iMessage.

1.2

Il campanello suona, i miei genitori cessano le urla e io continuo a non respirare correttamente.
Qualcuno bussa alla porta.
Rimango sbalordita, cosa ci Lui qui?
Dov'è R?

"Cosa ci fai tu qui."
Il mio tono è piatto.
Dopotutto, sono contenta sia qui, per me.
"Piccola May, sono venuto a farti visita posso?"
Entra senza una risposta.
"Non credo sia il caso, non è un buon momento, Ry, non ti ci mettere anche te."
Lui mi guarda, e poco a poco si avvicina, prende le mie mani e le intreccia, mi da tanti piccoli bacini sul viso e io mi rilasso, respiro e chiudo gli occhi.

Flashback

"Ryan vieni qui, sto male, ho bisogno di te."
Eccolo, un altro attacco, era da settimane che non ne avevo uno.
"Piccola, sdraiati e respira, rilassati, fallo per me amore: sono qui."

Faccio come dico ma mi risulta difficile allorché lui mi prende le mani, le accarezza, le bacia, si avvicina e mi lascia innocenti baci sul viso.

"Va meglio?"
Mi chiede.
Sono rilassata ora, sento il suo battito.
"Ti amo Ry."
"Ti amo, Piccola May."

Fine flashback

"Piccola, stai bene?"
"No, non toccarmi per favore, non ce la faccio. Devi sparire dalla mia vita Ryan! Ti prego è già molto difficile!"
Lui mi guarda ma non dice niente, mi lascia un bacio sulla fronte e va via.

È riuscito a calmarmi, di nuovo.