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"Con Gordon, Piccola May, con lui?"
Ride mentre lo dice.
Mi fa innervosire.
"Sì e quindi?"
Mi accarezza la guancia e comincia a parlare.
"Non ti facevo una ragazza da una botta e via, sai?"
"Infatti, non sarà solo una botta."
Arrossisco, non sono abituata a parlare così.
Lui diventa triste.
"Davvero?"
"Sì! E anzi, è più bravo di te- e anche più dotato."
Questo non dovevo dirlo, cazzo.
Ha gli occhi scurissimi, il suo verde non sbrilluccica più.
"Ah sì? Quando ti facevo godere non sembravi essere schifata. Neanche quando lo presi in bocca, o sbaglio?"
Sto andando a fuoco.
"Lui non sa i tuoi punti deboli, May, io sì.- cazzo- so che quando ti bacio qui, proprio sotto l'orecchio- lascia un bacio umido- impazzisci, so anche che quando ti accarezzo la cicatrice sotto il seno- mi alza la maglietta e la accarezza- come una reazione a catena mi baci le labbra- e lo stavo per fare, mi sono fermata 3 millimetri prima- non preoccuparti May, puoi baciarmi, mi mancano le tue labbra."
E allora lo bacio, non ne potevo più, le sue labbra fremono insieme alle mie.
Mette le sue mani tra i miei capelli- altra cosa che sa mi fa andare in tilt- mentre io gli accarezzo il nostro tatuaggio.
Lui mi guarda e sorride, lo stesso faccio io.
"Lo guardi così Gordon?"
"E tu la guardi così Clarissa?"

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