La Tempesta delle Passioni

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  Vorticava in pensieri lussuriosi, in passioni smodate, nel desiderio della carne, della pelle, nell'odore dei corpi seducenti e vogliosi.
Si sentì travolgere dalle fantasie sensuali e lascive date dalle mani calde, dalle labbra morbide, dal contatto tra pelle e pelle che dava brividi.
Hermione si sorprese di non trovare acqua nell'oceano in cui era precipitata. La sostanza in cui nuotava non era né liquida né gassosa, come i pensieri che si strappavano dalla mente con forza per essere buttati nel Pensatoio.
E, proprio come questi, si potevano scorgere tra i flussi di desiderio che la circondavano immagini di corpi travolti dalla passione, di mani desiderose, di bocche insaziabili di baci.
Si sentivano, tra le onde, i gemiti del piacere, i sospiri degli amanti, le invocazioni per ricevere di più...di più!
Hermione si sentiva sballottata dalle correnti impetuose che le vorticavano attorno.
Cercò di raggiungere la superficie prima di annegare in quel mare di lussuria e desiderio. Prima di lasciarsi completamente sopraffare da esso.
Scalciava con le braccia e con le gambe trattenendo l'impulso di abbandonarsi alla passione dei suoi ricordi. Ma quelli erano troppo forti e lei troppo debole per poterli contrastare.
Quindi si lasciò andare all'abbraccio coinvolgente delle sensazioni, perdendosi nelle lunghe notti d'amore della sua vita passata.

- Devi concentrarti!-
- Lo sto facendo!-
- Non abbastanza.-
Draco staccò le mani da lei, frustrato.
Ancora appollaiato sull'albero, tentava disperatamente di riuscire a comunicare con Hermione attraverso la connessione mentale di cui gli aveva parlato Greta.
Ma ancora non c'era riuscito.
- E' sempre difficile la prima volta. Vedrai che con un altro po' di impegno ce la farai.-
Draco annuì mesto.
Era sempre così. Credeva sempre che le cose avrebbero preso una piega migliore. Invece era sempre stato costretto a ricredersi, sprofondando nella disperazione come stava succedendo proprio in quel momento.
Pensava davvero di aver trovato la soluzione per rintracciare Hermione in quel luogo infinito, ma ancora una volta si sbagliava e doveva fare i conti con il suo orgoglio ferito e con la sua inettitudine.
Quel maledetto posto aveva il potere di distruggere tutte le sue certezze, di renderlo insicuro, vulnerabile, tutte cose di cui era sicuro fosse immune.
L'unico frammento di forza e determinazione lo prendeva da lei, da Hermione.
Era per lei che aveva accettato di vivere tutto questo.
Era per lei che era morto. Per ritrovarla e starle accanto per sempre.
Non poteva disperare proprio ora.
Era sempre stato un ragazzo che non si arrendeva facilmente e, anche se quel dannato posto voleva continuamente farlo sentire un incapace, non l'avrebbe permesso questa volta.
Era ad un passo dal trovare Hermione.
E ci sarebbe riuscito.
Riprese le mani di Greta e con più forza le strinse nelle sue, chiudendo gli occhi.
- Pensa a lei – Gli sussurrava – Lascia che il suo ricordo ti pervada completamente.-
Questo non era difficile, pensò lui, è quello che faceva in ogni istante.
- La vedi? La vedi con la tua mente? Vedi i suoi occhi, la sua bocca, i suoi capelli?-
Draco annuì impercettibilmente.
Si, eccola, era proprio lì, davanti a lui. E non la vedeva soltanto, sentiva anche il suo profumo dolce e delicato e percepiva, anche solo con lo sguardo, la morbidezza della sua pelle.
Gli sorrideva.
Sorrise anche lui.
- Parlale! Parlale come se fosse davvero davanti a te. Come se potesse sentirti!-

- Draco!-
Il respiro di Hermione si fermò, mentre vedeva la figura di suo marito nuotare tra le onde della passione e raggiungerla dopo poche bracciate.
L'emozione che provò nel vederlo di nuovo e nel sentirlo così vicino a lei era indescrivibile.
Lo abbracciò con forza, accarezzandogli i capelli, il viso, la bocca, come se non potesse crederci, come se avesse bisogno di una prova tangibile della sua presenza. Come se gli occhi potessero ingannarla.
Ma no, era lui, era proprio lui: suo marito.
Aveva dimenticato come potessero essere seducenti i suoi occhi. Così limpidi, eppure così maliziosi. Così glaciali, eppure così profondi.
Li aveva amati da subito.
Molto prima di amare lui stesso.
Si chiedeva, infatti, come fosse possibile che occhi così belli potessero celare un'anima tanto oscura.
Non era così, infatti. La sua anima era molto più trasparente di quanto volesse far credere. E lei forse era stata la prima a scoprirlo.
Si lasciò cullare dalle sue braccia, dalle parole rassicuranti che le sussurrava nell'orecchio e sentì improvvisamente risvegliare in sé la passione che li aveva legati in vita.
Gli prese la testa tra le mani, beandosi di ogni fibra di lui, di ogni cellula che, seppur morta, la faceva sentire così viva.
- Ti amo!- Gli soffiò sulle labbra prima di coprirle con le sue e dare il via ad una danza di bocche, di mani, di corpi, sul palcoscenico incontrollabile del Mare dei Lussuriosi.

- Hermione! Hermione, mi senti?-
Draco parlava lentamente e con cautela.
Le mani ancora strette in quelle di Greta, da cui riceveva la concentrazione necessaria. La fronte corrugata, gli occhi serrati.
Cercava le parole giuste da dirle, mentre con la mente vedeva il suo viso duro e deciso.
- Sono io. Sono Draco!-
Si fermò, forse aspettando una qualche risposta che però non poteva arrivare.
- Vai avanti, continua a parlare!- Lo esortò Greta.
Lui sospirò e riprese – Sono qui anch'io. Ti ho seguita sperando di poterti raggiungere facilmente, sperando di poter stare con te in un mondo senza tempo ed eterno come lo è la morte. Ma la morte ancora una volta ci separa, ostacolando ogni mio tentativo di raggiungerti. So che ci sei, ti ho vista su quel monte e hai urlato affinché non venissi colpito. Eri tu, vero? Mi hai riconosciuto!-
Draco attese ancora una risposta impossibile da ricevere.
Gli occhi gli si inumidirono, ma cercò di ricomporsi immediatamente – Ti amo, ma questo tu forse già lo sai. E' stato il mio amore a portarmi qui, da te e so che tu per me avresti fatto lo stesso. Quindi non mi arrenderò. Ti troverò, amore mio, te lo prometto! E allora niente e nessuno ci separerà mai.-
Il suo viso era ancora più nitido e fermo nella sua mente. Ma era il viso di come lui la ricordava in vita, perciò sapeva che non lo stava sentendo davvero.
- Continua! Dille dove sei.- Lo incoraggiò di nuovo Greta.
Draco proseguì – Io mi trovo nel Deserto dei Golosi. Non so se tu sappia dove sia, né quanto sia lontano dal posto in cui ti trovi tu. Ma se lo sai, ti prego, rispondimi! Fai in modo che io possa raggiungerti!-
L'immagine di sua moglie restava fissa nella sua mente come una foto.
Nessun cambiamento, nessuna speranza che lei lo stesse davvero ascoltando.
- E' inutile, non mi sente.- Staccò le mani da Greta e voltò lo sguardo verso il deserto sotto di loro, ignorando lo sconforto che si stava allargando nel suo petto.
Sapeva che, se Hermione l'avesse sentito, la connessione avrebbe fatto in modo che lui vedesse davvero dove fosse lei. Ma questo non era avvenuto, quindi tutte le parole che aveva appena pronunciato erano cadute nel vuoto.
- Ci riproveremo più tardi.- Lo incoraggiò Greta, posandogli una mano sulla spalla.
Lui annuì – Pensiamo a te, ora. Tu sai dove si trova il tuo ragazzo?-
Lei scosse la testa – No, o meglio l'ultima volta che ho provato a comunicare con lui l'ho visto in mezzo a tanta acqua. Ma non ho fatto in tempo a chiedergli dove fosse.-
Draco tacque abbassando gli occhi sulle mani strette a pugno.
Potevano fare solo due cose: aspettare appollaiati su quell'albero come due civette che la connessione desse risultati migliori, o scendere, con tutto il pericolo che comportava, e tentare di ritrovare da soli una via di fuga.
- Non possiamo aspettare qui per sempre. Io devo ritrovare mia moglie!- Sbottò lui alla fine, dopo una lunga pausa di silenzio.
- Anch'io voglio ritrovare il mio fidanzato, ma dobbiamo escogitare un piano. Non possiamo scendere di qui e sperare di cavarcela. Sappiamo benissimo come stava per finire l'ultima volta.-
Aveva ragione e lui lo sapeva.
- Cosa proponi di fare allora?-
- Riproviamoci!-
Draco fece un gesto di stizza che lei bloccò immediatamente – Un'ultima volta! Forse potremmo scoprire dove si trovano.-
Non rispose.
- Ragiona!- Continuò lei – Se non sappiamo dove sono potremmo scendere di qui e affrontare quelle bestie affamate che gironzolano sotto di noi. Potremmo anche sfuggirgli e capitare in un altro luogo forse peggiore di questo. Ma chi ti dice che facendo così non peggioreremmo le cose? Loro potrebbero anche essere qui vicino e noi potremmo allontanarci senza saperlo.-
- D'accordo.- Acconsentì lui.

Com'era bello stare di nuovo tra le sue braccia.
Finalmente era completa, poteva sopportare quel luogo ora che erano finalmente insieme.
Non avrebbe mai sperato di poterlo trovare così velocemente.
Anzi, si sbagliava, era stato lui a trovarla.
Il suo grande amore per lei l'aveva portato diritto tra le sue braccia, affrontando il pericolo che questa scelta poteva comportare.
Il vortice della passione che li legava ora era incontrollabile. Aveva fame di lui, del suo tocco, dei brividi che le regalava.
Non riuscivano a staccarsi, forse sarebbero potuti restare così per sempre.
Sarebbe stato un ottimo modo per passare l'eternità.
Le sua bocca cercava quella di Draco con brama travolgente. Le loro lingue danzavano al ritmo delle onde. Le loro mani cercavano un contatto più profondo, più proibito.
Il vortice del piacere era al massimo del suo compimento.
" Hermione"
Un'eco lontana, quasi impercettibile nel fragore della tempesta.
Hermione non la avvertì.
"Hermione, sono io, Draco!"
Stavolta fu più forte.
Ma ancora una volta Hermione non vi fece caso.
Tutto quello di cui le importava era sotto le sue mani.
" Hermione, amore mio, mi senti? Ti prego, rispondimi!"
Lei si staccò un attimo dal turbine che la stava trascinando e tese l'orecchio incuriosita verso quelle parole.
- Amore, baciami!- Il Draco di fronte a lei la strinse ancora più forte, facendola cadere di nuovo in quel tornado di perdizione.
" Hermione, sono qui. Sono qui anch'io. Ti prego, mostrami dove sei!"
Si staccò di nuovo, confusa.
"Dove sei?"
Guardò il Draco che aveva tra le braccia – Sono proprio qui, accanto a te.-
- Certo, amore mio. Ti vedo!- Rispose lui con il suo ghigno irresistibile.
Si chinò a baciarle il collo. Una cosa che la faceva andare fuori di testa.
Gemette sotto il suo tocco, mentre le parole dell'estraneo perdevano senso.

Draco staccò le mani da Greta, inorridito.
Sembrò che avesse di nuovo un cuore funzionante in petto, perché si stava piano piano lacerando in mille pezzi.
I suoi occhi rivivevano la scena che aveva appena visto nella sua mente: Hermione in mezzo alle onde, Hermione tra le braccia di un altro.


NOTE DELL'AUTRICE:

Salve miei amati lettori!
Vi chiedo umilmente perdono per questo ritardo, ma ho un esame la settimana prossima e ho avuto davvero poco tempo.
Spero almeno che l'attesa sia stata ripagata.
All'inizio del capitolo volevo pubblicare anche una meravigliosa immagine fatta apposta per questa storia da una ragazza bravissima, admin di una fantastica pagina: ( Visistatela in tanti se non siete ancora fan).
Purtroppo grazie alla mia inettitudine non sono riuscita a pubblicarla, comunque potrete vederla sulla mia facebook.
Mi raccomando andatela a vedere perchè è davvero meravigliosa!!
Baci.
Sundayrose.  

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