuta qualche settimana fa dai due menbri del consiglio dei Konoha. Credo siano loro i responsabili della scomparsa di Naruto!" Disse.
Quelle parole risvegliarono Sasuke dal suo stato di trans. "Che diavolo hai detto?" Alzò il tono della voce.
"Sasuke, calmati!" Lo riprese Kakashi.
"Stare calmo!? Mi dite come posso stare calmo quando Naruto è la fuori tra le mani di quei bastardi?" Sibillò adirato. Rivolse poi lo sguardo verso Tsunade. "Mi meraviglio di lei! Perché non mi ha detto nulla?" Il tono di voce freddo ma pieno di rabbia.
"Volevo solo proteggere Naruto!"
Sasuke non rispose. I ricordi legati alla verità su suo fratello e lo sterminio del clan avevano preso il sopravvento. Il dolore che già provava, la paura, si ampliarono notevolmente. Se Naruto era seriamente tra le mani di quei due allora era in grave pericolo.
"Abbiamo perlustrato le zone intorno Konoha ma non abbiamo trovato nulla." Sai prese la parola.
"Penso siano ancora dentro i confini di Konoha. Dobbiamo setacciare il villaggio!" Shikamaru stava prendendo le redini della situazione, era l'unico a ragionare ancora lucidamente.

*****

__"Naruto Svegliati!"__
__"Svegliati, dannazione!"__
Il giovane sentiva la voce di Kurama continuare a chiamarlo.
__"Maledetto moccioso.. Svegliaiti!"__
Naruto lentamente si risvegliò, sentiva il corpo intorpidito, faticava ad aprire gli occhi.
__"Naruto, cerca di riprenderti, dobbiamo andarecene il prima possibile di qua!"__ Kurama continuava a chiamarlo.
Il biondo con un immane sforzo aprì gli occhi. Un forte fascio di luce lo colpì in pieno, stordendolo. Si portò una mano sugli occhi per ripararsi dalla luce. Una volta abituatosi prese a guardarsi intorno. Provò a mettersi seduto ma non ci riuscì. Ruotò il capo intorno a sé per ispezionare la stanza, le pareti erano grigie e la temperatura era gelida. La luce punata su di sé gli impediva di focalizzare bene gli oggetti posti nella stanza. Al braccio sinistro era collegata una flebo, stava gelando là dentro. Cercò di stringere le braccia intorno al busto per riscaldarsi, sentì una stoffa sottilissima al contatto con le mani, abbassò il viso sul suo corpo. Sbarrò gli occhi terrorizzato, indossava un camice da sala operatoria verde scuro semi trasparente. Allo stomaco erano collegate delle sonde, collegate ad un monitor acceso, da cui riuscì a vedere chiaramente il proprio bambino che si muoveva. Il panico lo assalì, cominciò a scrutare attentamente la stanza accanto a sé. Alla sua destra vide un tavolo pieno di bisturi da chirurgo di ogni genere. Quella era una vera e propria sala operatoria. Si portò una mano alla bocca terrorizzato, non riusciva a capire che diavolo ci facesse in quel posto e soprattutto come ci era finito. Il suo cuore prese a battere troppo velocemente a causa dell'aumento dell'adrenalina del suo corpo. Uno dei macchinari accanto cominciò ad emettere un suono forte e assordante.
Sentì mille brividi invaderlo mentre la paura prendeva il sopravvento.
__"Naruto, calmati! Non lasciarti prendere dal panico, dobbiamo andarcene!"__
Kurama stava cercando di tenere il proprio jinchuuriki con i piedi per terra.
"N-Non riesco a muovermi!" Naruto sentiva il corpo tremare, le lacrime prepotenti, mentre la paura lo stava divorando.
__"Credo sia questa flebo collegata al tuo braccio.. Credo contenga qualche sostanza che intorpidisce il tuo corpo."__

*****

Intanto, nell'ufficio dell'Hokage...
"Sasuke, hai sentito quello che ho detto?" Shikamaru richiamò l'attenzione dell'Uchiha che sembrava essersi perso nei propri pensieri.
Il giovane dai capelli neri si era completamente estraniato da tutto. Sentiva solo la forte ansia che gli opprimeva il petto e la sensazione di sentirsi completamente inutile. La voce di Shikamaru lo risvegliò.
"Cosa vuoi?" Rispose atono.
"Tu andrai con Sakura." Ordinò il Nara. "Inoltre...Vorrei mettere al corrente anche gli altri della gravidanza di Naruto." Chiese avvicinandosi al moro, parlando a bassa voce.
"Va bene." Rispose semplicemente. Ormai non aveva più senso nasconderlo.
Shikamaru puntò lo sguardo sui presenti, non sapeva da dove iniziare.
"Lo faccio io!" Esordì Tsunade interrompendolo. "E' compito mio!" Aggiunse.
Si portò dietro la propria scrivania. "Prima che andiate voglio mettervi al corrente della reale situazione in cui si trova Naruto!" La donna osservò attentamente i presenti. "Naruto aspetta un bambino! E... No! Non è uno scherzo. E' tutto reale, io stessa mi sono occupata di lui in questi mesi e vi assicuro che si tratta di una gravidanza in tutti i sensi!" Concluse.
I presenti sgranarono gli occhi, sconvolti dalla rivelazione, tranne Kakashi e Sakura.
"Perché nessuno mi ha detto che Naruto è trans-sessuale?" Esordì Kiba scioccato.
Sasuke si volto verso l'Inuzuka con lo sharingan attivo, pronto ad eliminarlo.
"Sei un idiota, Kiba!" Lo freddo Shikamaru.
Hinata era tra il perplesso e lo sconvolto. I suoi occhi chiarissimi saettavano dall'Hokage all'Uchiha.
Sai stranamente non fiatò. Puntò lo sguardo verso Sakura che cercava in tutti i modi di evitarlo. "Tu lo sapevi?" Chiese.
"Si." Ammise lei soltanto.
"Non c'è tempo per le domande!" Tsunade interruppe i pensieri degli occupanti del suo ufficio. "Dobbiamo trovarlo il prima possibile! Chiunque lo trovi per primo lo porti qui immediatamente! Sono stata chiara?" Disse autotitaria. "Adesso andate!"
I ninja uscirono dal palazzo dividendosi in gruppi di due per setacciare il più velocemente il villaggio.

*****

Naruto era in preda al panico, non riusciva ad alzarsi da quel letto. Sentì uno dei mille macchinari attaccato al suo corpo emettere una serie di bip assordanti. Da una porta entrarono due medici accompagnati da tre anbu.
Il biondo fece appello a tutte le sue forze. Con un movimento veloce si strappò la flebo dal braccio. Gli anbu gli saltarono addosso cercando di bloccarlo, tenendolo fermo per le spalle, mentre uno dei medici stava prendendo una siringa.
__"Usa il mio chakra!"__ Affermò la volpe.
Naruto attivò la modalità kyuubi respingendo i ninja che lo bloccavano, balzando giù dal letto velocemente, uscendo da quella sala operatoria. Sentiva il corpo pesante, nonostante il potere conferitogli dal chakra di Kurama aveva grosse difficoltà nei movimenti. Gli anbu lo raggiunsero correndo per i corridoi. Il giovane riuscì a seminarli, non aveva la minima idea di dove si trovasse.
__"Naruto basta! Il troppo uso del mio chakra non so che effetti possa avere sul bambino!"__
Il biondo si nascose in una stanza disattivando la modalità kyuubi, subito dopo sentì le forze venirgli meno, cadendo rovistosamente a terra. Si sentiva uno schifo, dovevano avergli dato una gran quantità di sedativi per ridurlo in quello stato.
"Che faccio adesso?" Chiese al demone, preoccupato per la propria sorte.
__"La tua unica speranza adesso è usare la dislocazione."__
"No, non posso! Quella tecnica potrebbe avere conseguenze negative sul mio bambino!" Affermò preoccupatissimo.
__"Hai un'idea migliore?"__ Chiese sarcastica la volpe.
Naruto non sapeva che altro fare, purtroppo aveva ragione Kurama, la dislocazione era l'unico modo che aveva per andarsene. Prima però doveva indossare qualcosa, era completamente nudo con quel misero camice trasparente addosso. Non sentendo nessun rumore provò ad uscire dal suo nascondiglio, in fondo era il ninja più forte al mondo, anche se non si allenava più da mesi non sarebbero stati quatro anbu a metterlo in difficoltà.

Cautamente uscì dalla stanza, purtroppo non poteva utilizzare la modalità eramitica, ma rimanevano sempre i suoi sensi. Con passo felpato proseguì per quel corridoio fino a che non raggiunse una scala. Salì per le scale cautamente, non voleva correre il rischio di ritrovarsi di nuovo a combattere con quegli anbu. Giunto al piano superiore, davanti ai suoi occhi si prestò un lungo corridoio, prese a camminare stando attento ad ogni minimo rumore.
Vide una porta. Prima di entrare vi poggiò un orecchio per assicurarsi che fosse vuota.
"Cosa significa che è scappato?!"
"Mi spiace, ma è riuscito a fuggire, gli anbu lo stanno cercando."
"Dobbiamo impedirgli di fuggire! Non possiamo permettere che metta al mondo quell'essere!"
"Si signora!"
Naruto sentì il cuore infrangersi mentre una lacrima silenziosa solcava il suo viso. Aveva riconosciuto chiaramente quelle voci, erano dei rappresentanti del consiglio, ed avevano appena definito un mostro il suo bambino. Sentiva un dolore al petto forte e lancinante. Doveva andarsene immediatamente, non sarebbe riuscito a rimanere in quell'orribile posto un minuto di più.
Improvvisamente il giovane vide gli anbu raggiungerlo, non aveva tempo per fuggire. Usando la dislocazione sparì lasciando i ninja mascherati allibiti.

*****

Erano già le 19:00 quando Sasuke tornò al palazzo dell'Hokage. Aveva girato per tutto il giorno setacciando il villaggio praticamente dovunque. Disperato, era andato anche a casa di Homura infiltrandovisi. Sapeva che era violazione di domicilio ma non gli importava doveva trovare Naruto. Ma purtroppo nulla, la casa era deserta. Subito dopo andò anche a casa di Koharu, anche lì non trovò nessuno. Stranamente Sakura non si ribellò, rimase in silenzio di guardia fuori.

Adesso si era accasciato su una sedia, distrutto, nell'ufficio di Tsunade, non tanto per la stanchezza, era l'angoscia che lo stava divorando. Non aveva la minima idea di dove fosse finito Naruto e l'ansia lo stava annientando.
"Dovunque si trovi Naruto credo stiano usando qualche strana barriera." Meditò Kakashi.
"O semplicemente non si trovano a Konoha." Azzardò Shikamaru.
Tsunade era pensierosa. "Forse so dove possano averlo portato!" Eslamò, ricordando della clinica e dello specialista che era stato mensionato dai due membri del consiglio.
Improvvisamente Naruto si materializzò davanti ai loro occhi. Il biondo svenne cadendo rovistosamente a terra a causa della stanchezza. I presenti si voltarono all'unisono puntando lo sguardo sul ragazzo comparso improvvisamente.
"Naruto!" Urlò Sasuke raggiungendolo fulmineo. Gli si avvicinò togliendosi immediatamente la giacca per coprirlo. Non gli era sfuggito lo strano camice che indossava.
"Naruto, mi senti?" Lo richiamò accarezzandogli dolcemente il viso.
Tsunade gli si avvicinò inginocchiandosi accanto al moro.
"Ha le pupille dilatate, devono averlo drogato! Andiamo in ospedale immediatamente!"
Sasuke senza farselo ripetere prese in braccio il proprio ragazzo correndo verso l'ospedale, seguito dall'Hokage. I due saltavano da un tetto all'altro. Il moro teneva stretto tra le braccia il compagno privo di sensi, in breve tempo giunsero in ospedale. Tsunade condusse il ragazzo in reparto maternità, portando con sé anche Shizune e qualche infermiera per poi far uscire l'Uchiha in corridoio chiedendogli di attendere fuori.


Il moro rimase in sala d'attesa per quasi un'ora. Improvvisamente Tsunade uscì dalla stanza.
"Puoi entrare." Disse seria.
Il ragazzo entrò nella stanza trovando Naruto dormiente steso su un fianco.
"Come sta?" Chiese l'Uchiha.
"Gli hanno somministrato una massiccia quantità di sedativi."
"Come sta il bambino?" Intanto andò a sedersi vicino al biondo.
"E' una femmina!" Sorrise lievemente.
"U-una femmina?" Era rimasto un po' scosso.
"Si, è una bambina. Ma sta bene! Prima abbiamo fatto un'ecografia per verificare che andasse tutto bene e... L'ho vista!"
Sasuke si sentiva stranissimo, aveva dato per scontato fin dall'inizio che si trattasse di un maschio e invece adesso si trovava alle prese con la consapevolezza di aspettare una bambina.
"C'è dell'altro. Purtroppo la placenta si è leggermente distaccata, anche se solo di qualche millimetro."
"E' una cosa grave?" Chiese preoccupato.
"Un pò si. Naruto ha bisogno di riposo assoluto, deve stare a letto. E' importante che la placenta si risani o rischia di perdere la bambina." Concluse seria.
Sasuke contrasse le sopracciglia. Tsunade capì che doveva essere ancora in ansia per loro.
Gli si avvicinò poggiando una mano sulla sua spalla. "Il peggio è passato, adesso hanno solo bisogno di molto riposo." La donna uscì dalla stanza lasciandoli soli, avevano bisogno di un po' di tranquillità.


Qualche ora dopo Naruto si risvegliò. Il biondo aprì lentamente gli occhi vedendo accanto a sé una folta chioma di capelli corvini. Sasuke si era steso a letto accanto a lui stringendolo a sé, addormentandosi a sua volta poco dopo. Naruto osservò il volto del compagno vicinissimo al suo , sentiva prepotente la voglia di piangere, i ricordi di ciò che aveva passato lo avevano assalito. Si strinse a lui spofondando il viso nel suo petto, strinse le labbra tra i denti per soffocare i singhiozzi.
Dopo qualche minuto senti due forti braccia stringerlo. Sasuke sentì il pianto del compagno ridestarlo dal suo sonno, era spaventato, prese ad accarezzargli le spalle dolcemente, non sapeva cos'altro fare per confortarlo.
"Non volevo svegliarti..." Disse il biondo dopo essersi calmato un po'.
"Shhh... Mi hai fatto prendere un colpo lo sai?" Lo strinse maggiormente accarezzandogli i capelli biondi.
Naruto non sapeva cosa rispondere. Tirò un profondo respiro cercando di calmarsi.
"Come hanno fatto a catturarti?"
"Non lo so... L'ultima cosa che ricordo è che sono uscito in giardino e mi sono appisolato sul divano." In quel momento non voleva pensare a nulla voleva solo godersi quel caldo abbraccio rassicurante.
"E' una femmina!" Esordì Sasuke.
"Di chi parli?"Naruto non aveva capito.
Sasuke gli posò una mano sulla pancia. "è una bambina!"
Naruto spalancò gli occhi, confuso. Poi abbassò il viso, guardando la propria pancia leggermente tonda. Adesso aveva capito a chi si riferiva. "é una femmina?"
"Si. "Il moro era un po' deluso, avrebbe preferito un maschio.
"Non mi sembri felice.." Chiese accoccolandosi nuovamente.
"Non posso negarlo. Avrei preferito un maschio."
"A me piace l'idea di avere una bambina! Già ho te come maschio!" Rispose accoccolandosi nuovamente.
"Tsunade ha detto che devi stare molto a riposo. La palcenta si è leggermente distaccata ed è pericoloso per la bambina, perciò devi stare molto a riposo."
Il biondo annuì cercando di riaddormentersi, si sentiva ancora stanchissimo. Sasuke aveva mille domande che gli frullavano per la testa, avrebbe voluto sapere nei minimi dettagli cosa fosse successo. Sentendolo riaddormententarsi lasciò perdere, ci avrebbe pensato l'indomani a farlo parlare per poi vendicarsi dei colpevoli.


L'indomani mattina Tsunade si presentò di prima mattina nella stanza in cui era ricoverato il biondo. Aprì la porta trovando Sasuke steso a letto stretto a Naruto, i due dormivano ancora. Si avvicinò al letto scuotendoli per svegliarli.
Il primo ad aprire gli occhi fu il moro che salto giù dal letto lievemente imbarazzato. Al contrario il biondino dormiva ancora beatamente.
"Lo svegli tu? O lo faccio io?" Chiese la donna seccata.
Il moro si calò baciando il compagno sulle labbra per poi sussurrargli qualcosa nell'orecchio. Il biondo lentamente aprì un occhio trovando l'Hokage in piedi vicino al letto.
"Svegliati devo visitarti!"
L'Uzumaki sbadigliò per poi mettersi seduto. La donna lo sottopose ad una serie di controlli accurati per assicurarsi che non sorgessero altre complicazioni. Poco dopo lo invogliò a scoprire la pancia per fare un'altra ecografia. Come da copione la donna accese la macchina poggiando la sonda sullo stomaco bello tondo del giovane inquadrando la bambina.
Stranamente Naruto non era entusiasta come le altre volte, i suoi occhi celavano un profondo turbamento. Conclusa l'ecografia Tsunade passo all'interrogatorio.
Si sedette accanto al ragazzo incrociando le braccia al petto con sguardo serio. "Raccontami tutto." Affermò autoritaria.
Sasuke sentendo quel racconto stava fremendo dalla rabbia.
"Dovrai rimanere qui un paio di giorni dopo potrai tornare a casa!" Disse l'Hokage prima di uscire dalla stanza.

Adesso Sasuke e Naruto erano rimasti di nuovo soli. Il biondo afferrò una mano del compagno tirandolo accanto a sè. Quello colse il perchè di quel gesto, voleva essere confortato.Si stese a letto accanto al compagno.
Gli posò un bacio sulla fronte aumentando la presa intorno alle sue spalle."Prometto che da ora in poi vi proteggerò sempre! Non lascerò più che accada una cosa simile."
"Non è stata colpa tua!" Rispose serio il biondo sollevando i grandi occhi azzurri incrociandoli con quelli nerissimi del maggiore.
"Ho avuto paura di perderti!" Ammise. Le parole gli uscirono da sole spontaneamente. Non era riuscito a controllarle. Per poi poggiare la testa sulla spalla del minore.
Naruto sentì il cuore perdere un colpo, non si aspettava una frase simile. Non seppe cosa rispondere. Entrambi preferirono tacere e godersi l'intimità di quel momento perché da quel momento in poi la loro vita si sarebbe solo complicata ora che la notizia era di dominio pubblico.

Una storia sempliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora