~Ci Andiamo A Prende Qualcosa?~

315 21 3
                                    

Pov. Maria
Sento la sveglia suonare e distinto mi giro per spegnerla, però mi ritrovo per terra.
~ahi! Che male.~ penso.
Mi guardo intorno e vedo Aurora che dorme. Ah giusto ieri sera ho litigato con Valtor e sono andata a dormire con Aurora. Guardo la sveglia e sono le sette, ho un sonno. Mi alzo e vado a svegliare Aurora, le ho spento la sveglia e ora sta ancora dormendo.
<tesoro svegliati, è ora di andare a scuola.>
Fa alcuni versi incomprensibili e poi si gira a pancia in su mezza sveglia.
<altri cinque minuti.>
Ahahah fa come me.
<no, altrimenti farai tardi.>
Le accarezzo i capelli e inizia ad aprire gli occhi.
<dai che facciamo colazione e questa mattina ti accompagno io a scuola.>
Le si illuminano gli occhi e si mette seduta.
<davvero?>
<si certo e ora in piedi.>
Tanto questa mattina dobbiamo andare agli studi più tardi, quindi ho tutto il tempo.
Ci alziamo e mentre le si veste io vado a prendere i miei vestiti in camera. Quando apro la porta vedo Valtor fuori dal balconcino che abbiamo in camera. Non dico niente e apro l'armadio scegliendo il più velocemente i vestiti per non parlarci, sono ancora molto arrabbiata. Prendo un pantalone nero e una maglietta larga a maniche corte bianca. Vado in bagno e lì mi lavo e mi trucco. Quando entro in cucina vedo Aurora fare mane e nutella.
<vuoi un succo?>
Le chiedo aprendo il frigorifero.
<si, all'arancia rossa.>
Facciamo colazione e decidiamo di andare a scuola a piedi, è una bella giornata e non è molto distante da casa. Mentre andiamo a scuola parliamo un po' e noto Aurora molto felice, quando il lavoro me lo permetterà l'accompagnerò io a scuola. Arriviamo e Aurora mi saluta con un grande bacio sulla guancia.
~spero di aver preso le chiavi della macchina, non mi va di salire di nuovo a casa.~penso.
Andando verso casa mi accendo una sigaretta, camminando con una tranquillità quasi inreale. Il suono di un clacson mi fa saltare, ma chi è?
Mi giro e vedo Ramon.
<buongiorno.>
Dico quando abbassa il finestrino.
<buongiorno, un passaggio?>
~ma si!>penso.
<si grazie.>
E salgo in macchina.

Pov. Ramon
Questa mattina quando è suonata la sveglia la volevo frullare dalla finestra, ma sinceramente ora la devo solo ringraziare. La vedo in lontananza e non ho dubbi è lei. Le suono e si gira. È veramente bella questa mattina.
<buongiorno, un passaggio?>
<si grazie.>
Sale e butta fuori la sigaretta.
<come mai a piedi?>
<ho accompagnato mia figlia a scuola e abbiamo deciso di andare a piedi, abito non molto lontano da qui.>
<che ore sono?>
Le chiedo continuando a guidare.
<mmm... Le otto e dieci.>
<perfetto, ti va se ci andiamo a prendere qualcosa ad un bar?>
Le propongo aspettando una risposta.
<si, va bene.>
Andiamo ad un bar e le offro un caffè e una cornetto e ne approfitto anch'io. Ci sediamo ad un tavolo e mangiamo e chiacchieriamo.
<ahahah, Maria sei buffissima.>
<perché?>
Mi chiede non capendo.
<sei sporca di cioccolata.>
Le dico indicandole il punto è lei cerca subito di pulirsi, ma la fermo. Prendo un tovagliolo e le pulisco la guancia sorridendole.
<grazie.>
Mi sono innamorato di questa donna e non poco, ma non voglio fare niente per il momento. D'un tratto nei suoi occhi noto un velo di tristezza.
<ehy, tutto bene?>
Le dico attirando la sua attenzione.
<si si, scusami.>
~perché non è sincera?~penso.
<non devi scusarti, se non ne vuoi parlare tranquilla.>
Decido di non essere pesante e mi alzo.
<ora torno.>

Pov. Maria
Accidenti si è offeso, ma non è che non mi va di parlare con lui, è che non volevo rovinare questo momento. Stavo così bene con lui, ma d'un tratto mi è tornata in mente la litigata con Valtor.
Mi toccano la spalla e ritorno in quel bar.
<Maria.>
Mi giro e vedo che Ramon è tornato.
<si?>
<è meglio che ci avviamo verso gli studi o faremo tardi.>
<si, hai ragione.>
Usciamo dal bar e saliamo in macchina, ma non è come prima, è silenzioso e freddo.
<Ramon.>
<dimmi.>
<mi dispiace per prima, ma non sta andando bene a casa.>
<è successo qualcosa!?>
Chiede preoccupato.
<tranquillo, niente di grave, ho solo litigato con Valtor.>
<solo? Da come stai sembra di più.>
<in effetti, non è stato un semplice battibecco.>
Arriviamo e parcheggia.
<mi dispiace, ma sappi che io ci sono in qualsiasi momento, anche per un cornetto al cioccolato.>
Mi dice scherzando un po' sull'ultima frase e facendomi l'occhiolino.
<grazie.>

Destino~Maria Y Ramon~CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora