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May quel giorno non mise il fondotinta per coprire le sue splendido lentiggini: strano ma vero, lei non poteva vivere senza il suo fondotinta.
Erano anni che le copriva, per la vergogna di avere dei stupidi punti sul viso, che la rendevano quel che era.
Ma quel giorno, decise di non metterlo, l'anonimo che le scrisse, le fece piangere il cuore di gioia, nessuno mai le aveva fatto tanti di quei complimenti: non era una ragazza molto popolare, stava nel suo.
Dall'altra parte del corridoio, un ragazzo la osservava: osservava tutto di May, ogni piccolo dettaglio.
Gli piaceva quando lei si grattava la guancia per l'imbarazzo che provava nell'essere guardata da lui.

May

Mi sento nuda senza il mio fondotinta che copre questi punti indelebili sulla mia faccia.
"Uuuuh, come mai hai lasciato vivere queste fanciulline sul tuo visetto?"
"Non c'è un motivo preciso, mi andava."
"Mh, non credo proprio, ti conosco e quando fai una cosa ce ne è sotto un'altra."
Già, pianifico tutto quanto, sono fatta così, non riesco ad essere impulsiva, devo sempre sapere ogni piccola cosa è seguire un progetto, altrimenti non sono me stessa.
"Mir, lo vedi anche tu, vero? Io non ce la faccio così, mi logora dentro come l'acido."
"Beh? Che aspetti? Chiedi a quella faccia di merda perché ti guarda, deve smetterla è abbastanza inquietante."
Mir la incoraggiava a parlargli ma lei si rifiutava sempre: si vergognava.
"Non posso Mir, ti prego, non insistere, non posso sorreggere il suo sguardo, mi si spezzerebbe il cuore."
Avevo le lacrime agli occhi, stavo per piangere di nuovo, per lui.

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