LA PROMESSA {COMPLETA}

❌CAPITOLO 1-L'incidente che cambiò tutto

"Marinette Dupain!"
"Eh? Ehm...presente!"
"Marinette sei sempre tra le nuvole! Cerca di restare concentrata!"
"Si..."

Rispondo, guardandomi intorno e cercando di rimanere attenta.
La mia testa è talmente piena di pensieri che non so più dove andare a sbatterla. In questi giorni mi sto rendendo conto sempre di più di non essere legata ad Adrien come una volta; Due mesi fa ho tolto tutte le foto che avevo di lui in camera con la scusa di dover pulire la mia stanza e ho smesso di essere emozionata ad ogni suo singolo tocco. Per l'amor di Dio, so di voler un mondo di bene a quel ragazzo, ma dubito di esserne ancora innamorata.
D'altro canto, ora sto uscendo molto di più con lui di quanto potessi desiderare tempo fa, e passare il tempo insieme ad Adrien è davvero fantastico.
Il fatto di non sapermi dare una risposta mi infastidisce, ma... Dai, seriamente sto pensando a questo? Aver tolto le sue foto dalla mia camera non significa nulla, so di essere perdutamente cotta di lui come lo sono sempre stata... Sinceramente non capisco nemmeno perché ci abbia anche solo ragionato su.

"Tikki, trasformami!"

Ordino, cominciando l'inseguimento di una ragazza akumizzata.
Salgo sui tetti con uno slancio, cercando di bloccarla il più velocemente possibile, ma senza successo: Ho bisogno che qualcuno la distragga. Ma dov'è Chat noir quando ne ho più bisogno?
Continuando a correre, capisco che il placcaggio non è la scelta migliore, quindi non c'è altra scelta se non quella di riuscire a rompere l'oggetto akumizzato immediatamente.
Mi fermo, attirando la ragazza nella direzione opposta alla sua

"Che c'è Ladybug? Sei troppo lenta per starmi dietro?"

Ghigna, sfilando dal fianco un nastro da ginnasta. Mentre prova a colpirmi,quest'ultimo diventa leggermente più lucido, parendo pesante e duro.
L'akuma deve essere sicuramente lì dentro.
Cerco di usare lo Yo-Yo per prendere il bastone ma lei è più veloce di me e mi avvolge completamente fino al collo...il nastro stringe sempre di più, e cercando anche solo di poco di liberarmi diventa compatto e difficile da scogliere;

"Chatnoir!"

Urlo, in un disperato bisogno di aiuto. Perché quel ragazzo non arriva?
Siamo un duo, e allora perché mi ha lasciata sola?

"Non puoi sconfiggermi mia cara Ladybug, sono troppo forte, io sono Narcise! Ed ora...Dammi il tuo miraculous!"

Ride, avvicinandosi pericolosamente a me. Quando cerca di togliermi gli orecchini, uso tutta la forza che ho per tentare una possibile fuga, strattonando il nastro, che sembra risucchiare le mie forze.

"Ladybug!"

Dice, mentre il suo bastone colpisce in pieno la ragazza che, rallentando la presa, mi permette di liberarmi completamente.

"Tutto bene?"
"Ovviamente, sai che ero convinta non arrivassi più?"
"E invece sono qui mi lady"

Abbasso il capo in un espressione di dolore, quell'atrezzo ha una presa micidiale, ma so di avere il dovere e la responsabilità di chiudere la questione a testa alta, perciò alzo lo sguardo in segno di sfida osservando l'akumizzata, mentre sulle mie labbra si forma un sorrisetto maligno.

"E ora a noi, Narcise! Lucky Charm!"

Mentre cerco di capire a cosa mi serva il pallone che ho tra le mani, Chatnoir si butta su di lei per cercare di bloccarla, ed io finalmente riesco a capire cosa debba fare.

"Chatnoir! Distruggi il sostegno di quel cartello! Presto!"
"Ai suoi ordini milady... Cataclisma!"

In un colpo il cartello è a terra ed io posso buttargli il pallone contro, che talvolta rimbalza su un tetto finendo su Narcise, la quale prova a schivarlo con il nastro, che però si attorciglia attorno a se. Velocemente gli prendo il bastone mentre lei cerca di snodare il tessuto e lo rompo, liberando l'akuma.

"Niente più malefatte mia piccola akuma!"

Dopo aver liberato la farfalla ed esserci assicurati della saluta della ragazza, io e Chatnoir saliamo su un tetto, ma proprio mentre sto per raggiungere la cima, la testa mi sembra quasi scoppiare e torno a terra in braccio a Chat noir.

"Che c'è? Tutto bene mi lady?"
"E-ecco io..."

Non so perché, ma per un attimo il contatto del mio corpo con il suo mi porta imbarazzo; la testa mi gira in modo maniacale e senza nemmeno accorgermene la vista si appanna e i miei occhi si chiudono.

CHATNOIR POV'S

"Ladybug?"

La osservo allibito mentre cerco di realizzare il suo svenimento.
Perché all'improvviso è stata male? Cos'è successo mentre io ero a casa? Come ho potuto lasciarla da sola a combattere?

"Ladybug! Ti prego, svegliati! Tra meno di cinque minuti ti ritrasformera! Ti prego..."

Riesco a soffocare leggermente il panico mentre inizio a scuoterla ripetutamente.
Si deve svegliare. So che deve farlo.
Gli orecchini lampeggiano il penultimo puntino. Ho un minuto, un solo, fottutissimo minuto.
La cosa che più mi fa male è che sono talmente concentrato sul fatto di poter sapere la sua identità che non riesco a gestire la situazione.
Salgo sul tetto di cemento in cui eravamo diretti, lasciandola poi sdraiata di fianco a me.
Cerco di pensare a cosa fare mentre anche l'ultimo puntino sparisce e, di fianco a me, osservo la luce rosso abbagliante offuscarmi la vista.
Quella stessa luce che, in un modo o nell'altro, mi permetterà di sapere ciò che ho sempre bramato.

"Oh mio dio"

Spalanco gli occhi, osservando la figura dei miei sogni inerme. Non è possibile...