<Allora, dove vuoi che te la spalmi la panna?>
<Secondo te?>
<Ho una vaga idea..>
<Prego allora, fai pure>
Sono a casa con questa ragazza mulatta di cui non ricordo nemmeno il nome e onestamente non so neanche perché è qui. Ah sì, per cercare di non pensare ad Erika che si starà limonando l'intero Panorama.
Si avvicina a me gattonando con la panna spray, si ferma tra le mie gambe e si spruzza una bella quantità di panna in bocca, guardandomi in modo malizioso. Mi abbassa i jeans e i boxer e prende la mia erezione con le mani, avvicinandosi sempre di più con la bocca. Appena mi accoglie sento un calore improvviso prendermi e non capisco più niente. È questo che mi piace del sesso, mi fa dimenticare di tutto. Non mi importa con chi, l'importante è farlo.
La guardo mentre spruzza altra panna sulla mia pelle e poi con la lingua la porta via. Bello, molto bello e piacevole. Chiudo gli occhi e appoggio la testa allo schienale del letto. Mi godo questo momento ma il mio cellulare che squilla, lo interrompe.
<Non rispondere> mi dice la ragazza e l'intenzione all'inizio è quella. Poi però per curiosità vedo chi è e il nome 'Erika' sul display mi fa cambiare idea.
<Devo rispondere> dico, scendendo dal letto e pulendomi velocemente.🔵Pronto, Erika?
🔴Ciao non sono Erika
🔵Chi sei? Perché hai il suo cellulare?
🔴Sono la barista del Panorama, Erika ha bevuto un po' troppo ed è qui addormentata, spero, sul bancone. Mi ha chiesto di chiamare te, se puoi venire a prenderla sarebbe perfetto.
🔵Arrivo subito, tu tienimela d'occhio.
🔴Si tranquillo
🔵Ciao e grazie<Te ne vai?>
<Si e devi andartene anche tu>
<Ma non abbiamo nemmeno iniziato>
<E non inizieremo, non stasera né mai più> le dico accompagnandola alla porta.
Salgo sulla mia auto e sfreccio verso Bacoli, al Panorama.
In una ventina di minuti sono lì, parcheggio ed entro. Vado diretto al bar e vedo Erika appoggiata al bancone.
Stranamente non c'è nessun ragazzo che la importuna, mai vista una cosa del genere. Mi guardo intorno e capisco, questa è una serata per soli uomini. Ora mi è tutto chiaro.
<Ehi ciao> dico alla barista.
<Sei Igor?>
<Si, grazie per avermi chiamato>
<Tu devi essere l'angelo di cui mi ha parlato prima di addormentarsi..>
Le ha parlato di me, anzi di noi..
<Sono tutto meno che un angelo> le rispondo mentre prendo Erika in braccio che continua a dormire.
<A me sembra il contrario!> dice mentre mi allontano.
<Ciao e grazie> la saluto e saliamo in auto.
Mentre guido la guardo, così fragile e indifesa.. non merita tutto il male che le sto facendo, devo finirla.
<Igor, sei tu?> mi chiede palesemente ubriaca mentre si sistema sul sediolino per dormire più comodamente.
<Shh piccola, dormi..> le dico e lei chiude definitivamente gli occhi.
È il momento di smetterla e di chiarire la situazione.
Devo farlo e devo farlo nei panni di Igor, angelo deve sparire.
Mentre ragiono i miei occhi cadono su un cioccolatino che ho in auto, un mon cherie. Mi sembra perfetto, giusto ciò che mi serviva. Prendo il suo cellulare e chiamo 'angelo' rispondo e lascio la chiamata attiva per un minuto, poi stacco.
Arriviamo a casa sua, la prendo in braccio e la porto a casa. La spoglio e la metto a letto. Le do un bacio sulla fronte e poi metto il mon cherie sul suo comodino.Buonanotte cherry.
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WhatsApp •Igor Łasicki•
Fanfiction✖️Prima fan fiction su Igor Łasicki ✖️ > Pubblicata il 02/06/2017 Per @Damnfede91 ♥️