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Mi rinfresco la faccia con l'acqua  , cercando di non pensare a niente in quel momento se solo sapessi dove, me ne andrei volentieri.  Mentre ero immersa nei miei pensieri sento chiudere la porta alle mie spalle , mi giro e prego con tutte le mie forze di non esplodere. -Che cosa vuoi?- si avvicina mettendosi di fronte a me intrapolandomi nel lavandino. - Dobbiamo parlare Amie ,ora- Andrà tutto bene mi ripeto,  andrà tutto bene.
Passavano i minuti e nessuno di noi due voleva parlare lui in quel tempo si limitò a guardarmi e con quello sguardo mi disse tutto quello che c'era da dire. In quella frazione di secondi 
fu come se tutto intorno a noi stesse rallentando come se il mondo si
stesse fermando e ci perdemmo;
l'uno nell'altra. Non facevo altro che guardarlo , mi stava penetrando in fondo alla pelle  senza toccarmi ma solo guardandomi  con quel fottuto sguardo che ogni volta mi faceva  sciogliere lentamente. -Perché stai tremando piccola?- avvicina le sue labbra al mio collo sfiorandolo senza baciarlo -È solo una tua impressione- tengo lo sguardo privo di sentimenti non voglio cadere nelle sua rete di nuovo, troppo facile sarebbe. Devo resistere.
-Non credo proprio, io non mi sbaglio mai.- cosa potevo fare e stavo iniziando a sudare per via della situazione che si era creata .-Togliti non mi fai nessuno effetto , ti credi solo il ragazzo più bello del college e ti scopi i cani e i porci , non mi toccare-
Lui sorride ancora, ma cosa ci trova tanto da ridere io non ho intenzione di scherzare. - si può sapere cosa ci trovi da ridere cretino.- si avvicina sempre di più alzandomi i polsi in aria e sbattendomi a muro -Io potrei farti ridere, o farti divertire. E credimi, sono due cose profondamente diverse…- mi guarda maliziosamente .Le nostre labbra erano così vicine da sentire i reciproci respiri, ma senza sfiorarci con esse. -Mi fai schifo, altro che fidarmi e tutte quelle belle parole che mi dicevi per farmi affezionare… dovresti solamente vergognarti e coprirti la faccia,non dovresti rivolgermi più la parola. E io stupida che mi stavo fidando anzi mi sono fidata realmente di te… ma vai ha farti fottere.  -le lacrime iniziavano a scendere sul mio viso -lo so che non lo pensi veramente quello che hai appena detto su di me....si vede dai tuoi occhi perché tu mi "ami"- lui ride avvicinandosi rapidamente alle mie labbra bagna le sue e poi mi bacia con foga schiacciandomi sempre di più , i nostri bacini si sfioravano facendomi venire i brividi. Non mi sono mai sentita tanto viva come in questo momento , in una mossa gli salto in braccio,  buttandogli le braccia al collo, stavo impazzendo non volevo più staccarmi da quelle labbra , il suo profumo era bellissimo,  me ne ero innamorata dal primo giorno di quel profumo , quando ti passava vicino ne rimanevi disorientata. Nessuno dei due voleva fermarsi, ci staccammo per riprendere aria ed eravamo così buffi , con il respiro pesante , schiacciati al muro mentre io ero attaccata a lui le labbra gonfie e rosse, lo stavo guardando da troppo tempo e mi presi il labbro tra i denti morsicandolo. Lui sbarrò gli occhi
- Smetti di morderti il labbro, o ti scopo qui in questo bagno e non mi interessa  se entra qualcuno - Mi traumatizzarono un poco quelle parole , non lo avrebbe fatto mai e io non glielo avrei mai permesso... mai! Scesi dalle sue braccia e lo guardai negli occhi .- Scusami non so cosa mi sia preso non volevo spaventarti. - Stavo per uscire quando mi tiro indietro facendo poggiare le spalle al muro -ricordati che tu sei solo mia , solo mia piccola - quel nome detto dalle sue labbra era una melodia per le mie orecchie ,iniziò nuovamente  a baciarmi ,un bacio e una risata. Una risata e un bacio.
E’ così che passammo tutto il tempo , non provo altro che attrazione fisica nei suoi confronti . Almeno , so solo che la prima volta che lo vidi pensai: Io di quello sguardo non voglio liberarmene nè ora... nè mai. Dei passi di tacchi si sentirono sempre più vicini. -Aspetta....shh fai silenzio- mi guarda -se fino adesso questo per te è stato rumore non ti immagini quando sarò dentro di te l'orchestra che ci sarà piccola- la faccia mi diventa un fuoco. Altri passi si avvicinarono sempre di più alla porta , iniziai a respirare faticosamente avevo paura che potesse vederci qualcuno.
-Lasciati andare... Dimentica tutto il resto e concentrati solo su di me. Sono l'unica cosa che devi mettere a fuoco adesso!- Ma che stava dicendo fino a stamattina faceva lo stronzo e ora dovevo concentrarmi solo su lui -Basta , dobbiamo nasconderci Vieni!!-
mi guarda con le braccia incrociate - e lo sguardo malizioso fisso nei miei occhi - E adesso che c'è!- cammina a rallentatore e mi sta facendo salire il sangue in testa -Ho detto che devi venire- scoppia in una risata fragorosa -Vengo subito!- io non perdo tempo a tirarlo per un braccio ed entrare in un bagno , blocco la porta e mi appoggio al muro . Sentiamo la porta aprirsi e io inizio a tremare pensando che sono in bagno femminile con un ragazzo e la mia reputazione potrebbe andare a farsi fottere. - Ehi che hai stai bene? - si avvicina al mio viso Aaron e non fa altro che peggiorare la situazione. - Chi c'è qui dentro?! - inizio a singhiozzare silenziosamente e Aaron mi tappa la bocca -Shh non piangere oh ci sentiranno- una voce adulta rimbombava in quella stanza. - Ripeto di nuovo chi si trova in questo bagno ?! - Aaron teneva chiusa con una mano la maniglia della porta anche se era già bloccata. C'erano 15 porte di bagni in quella stanza e noi eravamo al 14° -mi spieghi perché piangi?- mi disse Aaron sussurrando al mio orecchio? - Non voglio passare per la puttana del college non voglio - continuavo a piangere e non riuscivo a smettere. - Tu non sei una puttana cosa te lo fa pensare ?- ero confusa - Tutto questo me lo fa pensare ed è colpa tua!- in quel bagno entrarono altre scarpe -Che sta succedendo? - una voce maschile fu a parlare stavolta - Jenifer la ragazza del terzo anno  mi ha riferito che in questo bagno due ragazzi di quarta si stavano baciando in posizioni poco rispettose - la mascella di Aaron si fece molto accentuata e ispirava profondamente -Che troia.... Appena esco di qui ci penso io per lei- -Jenifer è quella ragazza che era con te nel letto quel giorno? - annui con la testa avvicinando la fronte alla mia sentivo il suo caldo respiro nel mio collo scoperto . -A che stai pensando?-gli chiedo , lui si appoggia a me con le braccia al muro incatenandomi nei suoi occhi - Penso che tu abbia un lato molto avventuroso e piccante, sono ansioso di conoscerlo ..... a che cosa pensi?-cosa sto per fare cazzo -Ho voglia di te, di baciarti talmente tanto da sentire il tuo sapore.- mi prende in braccio e mi appoggia alla finestra di quel bagno. - Che cosa stai aspettando allora - mi baciava il collo lentamente facendomi impazzire - Fermati...non possiamo farlo ......Aaron ..... c'è il preside ....  e se ci scopre siamo in guai seri lo capisci?- lui ridacchia nel mio collo succhiando forte in quel punto. Per sbaglio la mano mi cade sul cavallo dei suoi pantaloni. Si raddrizza il collo , prendendomi la faccia tra le sue grandi mani.
-Non voglio farlo..... se vuoi fallo tuMi bacia una, due, tre volte, unendo la sua lingua con la mia, si ferma a guardarmi ed inizia a baciarmi il collo mentre mi stringe a sé.
Sta diventando come una droga per me non posso farne più a meno. Toc... toc.... toc... Ci staccammo e ci gurdammo "oh merda e ora che si fa?"
-chi c'è qui dentro ?-

GAME OF SURVIVAL #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora