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Mi squilla il cellulare mentre sto guidando per andare da Laura, sono già in ritardo a causa del traffico. Metto gli auricolari e rispondo, è proprio lei.
<Ciao tesoro, stai venendo?>
<Si due minuti e sono da te, scusa ma c'è traffico>
<Non ti preoccupare, inizio a fare il caffè>
<Facciamo che lo faccio io quando vengo?>
Tutto ma non il caffè da una polacca, per piacere.
<Hai ragione, ti aspetto allora>
<A tra poco>
Attacco ed entro nel viale di casa sua, appena trovo un posto poso l'auto, prendo la mia borsa degli attrezzi da lavoro e vado da lei.
Busso alla porta e chi mi trovo davanti non è proprio chi mi aspettavo.
<Ciao>
<Ciao Erika>
Gli sorrido e abbasso lo sguardo, il suo è così potente che non riesco a sopportarlo per più di qualche secondo, mi imbarazza.
<Ciao tesoro, scusa ma il c'è un traffico assurdo> saluto Laura che mi viene incontro e mi bacia. L'ho conosciuta a casa di un'altra wags, Natalia Leteri, la moglie di Jorginho. Le sono subito piaciuti i miei lavori e ogni venti giorni mi chiama per rifarsi le unghia. È una bravissima ragazza e un'ottima cliente.
<Trovato parcheggio?> di nuovo il ragazzo di prima, non so neanche come si chiama ma continua a guardarmi in un modo strano.
<Si proprio qui fuori>
<Ah che stupida non vi ho presentati, lui è Igor un caro amico di Piotr, il mio fidanzato. Igor lei è Erika>
<Ciao piacere Igor> gli allungo la mano e lui me la stringe forte.
Ha le mani grandi e possenti, è alto e ha delle spalle che mi fanno impazzire.
<Giochi anche tu nel Napoli?>
<Sulla carta si, ma quest'anno ho giocato in prestito, al Carpi>
<Ah bene, per fare esperienza>
<Già, si>
Continua a fissarmi e stavolta riesco a sostenere di più il suo sguardo. È infuocato, come se volesse dirmi qualcosa, non so se mi sto impressionando o è così davvero.
<Laura faccio il caffè?> chiedo alla padrona di casa, solo per scappare dagli occhi di Igor.
<Si tesoro, grazie> la raggiungo in cucina e inizio a preparare la macchinetta del caffè.
<Perché mi guarda così?>
<Igor? Ti ha spaventata?>
<No, spaventata no.. ma mi fa sentire osservata>
<Non ti piace?>
<Sentirmi osservata no..>
<Dico lui! Non ti piace?>
<Oh si, è un bel ragazzo ha due occhi fantastici ed è alto come piace a me.. perché me lo chiedi?>
<Perché secondo me tu piaci a lui, quindi..>
<Quindi un bel niente, ecco il caffè per te, per me, Igor e dov'è Piotr?>
<No a lui non piace, e comunque si sta facendo la doccia>
<Ok..>
<Io mi inizio a preparare, lo porti tu ad Igor?>
Lo sta facendo apposta, lo so.
<Vado>
Vado fuori in giardino dove Igor sta giocando col cane di Piotr.
<Ehi Igor, il caffè>
<Si grazie> mi raggiunge e mi prende il suo bicchierino da mano. Mi sfiora leggermente e mi guarda negli occhi.
Perché mi fa quest effetto? Non sono mai stata una che si scioglie per un tocco o un'occhiata e non capisco perché lui sia diverso.
<A che pensi, Erika?>
<Mh? No niente scusa, mi ero imbambolata>
Mi fissa qualche secondo, poi si avvicina a me, mi sposta i capelli dietro l'orecchio e mi sussurra qualcosa.
<Me ne sono accorto, ma sei bella anche così> dice piano e il suo respiro sulla pelle mi fa rabbrividire immediatamente.
Se ne entra dentro da Piotr mentre io resto lì ferma ancora per qualche secondo, poi entro anche io andando diretta da Laura.
Vorrei scomparire immediatamente e invece devo fare ancora le mani e i piedi a Laura e avere Igor ancora davanti agli occhi chissà per quanto.

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