Capitolo 3

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Verso le tre del mattino tutti i Titani si riunirono in soggiorno poiché avevano sentito degli strani rumori provenienti dalle tubature della torre.
Dick: Avete sentito anche voi?
Garfield: Altrimenti perché sarei in piedi? Dovrei ritrasformarmi in un gatto e dormire nella mia cuccia di vestiti.
Koriand'r: Temo che il sonno dovrà attendere. Qualcuno di voi ha visto Cyborg?
Raven: No. E sto cominciando a preoccuparmi.
Jaime: Dobbiamo buscarlo. Sarà sicuramente ancora qui.
Damian: Propongo di dividerci.
Dick: No, meglio restare uniti. Se a Cyborg è accaduto qualcosa di brutto, potrebbe succedere anche a noi se siamo soli.
Raven: Già. È meglio se ci guardiamo le spalle l'un l'altro.
Gli eroi cominciarono a vagare per i corridoi della Titan Tower alla disperata ricerca di Cyborg, che purtroppo non ebbe i risultati sperati. Iniziavano lentamente a rassegnarsi, ma Dick e Kory proseguirono le indagini e diedero un'occhiata anche fuori dalla torre, ma il loro amico era davvero introvabile. Damian sondò tutta l'area con lo scanner del computer e Raven lanciò un sortilegio guida, ma tutti i tentativi furono vani.
Garfield: Ma dove diavolo può essersi cacciato? Abbiamo cercato ovunque, persino nella tavoletta del water, ma Cyborg non c'è.
Dick: Cosa può essergli successo?
Koriand'r: Io ho una domanda migliore: chi puoi essere stato a farlo sparire?
Raven: Il colpevole è proprio fuori dalla finestra. Guardate!
Tutti si voltarono e videro una persona di cui un tempo si fidavano, ma che poi li ha traditi unendosi alla causa di Deathstroke. Quella persona era Terra, tornata non si sa come dalla dimensione in cui Raven l'aveva intrappolata. La ragazza era in piedi su di una roccia sospesa in aria che lei stessa controllava e su un altro masso vicino a lei c'era il povero Cyborg privo di sensi.
Terra: È un piacere rivedervi, Titani.
Dick: Santo cielo...
Terra sollevò una mano in aria e alcuni sassi cominciarono a volteggiarle attorno. Con il suo potere, la ragazza lanciò le pietre contro le finestre della torre, frantumandole e colpendo alcuni degli eroi tranne Garfield e Robin, protetti da un campo difensivo di Raven.
Terra: Sei sempre tu quella che mi guasta la festa. Non sei affatto cambiata, Raven.
Raven: Potrei dire lo stesso di te. L'unica cosa diversa che noto è il fatto che tu abbia incrementato la potenza della tua geocinesi.
Damian: Ne parliamo dopo. Meno parole e più azione.
Damian tirò fuori dalla sua tasca un batarang esplosivo e lo lanciò contro il masso su cui si trovava Terra, distruggendolo e facendo cadere la nemica, la quale però tornò su aiutata da un'altra roccia. Dopodiché strappò uno scoglio dalla spiaggia sotto alla torre e lo scagliò verso il ragazzo, che riuscì a schivarlo con una capriola, sentendo però nuovamente il dolore della ferita subita in precedenza. Raven, furiosa per la presenza di Terra, chiuse i pugni, i suoi occhi diventarono bianchi e si sollevò in aria, ma prima che potesse volare fuori dalla finestra per raggiungere l'avversaria, Garfield la fermò.
Garfield: No, Raven! Non farle del male, ti prego!
Raven: Non posso evitarlo. È nostra nemica. Accettalo! Non puoi permettere che i tuoi sentimenti per lei condizionino il tuo giudizio! Terra è qui per ucciderci! Vuoi morire, Gar? Bene, ma non permetterò a questa traditrice di assassinare i miei amici!
Raven lanciò un dardo oscuro verso Terra, facendola precipitare, per poi afferrare Cyborg con la telecinesi e sdraiarlo sul pavimento della torre. La strega e la sua avversaria cominciarono ad affrontarsi in una durissima lotta che sembrava non avere un epilogo, e i Titani vi assistettero senza intervenire, poiché sapevano che c'erano alcune battaglie che Raven voleva combattere da sola. All'improvviso fu colpita da un masso scagliatole da Terra e cadde a terra, stordita. La nemica atterrò vicino a lei e sollevò una grande quantità di fango, decisa a seppellirla.
Terra: Oh, Raven. Hai fatto tutti questi sforzi per andare incontro alla morte... Presto ti seppellirò viva, cosicché non potrai interferire quando riserverò la stessa sorte ai tuoi compagni.
Raven: Dimmi... Tutto quello che ti pare... Ma non ti azzardare... A toccare... I miei amici!
Di colpo sulla fronte di Raven spuntarono altri due occhi e tutti e quattro divennero rossi, come anche la sua pelle. La strega si librò in aria e quando cominciò a parlare con Terra la sua voce era diventata demoniaca.
Raven: Sei pronta ad affrontare i tuoi incubi?
Terra: C... Cosa?
Raven: "Azarath Metrion Zinthos"!!!
Attorno a Raven apparve un'aura negativa e ricolma di tenebra, che si scagliò contro Terra sotto forma di fiamme oscure, che avvolsero la ragazza fino a farla soffocare. Quest'ultima svenne, paralizzata dalla paura e Raven, indebolita da quel potente maleficio, crollò al suolo e perse i sensi. Quando si riprese era sdraiata sul lettino dell'infermeria della torre e la testa le girava così tanto che sul momento non aveva capito dove fosse. Nella stanza regnava un silenzio quasi sinistro, disturbato solo dal rumore dello scrosciare della pioggia fuori dalla finestra; la ragazza sobbalzò quando entrò Kory, preoccupata per la sua amica.
Raven: Kory... Mi hai fatto prendere un colpo.
Koriand'r: Oh, scusami... Ma volevo vedere se ti fossi svegliata.
Raven: Beh, come vedi sono sveglia. Dov'è Terra?
Koriand'r: È nell'altra stanza. Vic e Jaime la stanno tenendo d'occhio. Il tuo incantesimo la fatta entrare in una specie di trance.
Raven: Devo esserne dispiaciuta?
Koriand'r: Per niente. Hai solo difeso i tuoi compagni. Non hai alcuna colpa.
Raven: Stavolta mi ha fatto veramente arrabbiare. Ho rischiato di perdere il controllo.
Koriand'r: Questo ti rende una fantastica persona, Raven. Significa che sei pronta a tutto pur di proteggere le persone a cui tieni. Il tuo è stato un bellissimo gesto.
Raven: Sono lusingata. Ti spiace se vado un attimo nella mia stanza? Devo prendere alcune cose.
Koriand'r: Va' pure.

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