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Quel periodo per me era un vero e proprio inferno,non capivo più di chi fidarmi e non riconoscevo più neanche chi mi trovavo davanti. Non sapevo di chi fidarmi e non sapevo chi erano i veri buoni e chi erano i veri cattivi,ma di una cosa mi ero accorta. Tutti e dico tutti indossavano una maschera,tutti nascondevano il proprio carattere,la loro vera identità indossando una maschera. Perchè sì,ammettiamolo tutti noi assumiamo un comportamento diverso tra una persona e un'altra,ma com'era possibile che una persona poteva cambiare da così a così in un battito di ciglia? Com'era possibile per una persona essere così crudele con un'altra? Con un'altra che ero io,figlia di suo marito,figlia dell'uomo che amava. Ma una domanda mi era sorta in quel periodo:Audrey amava veramente mio padre? Oppure il suo amore verso mio padre era una burla proprio come la sua faccia?

Quel giorno sarebbero arrivati gli amici di Audrey e sapevo che non avrebbero mai smesso di torturarmi soprattutto perchè,appunto,stavano arrivando gli amici di Audrey. Che cosa mi aspettavo all'arrivo di loro? La mia morte. Mi aspettavo ormai quella,sapevo di non potercela fare,sapevo che non c'è l'avrei fatta,nessuno poteva aiutarmi,nessuno.

Ad un certo punto avevo sentito dei passi,dal rumore riconoscevo che erano in tanti,forse quattro,cinque.

Avevo capito tutto,stavo morendo e io non mi sarei salvata come le altre volte.

"Guarda,guarda chi abbiamo qui. Hey piccolina,come stai?" mi chiese un'uomo forse della stessa età di Cam mentre teneva il mio mento con un coltello

"C...chi siete?" cercai di dire a stento

"Oh siamo dei vecchi amici di tuo padre" disse l'uomo davanti a me

"Ch...che cos...cosa volete da m...me?" chiesi nonostante il dolore che provavo al ventre

"Vendicarci piccolina. Bhe,devi sapere che il tuo caro papino ha fatto un dispetto a me privandomi della persona che amavo,perciò adesso faccio la stessa cosa che aveva fatto lui con me:uccido il suo punto debole" disse prendendomi dai capelli per poi cominciare a premere col coltello sul mio collo finché non sentii un dolore tremendo e cominciai a piangere

"T...ti pre...prego basta" sussurrai piangendo

"Tranquilla piccolina,non ti uccideremo ora,ma appena arriverà il tuo papino. Così vedrà con i propri occhi la morte della sua piccolina" disse l'uomo ridendo come se non ci fosse un domani

Cameron dove sei?
Ho bisogno di te!

"Uc...uccidetemi o...ora,v...vi pr...prego" dissi continuando a piangere

Se dovevo morire preferivo morire immediatamente che sopportare tutto questo dolore

"Eh perchè mai? Per fare un favore a te? No no,aspetteremo tuo padre e poi ci sarà il colpo di grazia,ti uccideremo davanti ai suoi occhi. Così vedrà come mi sono sentito io quasi 4 anni fa" disse l'uomo stringendo i denti per poi darmi un pugno nello stomaco e l'altro in faccia

"AHHHH" urlai,ma sapevo che mi stavo scavando la fossa da sola visto che dopo quei pugni mi aveva preso per i capelli per poi slegarmi e buttarmi per terra

"Regola numero uno:non devi fiatare" disse il mio inferno incazzato per poi darmi due calci dritti nella pancia

"Capo fermo! Ci serve viva" dissero due uomini dietro di lui afferrandolo dalle braccia

"Non devi provocarmi piccola stronza" disse liberandosi dalla prese dei suoi amici per poi uscire fuori infuriato

E a quel punto mi trovavo ancora una volta a piangere da sola con la faccia per terra,senza forze e senza neanche una speranza in tasca. Non avevo via di scampo,sapevo quello che mi aspettava e dovevo cominciare ad accettarlo.

•||La mia famiglia è lui 2||• Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora