La mattina seguente mi faceva malissimo la testa e non sentivo nulla, apparte un ronzio nelle mie orecchie.
Ricordavo tutto di ieri e mi sentivo tradito, mi sentivo male.Scendo al piano di sotto e vedo Louis fare colazione con una tazza di latte. Feci il mio ingresso in cucina e presi un succo di frutta. Non lo guardai in faccia ma lui si, mi guardava e mi scrutava con i suoi occhioni blu.
Aspetta...ero sceso in boxer al piano di sotto!
Eh ma che cazzo però!
Andai a sedermi sul divano sbuffando cercando di nascondermi il più possibile dagli occhi di Louis appiattendomi sul divano.
Presi il cellulare in mano e vidi l'orario.
Ah! 7:30.
Sputai il succo che avevo in bocca strozzandomi leggermente e corsi al piano di sotto inciampando più volte sui miei stessi piedi.
Grande Harry, continua così arriverai domani a lavoro.
"Cazzo cazzo cazzo...è tardi è tardi è tardi....." Inizio a dire a caso prendendo la giacca, il pantalone e la camicia bianca.
Indosso tutto velocemente per poi scendere al piano di sotto, prendere la mia valigia e rendermi conto che ero scalzo.
Ma che cazzo sto facendo?
Corro per scale di nuovo e metto le scarpe veloce per poi catapultarmi verso la porta e uscire di casa, tutto questo fatto sullo sguardo impaurito e scettico di Louis.
Vado verso la mia decappottabile nera e mi metto in viaggio verso l'ufficio dove lavoravo.
Nel tragitto accendo un po' la radio e tra tutte le canzoni c'è questa...
Just stop your crying
It's a sign of the times
Welcome to the final show
Hope you're wearing your best clothes
You can't bribe the door on your way to the sky
You look pretty good down here
But you ain't really goodIf we never learn, we been here before
Why are we always stuck and running from
The bullets?
The bullets
We never learn, we been here before
Why are we always stuck and running from
The bullets?
The bulletsJust stop your crying
It's a sign of the times
We gotta get away from here
We gotta get away from here
Just stop your crying
It'll be alright
They told me that the end is near
We gotta get away from here.Decido di spegnere la radio perché mi ricorda troppe cose come Louis, la mia famiglia che non mi parlava più a caso, Zayn... Lo avevo già detto Louis? Comunque la spengo anche perché ero arrivato a lavoro.
Un edificio alto dodici piani con un parcheggio sottostante abbastanza ampio. Il parcheggio ha le luci ed era ben curato la stessa cosa anche l'ufficio. All'interno ci sono molte finestre e ogni volta che si entra si sente profumo di pulito. Era stato difficile trovare un lavoro che comprende un ufficio così ben curato ma io ero stato abbastanza fortunato.
"Buongiorno signor Styles" dice la segreteria Alexia
"Buongiorno Alexia, dopo puoi venire nel mio ufficio devo parlarti" dico soffermandomi un po' alla reception aspettando una sua risposta
"Certo signor Styles" dice lei
"Grazie"
Odio l'essere chiamato 'signor Styles' ma vabbè.
Inizio a preparare le carte che dovevano essere portate all'ufficio del direttor Cowell da Alexia e anche il lavoro che feci quella sera. La prima sera che incontrai gli occhi di Louis insieme alle sue strambe orecchie e dolce codina che aveva...Ad interrompere il mio stato di trance fu un 'toc toc' alla porta della mia stanza
"Avanti!" Dico
"Signor Styles mi voleva vedere?" Dice Alessia facendo il suo ingresso.
A dire la verità non è brutta, anzi molto bella, occhi azzurri mai paragonabili, però, agli occhi di Louis e con un fisico non molto asciutto ma adatto al suo viso e diciamo...a tutto.
Eh ma... sono gay...!!! Sorry girls!!!
"Si, siediti pure" dico indicando una delle mie sedie davanti alla scrivania di vetro ornata da oggettini vari e delle foto che ritraevano la mia famiglia
"Allora, devi portare questo al direttor Cowell e..." cercai di finire la frase ma lei mi interruppe
"Il direttor Cowell non c'è più. Al suo posto è arrivato un ragazzo più giovane, su per giù sulla nostra età e ha chiesto esplicitamente che se Harry Styles avesse chiesto del direttor Cowell dovevamo mandarlo direttamente da lui." Dice AlexiaE che cazzo! Prima Cowell poi Johanna adesso sto tizio!
"Tu già sai come si chiama, se e gentile, se sa fare il suo lavoro? Dico andando leggermente in panico
"Purtroppo no perché non va via subito, rimane lì nel suo studio ed esce molto più tardi, e poi è arrivato da poco" dice scrollando le spalle
"D'accordo grazie mille" dico sorridendo nervosamente
"Di nulla signor Styles" dice Alexia per poi uscire
"Per favore chiamami Harry" dico ruotando gli occhi ridendo
"Oh, va bene Harry" sorride imbarazzata uscendo dal stanza
Un nuovo direttore, giovane e che ha chiesto di me?
Mi suona strano...molto strano
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○Kitten○ Larry Stylinson
Fanfiction(IN REVISIONE) Dove Harry per il suo compleanno avrà un grazioso e tenero regalo da parte dei suoi genitori. Con il passare dei giorni la sua routine cambierà insieme ad una parte della sua vita. Ma cambieranno in meglio o in peggio? Cosa succeder...