~Aiuto~

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Pov. Maria
Sono di fronte all'Hotel e ho il cuore in gola. Sempre con più ansia e paura prendo l'ascensore che mi porta al diciottesimo piano. Trovo la camera e facendo un lungo respiro busso. Dopo neanche dieci secondi la porta si apre.
<finalmente sei arrivata.>
<ti faccio notare che sono ora le sei.>
Dico inritata.
<ok ok entra.>
Entro e non vedo Aurora.
<dov'è Aurora?>
<poi la vedrai tranquilla.>
Dice chiudendo la porta.
<no, voglio vederla ora.>
Inizia a camminare verso di me e io indietreggio, non mi piace questa situazione.
<tu ora vedrai solo me e sentirai solo me.>
Questa frase non mi piace per niente e prima che possa fare o dire qualcosa, viene velocemente verso di me e si impossessa delle mie labbra. Lo spingo indietro.
<non provarci più!!>
<non hai capito niente Maria.>
Mi prende e mi butta sul letto baciandomi il collo.
<fermati! Non toccarmi!>
Dico separandolo da me.
<che c'è preferisci quell'attore da strapazzo.>
Mi risponde mettendosi sopra di me.
<mi fai schifo togliti!>
Ricomincia a baciarmi e cerco di liberarmi però mi blocca le mani con la sua. Sento l'altra mano scendere per togliere i pantaloni. Mi inizio ad agitare ancora di più, non voglio! Continuo a divincolarmi, ma non posso fare niente oltretutto sono senza forze. Cerco in tutti i modi di liberarmi ma invano, alla fine mi fa sua e io non smetto di piangere, aiuto. Dopo che si è sfogato con le poche forze che mi rimangono lo spingo lontano da me.
<non ti avvicinerai mai più a me!>
Dico coprendomi.
<eh no Maria, tu ormai sei solo mia, ho in mano tua figlia.>
<mai!! Preferirei morire che essere tua.>
Gli compare un ghigno che mi fa paura.
<davvero?>
Non dico niente, che ha in mente ora?
<vuoi davvero morire che stare con me?>
<si!>
Non farò più sesso con lui, mi fa schifo.
<bene sei fortunata, perché ti accontento subito.>
Cosa? D'un tratto tira fuori una pistola e prima che possa alzarmi mi spara un colpo al petto. Un dolore lancinante si fa sentire al petto, mi si ferma il respiro per il dolore e rimango sdraiata per cercare di attenuare il dolore.

Pov. Ramon
Corro per l'Hotel e sento uno sparo. Corro corro e trovo quella stanza. Senza pensarci due volte la apro con forza e vedo Valtor in piedi e Maria sul letto mezza nuda con del sangue che le esce dal petto. Corro da lei e la vedo dolorante.
<Maria! Maria! Ehy ehy guardami.>
Vedo che non riesce a dire niente. Mi giro verso di lui furibondo.
<bastardo!!>
<ah ecco l'eroe della situazione.>
Non ci vedo più dalla rabbia, lo prendo e lo spingo indietro. Vedo che batte la testa e sviene. Chiamo la polizia e l'ambulanza e poi torno da Maria.
<Maria, Maria guardami.>
Le escono lacrime a non finire e io gliele asciugo.
<resisti sta venendo l'ambulanza.>
Cerca di dire qualcosa ma non ce la fa e inizia a chiudere gli occhi.
<no no no, no Maria guardami!>
Troppo tardi è svenuta.
Viene la polizia e Valtor viene immediatamente arrestato.
Io resto vicino a lei e le accarezzo i capelli. Noto che ha i pantaloni abbassati e non ci posso credere. Mi escono alcune lacrime, se solo fossi venuto prima... Cerco di rivestirla il più velocemente possibile. Viene l'ambulanza e la porta via d'urgenza. Io esco da quella camera e vedo la porta affianco aprirsi. Mi giro e vedo Aurora, vado subito da lei.
<ehy ciao piccola, tutto bene?>
<ciao Ramon, si tutto bene.>
Mi dice abbracciandomi.
<cos'era quel botto forte e quel macello prima?>
<non era niente tranquilla.>
Per fortuna non è uscita prima o sarebbe stato peggio, ma ora devo andare da lei, sono preoccupato da morire.
<tesoro ti va di andare con un amico di tua madre e mio?>
<si.>
Non so a chi lasciarla, ma io devo andare da Maria. Più veloce che posso andiamo in macchina e mando un messaggio sul gruppo di whatsapp dove ci sono: Maria, io, Alex, Megan, Sandra, Fernando, Alejandra e Adelfa.

Ragazzi mi serve il vostro aiuto urgentemente, chi di voi può stare con Aurora, la figlia di Maria?

Dopo un minuto ricevo un messaggio.

Ramon portala da me, io sono a casa.

È Sandra e per mia fortuna abita nel palazzo davanti a dove siamo. La porto da Sandra e corro come un pazzo in ospedale. Quando arrivo la stanno operando, mi hanno detto che il proiettile le è andato vicino al cuore. Io mi siedo nella sala d'attesa distrutto, sto a pezzi. Sento il telefono suonare e rispondo senza vedere chi è.
<pronto.>
<Ramon ma cos'è successo?>
<un macello Alex, un macello.>
Dico piangendo.
<calmati Ramon, parla dove stai?>
<sono in ospedale, stanno operando Maria.>
<cosa!? Veniamo subito.>
Non rispondo e riattacco. Dopo nemmeno dieci minuti li vedo.
<Ramon.>
<Alex.>
Dico abbracciandolo.
<cos'è successo Ramon.>
Mi dice Megan preoccupata.
<è successo che quel bastardo le ha sparato un proiettile vicino al cuore.>
Dico tirando un pugno al muro.
<Ramon mantieni la calma.>
Mi dice mettendo una mano sulla mia spalla.
<come diavolo faccio!?>
Sono preoccupato da morire.
<Ramon io sapevo che Valtor voleva stare con lei, non ucciderla.>
<quel maledetto infatti c'è stato in tutti i sensi insieme, se ce lo avessi davanti...>
<in che senso Ramon?>
Mi chiede Megan, non capendo, ma dallo sguardo di Alex vedo che forse ha capito.
<non mi dire che...>
<si Alex, quel maledetto l'ha costretta.>
A quel punto capisce anche Megan e mi abbracciano. Passano le ore e senza sapere niente di lei, sto per impazzire. D'un tratto esce un dottore.
<siete qui per la signora Maria Bouzas?>
<si, io sono il suo fidanzato, come sta?>
Dico impaziente.
<ecco...>

Destino~Maria Y Ramon~CoraggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora