Kaylath's World -Dove tutto ha inizio-

Capitolo 15

Benji fissa il vuoto turbato, non ha risposto alla mia domanda, gliela porgo nuovamente, la mia voce risulta preoccupata dal tremore delle parole <Benji si può sapere cosa è successo? Cos'era?> lui incita me ed Elly ad alzarci dall'erba e a prendere la strada che porta verso casa, ovviamente ancora nessuna risposta ed io non posso fare altro che aspettare, forse invano.
Il sole splende in cielo, i fiori attorno a noi gioiscono, a contrario mio, non capisco questo suo silenzio improvviso, meritiamo risposte.
Credo di aver perso momentaneamente le speranze quando Benji a testa china borbotta qualcosa, parole incomprensibili, non riesco a capire.
Afferro Benji per un braccio strattonandolo verso di me, per poco non inciapa rischiando una romba a terra, lo guardo quasi con tono di sfida, con occhi aggressivi che supplicano di rispondere <Benji diamine vuoi degnarci di una spiegazione?!> le sue labbra si stringono, i suoi occhi si abbassano per poi tornare a fissare i miei. Dopo alcuni attimo di silenzi al quanto imbarazzanti apre bocca (Ave o santa Maria!) < Non potete restare, dovete andarvene e rischioso stare qui, non potreste capire neanche a spiegarvelo nel dettaglio> resto paralizzata, cosa? No dico io ma gli sembra il caso? Cosa diamine succede?
Elly mi guarda intimorita, cupo è il suo sguardo. Credo di dover porre fine alla discussione sbraitando ma Elly mi precede notevolmente, piazzandosi tra me e Benji e puntandogli il dito contro <Noi non possiamo andare via, non comprendiamo come sia possibile essere finite qui e ci chiedi di andarcene? Come puoi affermare che non potremmo capire se non provi a spiegarci la situazione? Va bene, siamo due estranee agli occhi tuoi quanto a quelli di Josh e Elvis ma diamine, meritiamo risposte!> Sono sorpresa, Benji non reagice, El è stata a dir poco fenomenale e mi aspetto che ci vengano date le dovute spiegazioni, quando Benji ci fa senno con la testa di seguirlo inizio a capire, è veramente spaventato dall'accaduto, non è luogo per parlarne ed ora capisco, solo ora, così acconsento prendendo Elly per mano e facendole capire di fare come dice lui.
Una volta arrivati a casa mi siedo (mi butto letteralmente) sul divano aspettando ancora che il misterioso si faccia avanti e ci narri per filo e per segno l'accaduto.