Capitolo uno

139 10 13
                                    

Addie si svegliò felice, quella mattina. Aveva la sensazione che sarebbe successo qualcosa di nuovo. Qualcosa che le sarebbe piaciuto.
Si stiracchiò un po' nel letto per prendere tempo, mentre la sveglia continuava a suonare.
Quando fu chiaro che doveva alzarsi le venne in mente che forse sua madre aveva occupato il bagno.
Con una smorfia preoccupata si preparò i vestiti, dirigendosi verso il bagno con la velocità di Flash.
Fery contava su di lei per svegliarsi.

Era a metà strada per la casa della migliore amica quando andò a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.
Alzò gli occhi al cielo, preparandosi a far uscire un Ma vattene a 'fanculo poco signorile. Ma si fermò non appena vide con chi era andata a sbattere.
Era un ragazzo piuttosto strano. I capelli castani e lucenti sembravano essere incollati a ciocche da una sostanza un po' più scura senza dare l'impressione di essere sporchi.
La pelle era così pallida da sembrare quasi grigiastra.
A coprire gli occhi una benda bianchissima. Forse è cieco, pensò Addie.
Stranamente non riuscì a fare altro che arrossire e chiedere scusa, mentre il ragazzo con la benda veniva scosso da un suo amico coi capelli nerissimi. Anche quello erano appiccicati in ciocche dalla stessa sostanza scura.
Curiosissimissimo, pensò Addie ricorrendo a una citazione di Alice nel Paese Delle Meraviglie e ripensando con nostalgia al fratello che la chiamava sempre in quel modo e che si era trasferito a Oxford per seguire il collage.
"Vedi di non tornarmi con l'accento!"
Il fratello rise e le scompigliò i capelli dorati.
"Lo terrò a mente".

Addie entrò di soppiatto nella camera di Fery, pronta a farla morire di paura.
"FERYYYY! AIUTOOOO!!"
La ragazza sobbalzò, spalancando gli occhi e rilassandosi poco solo quando vide l'amica sbellicarsi dalle risate.
"Ahahahahah! Tu...! Hai...! Ahahahahah!!"
"Si sì, ridi pure." Sbuffò Fery. Si vedeva però che non voleva serbare rancore all'amica anche perché non ne era capace.
Così le sorrise, alzando gli occhi al cielo.
"Mi cambio e sono da te." Le disse ridacchiando.

"Ehi Fery! Lo sai che arrivano dei tipi nuovi?" Le sussurrò Addie dal banco dietro al suo.
"Mmh mmh. Me lo avevi detto... un centinaio di volte."
Addio ridacchiò poi raggelò.
"Fery. Il mio registratore si è rotto." La ragazza infatti registrava la lezione con quel vecchio registratore che aveva deciso di non poterne più di essere usato per registrare barbose lezioni liceali. Ed era morto.
Fery rise. "Stai tranquilla, ti presto i miei appunti!"
Addie le sorrise, deliziata.
"Ti ho mai detto che sei la più gentile, simpatica e intell..."
"No, e quando smetterai di essere gentile saprò che sei tornata in te." Rise Fery.
Addie ricambiò il sorriso e si sporse in avanti per prendere gli appunti.
Fery faticò a mollarli perché sapeva che li avrebbe riavuti indietro tutti scarabocchiati di disegni, disegni meravigliosi ma che sporcavano i suoi appunti.
"Cercherò di non disegnarci sopra. Okay?"
Chiese Addie ma entrambe sapevano che lei non poteva semplicemente rinunciare al disegno. E ai panda. Al disegno e ai panda.
Invece Fery era più semplice e realistica. E meno eccentrica (pazza). Lei era bravissima in musica e sapeva suonare qualsiasi strumento per una strana legge della natura.
E le piacevano un sacco gli animali.
Sorridendo, le cedette il quaderno con riluttanza.

Alla prima ora la classe ebbe una sorpresa, come l'intuito di Addie aveva predetto.
I due ragazzi nuovi finalmente arrivarono.
Uno aveva capelli neri ed era pallido. Molto pallido. Gli occhi cremisi luccicarono mentre osservava la classe.
Sembrava pensare: sono superiore a tutti questi idioti, quindi perché sono qua?
Ma l'attenzione di Addie si rifiutò di focalizzarsi su entrambi i ragazzi passando subito a quello che cercava di nascondersi dietro al primo.
Ma non certo per imbarazzo o timidezza.
No, forse pensava che avrebbe spaventato gli altri con il suo aspetto.
Era lo stesso ragazzo contro cui Addie era sbattuta mentre correva a svegliare la Bella Addormentata.
Da lontano, notò Addie, sembrava più basso mentre quando ci era andata a sbattere le era sembrato di almeno quindici centimetri più alto.
E sì che Addie era 1,78 centimetri! Praticamente la giraffa della classe.
La voce del professore interruppe i suoi pensieri.
"... Beyond Birthday e 'Eyeless' Jack. Spero che farete sentire loro dei benvenuti.
Per ora c'è posto accanto alle signorine Woods e Kaminari che non possono stare accanto perché sono due macchine per le chiacchiere."
Ironizzò il professore. Ormai le conosceva e sapeva che metterle accanto se un enorme errore, un errore imperdonabile.
"Volete raccontare qualcosa di voi?" Chiese il professore.
"No." Esclamarono all'unisono i due ragazzi. Il prof, imbarazzato, li mandò a sedere.
Tutti i nuovi arrivati dovevano dire qualcosa di loro. Era una tradizione.
Ma si vedeva che si due non fregava un cazzo.
Loro le rompevano, le regole. O le aggiravano elegantemente. Ma non le seguivano.

Addie sorrise al suo nuovo compagno di banco, quel ragazzo alto e cieco che l'aveva fatta arrossire solo guardandola.
"A che punto siamo del programma?" Chiese lui, la voce vivace che spuntava da due labbra sottili e pallide.
Addie ci mise qualche istante a rianimarsi dalla trance.
"Oh. Sì, siamo al settimo capitolo del libro. Se vuoi ti presto gli appunti di Fery. Il mio registratore si è rotto."
Era difficile capire cosa pensasse senza poter vedere gli occhi del ragazzo.
Addie era sempre stata molto diretta. E curiosa. Quindi non esitò a fargli la domanda che si rigirava in testa da quando lo aveva conosciuto.
"Sei cieco?"
Jack sorrise, mettendo in mostra una fila di denti appuntiti.
"No. Alla maggior parte della gente i miei occhi non piacciono. Ma ti assicuro che ci vedo anche con la benda."
"E io ti assicuro che non sono 'la maggior parte della gente'. Quindi sono curiosa di vedere i tuoi occhi."
Il sorriso di Jack si spense.
"Magari un'altra volta. Okay?"
"Okay."

AngoloAutricia:
Ma buonsalve bella gentah! Da quant'è che non pubblico un libro nuovo?
Mah, boh.
Comunque questa è la storia che sta scrivendo OkamiGirl19  dal punto di vista di Fery, io la racconto dal punto di vista di Addie (che sarei io).
Vorrei chiedere alla Checca di non andare avanti con la storia fino a che non saremo allo stesso punto altrimenti non riesco a raggiungerla.
Stai tranquilla che magari farò due capitoli in uno, boh.
Sono al mare e la mia batteria è quasi a terra 😫, 8%.
Sto per morire. Come faccio senza Wattpad?!
Baci e che i pandacorni vi benedicano!
Annabeth Woods

My killerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora