Capitolo 13

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La mattina seguente mi sveglio tranquilla, nessun tipo di sogno, nessun incubo, il che è strano, essendoci oramai abituata è come sentire uno vuoto, uno spazio che non è stato riempito.
Mi alzo, metto le scarpe ed esco dalla stanza, dove davanti a me trovo Elvis con un vassoio in mano, lo guardo perplessa e chiedo <Ma voi qui dentro andate sempre a giro con vassoi pieni di cibo o cosa?> sembra seriamente un vizio, ieri Benji e mo Elvis, dio mio ho un paio di gambe che so benissimo usare, se ho fame ho la capacità di andare in cucina e chiedere qualcosa da mangiare!
Elvis mi chiede se mi va qualcosa dal vassoio per fare colazione (stile Harry Potter, quando la donnina delle sfiziosità entra nella cabina del treno chiedendo a tutti se volessero qualcosa dal suo benedetto carrello) ma io scuoto la testa in cenno di no, non ho fame, voglio solo andare da Elly e vedere se si è ripresa.
Entro nella "sua" stanza, è seduta sul letto con un vassoio sulle gambe (te pareva non ci fosse pure qui) e con un cornetto in mano, lei si che ha bisogno di nutrirsi.

<Sara! Sei qui!>

<Elly sei sveglia finalmente, ovvio dove dovrei essere ahah>

<Dove siamo?>

<Dei ragazzi ci hanno trovate prive di sensi su un prato, si sono presi cura di noi siamo a casa loro> Elly inizia a farmi domande su domande, se stessi bene, se mi ero appena ripresa, quanto tempo ha passato sul letto di un estraneo e così via, le ho raccontato cosa era accaduto in questi ultimi due giorni mentre finiva di fare colazione, dopo di chè la aiuto ad alzarsi dal letto e la porto dagli altri, è il momento delle presentazioni.
I ragazzi la guardano sorpresi, Josh, che se stava appollaiato sul divano, si alza e inizia a presentarsi, dopo di che fanno lo stesso Elvis e Benji.

<Finalmente sei sveglia, quando ti ho portato la colazione stavi ancora dormendo, ti è piaciuta? Ho cucinato tutto io!>
Elvis si mostra al quanto attezzoso, vuol fare bella figura.
<Beh grazie per...il toast e il succo allora> scoppio a ridere, ottimo "chef" insomma!

<Vi va di raccontarci cosa è successo adesso che state meglio entrambe? Non sappiamo nulla di voi> chiede Benji invitandoci a sederci con loro, così, iniziamo a raccontare tutto dal principio, dai miei incubi alla porta del supermercato, dalla foresta alla villa ed infine, dalla macchina trovata nella stanza sino a ciò che ricordavamo del vortice e dello spazio.

Elvis ci interrompe ponendoci una domanda <Aspettate come'è possibile che siete arrivate qui attraverso lo spazio, è impossibile!> effettivamente è una strana storia da raccontare, ma è la pura e semplice verità, possono crederci come possono prenderci per matte, non mi interessa, noi sappiamo cosa è accaduto, lo abbiamo vissuto in prima persona, ci sarebbe motivo di mentire in una simile situazione?

<Lo so e strano okey? È come se ciò che ho sognato nel momento in cui sono svenuta mi avesse avvertita, come una specie di sogno premonitore, non può essere stata solo una semplice illusione, non ci spiegheremo la nostra comparsa qui altrimenti!>

<Sara ha ragione, quella specie di macchina, si è accesa e un attimo dopo puff! È successo il tutto>

Benji si alza ed inizia a camminare intorno al divano, poi ci guarda ed aggiunge <Potrebbe essersi trattata di una macchina spazio-tempo, qui da noi un tempo esisteva un cercatore, il suo nome era Robert Willis, amava questo genere di cose, inventava, costruiva e viaggiava, nessuno sa dove, sappiamo solo che scomparve nel nulla qualche anno fa e nessuno ha avuto più notizie di lui>

<Perchè il cercatore?> chiedo incuriosita dalla storia e dallo strano sinonimo.

<Cercatore è quel tipo di persona che conduce una vita sedentaria qui, si costruisce una propria casa, non compra nulla, crea tutto il necessario da se e viaggia molto, ecco, queste persone le chiamiamo i cercatori, qui a Kaylath funziona così>.

Io ed Elly ci scambiamo un occhiataccia confusa, dov'è che siamo? Kaylath? Non riesco a capire, mai sentito, sembra un nome di fantasia.

<Dove siamo di preciso, in quale zona della terra ci troviamo??>

<Sara> risponde Elvis <Questa non è la Terra, Kaylath non è solo un semplice villaggio, è il nome del nostro pianeta>

<Come pianeta?! Siete dei fottutissimi alieni?> .
I ragazzi scoppiano a ridere, non capisco cosa ci trovano di divertente!

<Calme no non siamo alieni affatto! È una storia un pò lunga e credo spetti ad un altra persona raccontarvela ma possiamo assicurarvi che siamo umani quanto voi hahah>.

Tiro un sospiro di sollievo, almeno una cosa positiva in tutto ciò esiste, il problema adesso era un altro, scoprire chi è la persona che ci racconterà la storia di Kaylath e dei ragazzi.

<Abbiamo parlato abbastanza, che ne dite di questa famosa gita nella foresta allora?> Elly si rivolge a Benji con tono sorpreso <Come gita? Come Foresta?> Benji allora le spiega che aveva programmato la sera prima di portarci a fare un giro in questa foresta,non so cosa aspettarmi,sono curiosa, Elly accetta e ci prepariamo ad uscire.

<Pronte?> chiede Benji, io annuisco, salutiamo gli altri ed usciamo dalla casa, pronte per incamminarci verso questa misteriosa foresta.

Kaylath's World -Dove tutto ha inizio-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora